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CATAPRESAN

BOEHRINGERINGELHEIM ITALIA
PRINCIPIO ATTIVO:
Clonidina cloridrato.
ECCIPIENTI:
Compresse: amido di mais, calcio fosfato bibasico, lattosio, silice precipitata, amidosolubile, polivinilpirrolidone, acido stearico. Fiale: sodio cloruro, acqua p.p.i.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antipertensivo - sostanze antiadrenergiche ad azione centrale.
INDICAZIONI:
VIA ORALE:
tutte le forme di ipertensione arteriosa.
VIA PARENTERALE:
crisi ipertensivee casi di ipertensione in cui sussiste un`impossibilita` temporanea alla somministrazione orale o
questa non si dimostra abbastanza efficace. La via parenterale e` riservata ai casi ospedalizzati.
CONTROINDICAZIONI:
Il Catapresan non deve essere somministrato a pazienti con ipersensibilita`accertata verso il principio attivo o altri componenti del farmaco e a pazienti con bradiaritmia
grave causata o da malattia del nodo del seno o da blocco atrio-ventricolare di 2-o o 3-o grado.
EFFETTI INDESIDERATI:
La maggior parte degli effetti indesiderati sono lievi e tendono a diminuire nelcorso della terapia. Gli effetti indesiderati piu` frequenti sono sedazione e secchezza delle fauci.
Talvolta sono stati osservati, inoltre, costipazione, nausea e vomito, cefalea, malessere, impo-tenza, riduzione della libido, ginecomastia, disturbi dell`ortostatismo, parestesia alle estremita`, sindrome di Raynaud, dolore alle ghiandole parotidi, secchezza della mucosa nasale e riduzionedel flusso lacrimale (attenzione per i portatori di lenti a contatto), reazioni cutanee quali rash, orticaria, prurito e alopecia. Possono infine manifestarsi disturbi del sonno, incubi, depressio-ne, disturbi percettivi, allucinazioni, confusione e difficolta` nell`accomodazione. Sono stati osservati casi estremamente rari di pseudo-ostruzioni del grande intestino nei pazienti predisposti.La clonidina puo` causare o aggravare disfunzioni causanti bradiaritmie, quali bradicardia sinusale o blocco atrio-ventricolare. Molto raramente sono stati riportati fenomeni di aumento tran-sitorio della glicemia.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Il Catapresan deve essere somministrato con cautela in pazienti affettida insufficienza coronarica di grado severo, insufficienza renale cronica, malattie cerebrovascolari, infarto miocardico recente e bradiaritmia lieve o moderata. La somministrazione in pa-zienti affetti da malattia di Raynaud ed altre affezioni di tipo ostruttivo del circolo periferico va effettuata con estrema cautela; analoghe precauzioni andranno osservate in pazienti depressi oche abbiano sofferto di disturbi depressivi, essendo stati segnalati rari casi di insorgenza o accentuazione di tali disturbi. Il Catapresan non e` efficace nell`ipertensione da feocromocitoma.Durante la prima settimana del trattamento, l`azione ipotensiva del Catapresan puo` accompagnarsi ad un effetto sedativo. La sedazione di regola si attenua durante la prosecuzione dellaterapia. In caso di necessita` si deve procedere ad una riduzione della posologia sotto controllo medico. L`eventuale sospensione del trattamento deve avvenire anche essa esclusivamentesotto controllo medico e gradualmente, nell`arco di alcuni giorni, onde evitare un conseguente brusco aumento dei valori pressori con la classica sintomatologia (agitazione nervosa, cefalea,ecc.). Si devono pertanto avvertire i pazienti di non sospendere la terapia senza aver prima consultato il medico curante. Qualora si voglia interrompere la terapia, il medico deve ridurre pro-gressivamente la dose nell`arco di di 2-4 giorni. Se e` necessario interrompere un concomitante trattamento a lungo termine con Beta-bloccanti, e` opportuno ridurre prima progressivamente ilbeta-bloccante e poi la clonidina. In pazienti che hanno manifestato reazioni cutanee locali al Catapresan TTS, il passaggio alla terapia orale con clonidina potrebbe comportare l`insorgenzadi rash diffuso.
USO IN GRAVIDANZA:
Durante la gravidanza, Catapresan, come ogni farmaco, va somministrato solonei casi di effettiva necessita` e sotto il diretto controllo del medico. La clonidina passa la barriera placentare e puo` ridurre il ritmo cardiaco del feto. Dopo il parto potrebbe verificarsi un tran-sitorio aumento nella pressione arteriosa del neonato. Non vi sono dati sufficienti riguardanti l`effetto a lungo termine dell`esposizione prenatale al farmaco. A causa della mancanza di datidisponibili, si sconsiglia la somministrazione di Catapresan durante l`allattamento.
