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CARDIRENE

SANOFI-SYNTHELABO SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Acetilsalicilato di D,L-lisina 135 - 288 - 540 mg corrispondenti ad acido ace-tilsalicilico 75 - 160 - 300 mg.
ECCIPIENTI:
Glicina, Aroma di mandarino (olio essenziale di mandarino, succo di agrumi e latto-sio), glicirrizinato di ammonio.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Inibitore dell`attivita` piastrinica.
INDICAZIONI:
Prevenzione della trombosi coronarica: dopo infarto del miocardio, in pazienti conangina pectoris instabile, angina stabile cronica ed in pazienti con fattori di rischio multipli (ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, obesita`, diabete mellito e familiarita` per cardiopatiaischemica); profilassi degli eventi ischemici occlusivi in pazienti con attacchi ischemici transitori (TIA) e dopo ictus cerebrale; prevenzione della riocclusione dei by-pass aorto-coronarici, enella angioplastica coronarica percutanea transluminale (PTCA); prevenzione della trombosi durante circolazione extracorporea, nei pazienti in emodialisi e nella sindrome di Kawasaki.
CONTROINDICAZIONI:
Assolute: ulcera gastroduodenale in evoluzione; antecedenti di ipersensibi-lita` ai salicilici (broncospasmo, reazioni anafilattiche), malattie emorragiche costituzionali o acquisite. Relative: associazioni sconsigliate: con anticoagulanti orali(anche a basse dosi); conl`eparina; con ticlopidina; con altri FANS.
EFFETTI INDESIDERATI:
Ulcera gastrica. Emorragie digestive palesi (ematemesi, melena, ecc.) o oc-culte, responsabili di anemia ferropriva. Sindromi emorragiche (epistassi, gengivorragie, porpora, ecc. ) con prolungamento del tempo di sanguinamento. Questo effetto persiste per 4-8giorni dopo interruzione dell`ASA e puo` creare un rischio emorragico in caso di interventi chirurgici. Episodi di sensibilizzazione (edema, orticaria, asma, crisi anafilattiche). Dolori addomi-nali. L`ASA puo` prolungare il travaglio e ritardare il parto.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Impiegare con precauzione: in caso di antecedenti di ulcera gastrica oduodenale o di emorragia; in caso di insufficienza renale; in caso di asma; in presenza di dispositivo intrauterino. Uso concomitante di antidiabetici, antiacidi, diuretici, glucocorticoidi.
AVVERTENZE SPECIALI:
Sconsigliato: nella gotta; nelle metrorragie e/o menorragie per il rischio di au-mentare, in corso di trattamento con acido acetilsalicilico (ASA), l`entita` e la durata delle mestruazioni.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
Gravidanza: nell`animale: e` stato osservato un effettoteratogeno. Nell`uomo: in base a molteplici studi epidemiologici (in particolare uno studio prospettico in un alto numero di donne) non e` stato constatato alcun effetto teratogeno dell`ASA,a seguito di somministrazioni saltuarie durante il primo trimestre di gravidanza. I dati sono meno numerosi per trattamenti cronici. L`impiego in gravidanza per lunghi periodi e la somministra-zione negli ultimi tre mesi della gravidanza devono avvenire soltanto dietro prescrizione medica perche` l`acido acetilsalicilico puo` provocare fenomeni emorragici nel feto e nella madre, ritardidi parto e, nel nascituro, precoce chiusura del dotto di Botallo. Durante gli ultimi tre mesi ed in particolare nelle ultime settimane di gravidanza, sarebbe comunque opportuno evitare l`uso diacido acetilsalicilico. Allattamento: si sconsiglia l`assunzione ripetuta di ASA durante l`allattamento a causa del possibile rischio di comparsa di acidosi e sindrome emorragica nel lattante.
INTERAZIONI:
ASSOCIAZIONI SCONSIGLIATE:
eparina, pentossifillina, trombolitici e ticlopidina: si de-termina aumento del rischio emorragico; altri FANS; uricosurici: l`associazione causa diminuzione dell`effetto uricosurico; anticoagulanti orali con piccole dosi di ASA.
A SSOCIAZIONI CONTROINDICATE:
anticoagulanti orali con forti dosi di ASA; metotrexato: particolarmente ad altedosi, causa un aumento di tossicita`. A
SSOCIAZIONI CHE RICHIEDONO PRECAUZIONI:
antidiabetici (inparticolare sulfoniluree) e insulina: potenziamento dell`effetto ipoglicemizzante; antiacidi: assumere gli antiacidi a distanza dei salicilici (2 ore); diuretici: a forti dosi di salicilici, idratare il pa-ziente, sorvegliare la funzione renale all`inizio del trattamento per evitare una possibile insufficienza renale acuta nel paziente disidratato; glucocorticoidi: diminuzione della salicilemiadurante trattamenti con corticoidi e rischio di sovradosaggio salicilico dopo sospensione.
POSOLOGIA:
Nell`adulto: 1 bustina al giorno da sciogliersi in un bicchiere d`acqua. Il trattamentodeve iniziare con Cardirene 160 mg o Cardirene 300 mg, secondo prescrizione medica, subito dopo la comparsa dei primi sintomi e proseguire per almeno 5 settimane. E` possibile prose-guire la terapia con Cardirene 75 mg o con Cardirene 100 mg. Dopo infarto miocardico oltre che nell`angina instabile il trattamento sara` iniziato il piu` presto possibile sia in caso di primoepisodio che in caso di recidiva. Da utilizzarsi solamente su prescrizione del medico.
SOVRADOSAGGIO:
Se si tiene conto della posologia raccomandata il sovradosaggio e` improbabile,anche negli anziani. Peraltro l`intossicazione, frequente nei bambini (sovradosaggio terapeutico o intossicazione accidentale), si manifesta con la seguente sintomatologia: Intossicazione mo-derata: ronzii auricolari, sensazione di riduzione dell`acutezza uditiva, cefalea, vertigini, nausea, sono indizi di sovradosaggio e possono essere controllati riducendo la posologia. Intossicazio-ne grave: febbre, iperventilazione, alcalosi respiratoria, chetosi, acidosi metabolica, coma, collasso cardiovascolare, insufficienza respiratoria, grave ipoglicemia. Per il trattamento e`necessario il trasferimento immediato in ambiente ospedaliero specializzato; evacuazione rapida del prodotto ingerito mediante lavanda gastrica; controllo dell`equilibrio acido-basico; diuresialcalina forzata, possibilita` di emodialisi o di dialisi peritoneale se necessario.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Conservare a temperatura non superiore a 25 -oC.


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