EFFETTI SULLA GUIDA E USO DI MACCHINARI:
A causa dell`azione sedativa il Catapresan puo` influenzare lacapacita` di reazione (attitudine alla guida, lavori su macchinari che richiedono particolare attenzione. ecc.).
INTERAZIONI:
La riduzione nella pressione arteriosa indotta dalla clonidina puo` essere potenziatadalla somministrazione concomitante di altri farmaci ipotensivi. Cio` puo` essere sfruttato dal
punto di vista terapeutico somministrando altri tipi di antiipertensivi come diuretici, vasodilata-tori, beta-bloccanti, calcio-antagonisti ed ACE-inibitori, ma non alfa
1-bloccanti. I farmaci che in-ducono un aumento della pressione o una ritenzione idrica e di ioni sodio, come gli
antiinfiammatori steroidei, possono ridurre l`efficacia della clonidina. Le sostanze con attivita`alfa
2-bloccante possono inibire gli effetti della clonidina mediati dai recettori alfa2 in modo pro-porzionale alla dose. La somministrazione concomitante di sostanze con attivita` cronotropa o
dromotropa negativa come i beta-bloccanti o i glicosidi della digitale possono causare o poten-ziare i disturbi del ritimo nelle bradicardie. Non e` da escludersi che la somministrazione concomitante di un beta-bloccante possa causare o potenziare le disfunzioni vascolari periferiche.La somministrazione concomitante di antidepressivi triciclici o neurolettici con attivita` alfabloccante puo` ridurre o annullare l`effetto antiipertensivo della clonidina e provocare o aggrava-re i fenomeni di alterazione della regolazione ortostatica. Gli effetti depressivi sul S.N.C. di farmaci, come pure di alcoolici, possono risultare potenziati dalla somministrazionecontemporanea di clonidina.
POSOLOGIA:
Il trattamento dell`ipertensione richiede una costante supervisione da parte del me-dico. La dose di Catapresan deve essere individuata in funzione della risposta pressoria del singolo paziente.
CATAPRESAN 150 COMPRESSE:
indicato nell`ipertensione arteriosa lieve e moderatae, in particolare, nel trattamento dei pazienti anziani, che risultano piu` sensibili all`azione del farmaco. Si consiglia di iniziare il trattamento con 1/2 - 1 compressa al di`, preferibilmente la sera;tale posologia si e` dimostrata efficace nella maggior parte dei pazienti trattati. In caso di risposta insufficiente, aumentare gradualmente il dosaggio fino a 3 compresse al di`.
C ATAPRESAN 300 COMPRESSE:
nelle forme di ipertensione arteriosa severa, come terapia di attacco, si ricorrera`invece al Catapresan 300, somministrando in media 1 compressa 2 - 3 volte al di`. In casi estremamente resistenti si possono impiegare dosi piu` elevate, da somministrarsi comunque sottocontrollo medico e nell`ambito di un reparto ospedaliero. C
ATAPRESAN 150 FIALE:
nelle crisi iper-tensive e nei pazienti ospedalizzati si puo` ricorrere a Catapresan fiale. La somministrazione per
iniezione sottocutanea o i.m. di Catapresan fiale deve essere effettuata ponendo il paziente inposizione supina onde evitare occasionali fenomeni ortostatici. L`iniezione puo` essere praticata per via sottocutanea, intramuscolare o endovenosa lenta (1 fiala diluita in almeno 10 ml di so-luzione salina fisiologica, durata dell`iniezione 10 minuti). Per l`infusione e.v. si consiglia una dose di 0,2 mcg/kg/min. La velocita` di infusione non deve superare gli 0,5 mcg/kg/min. per evi-tare aumenti pressorii transitori. Per infusione non deve essere superata la dose di 150 mcg. Se necessario, le fiale possono essere somministrate per via parenterale 4 volte al giorno. In-sufficienza renale: la dose deve essere corretta in funzione della risposta individuale all`antiipertensivo, che puo` essere molto variabile nei pazienti affetti da insufficienza renale; e` necessarioun attento monitoraggio. Poiche` solo una minima frazione di clonidina viene eliminata mediante
l`emodialisi routinaria, non vi e` alcuna necessita` di somministrare ulteriormente il farmaco dopola dialisi.
SOVRADOSAGGIO:
Sintomi: L`intossicazione da clonidina si manifesta con una generale depressionedel simpatico, che comprende costrizione della pupilla, letargia, bradicardia, ipotensione, ipotermia, coma, apnea. Puo` inoltre manifestarsi ipertensione paradossa in seguito alla stimola-zione dei recettori periferici alfa
1. Trattamento: Il trattamento d`emergenza consiste nellalavanda gastrica e nella somministrazione di farmaci analettici e/o vasopressori.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Conservare a temperatura ambiente.


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