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CAPTOPRIL


CAPTOPRIL
RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
1)
DENOMINAZIONE DELLA SPECIALITA` MEDICINALE:
------------------------------------------
CAPTOPRIL 25 mg compresse
CAPTOPRIL 50 mg compresse
2)
COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA:
---------------------------------------
Compresse contenenti 25 mg o 50 mg di CAPTOPRIL.
3)
FORMA FARMACEUTICA:
------------------
Compresse.
4)
INFORMAZIONI CLINICHE:
---------------------
4.1)
INDICAZIONI TERAPEUTICHE:
CAPTOPRIL e` indicato per il trattamento di:
- ipertensione e
- insufficienza cardiaca congestizia.
4.2)
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE:

ISTRUZIONI GENERALI:
Il trattamento con CAPTOPRIL deve essere
iniziato alla minima dose efficace e adattato ai singoli pazienti
secondo le loro necessita`. La dose somministrata ai pazienti
ipertesi puo` essere incrementata dopo 4-8 settimane se non si e`
avuto alcun effetto terapeutico. L`effetto ipotensivo in tali
pazienti aumentera` ulteriormente se viene associato un diuretico.
Prima di aumentare la dose somministrata ai pazienti con
insufficienza cardiaca, puo` essere necessario un trattamento di
almeno una o due settimane.
In pazienti ad alto rischio, la prima dose puo` provocare
ipotensione (vedere la sezione 4.4 SPECIALI AVVERTENZE E
PRECAUZIONI PER L`USO).
Prima di iniziare il trattamento, se possibile, correggere le
carenze di sodio e/o fluidi corporei, sospendere o ridurre
un`eventuale terapia con diuretici in atto per due o tre giorni
prima che vengano introdotti gli ACE-inibitori, ed utilizzare la
minima dose iniziale.
Il trattamento dell`insufficienza cardiaca grave con CAPTOPRIL e`
un compito specialistico ed il trattamento deve essere
preferibilmente iniziato in ospedale, per tutti il tempo in cui si
attende il suo massimo effetto dopo la somministrazione della
prima dose e quando viene aumentata la dose dell`ACE-inibitore e/o
diuretico. Cio` vale anche per i pazienti con angina pectoris o
malattie cerebrovascolari nei quali un`ipotensione eccessiva
potrebbe causare un infarto miocardiaco o un accidente vascolare
cerebrale.
Nei pazienti con ipertensione maligna o insufficienza cardiaca
grave, l`inizio della terapia e l`aggiustamento del dosaggio
devono avvenire in ospedale.
CAPTOPRIL deve essere preso circa un ora prima dei pasti ed alla
stessa ora tutti i giorni per aumentarne compliance.
DOSE RACCOMANDATA E PROGRAMMA DI DOSAGGIO:

IPERTENSIONE:
Il trattamento con CAPTOPRIL deve avvenire alla
minima dose efficace, che deve essere adattata in funzione della
risposta pressoria del paziente.
La dose iniziale e` solitamente di 25 mg due volte al giorno che
puo` essere aumentata gradualmente, ad intervalli di 4-8
settimane, finche` non viene ottenuta una risposta soddisfacente,
fino ad una dose massima di 50 mg due o tre volte al giorno.
La massima dose giornaliera non deve superare i 150 mg.
Al CAPTOPRIL puo` essere associato un diuretico tiazidico se non
viene ottenuto un controllo soddisfacente dei valori pressori. La
dose di diuretico puo` essere aumentata ad intervalli di 2-4
settimane finche` non si e` avuta la risposta ottimale o fino al
raggiungimento della dose massima. Nei pazienti il cui sistema
renina-angiotensina-aldosterone (RAA) e` estremamente attivo
(ipovolemia, ipertensione renovascolare, scompenso cardiaco), la
dose singola deve essere preferibilmente di 6.25 mg o 12.5 mg.
INSUFFICIENZA CARDIACA:
La terapia con CAPTOPRIL deve essere
iniziata sotto stretto controllo medico. Una dose iniziale di 6.25
mg o 12.5 mg puo` minimizzare un effetto ipotensivo transitorio.
La possibilita` che cio` si verifichi puo` essere ridotta
sospendendo o riducendo la dose del diuretico, se possibile, 2-3
giorni due o tre volte al giorno e puo` essere aumentata
gradualmente fino alla dose massima giornaliera abituale di 150
mg, con intervalli di almeno 14 giorni, fino all`ottenimento di
una risposta soddisfacente.
PAZIENTI ANZIANI:
La dose deve essere calcolata a seconda della
risposta pressoria e mantenuta ad un livello piu` basso possibile
per avere un controllo adeguato.
La valutazione della funzione renale nei pazienti anziani puo`
essere calcolata secondo la formula di Cockroft*:
* Cl=(140 - eta`) x peso
-------------------
0.814 x creatinemia
(con eta` espressa in anni, peso in kg e la creatinemia in
micromol/l).
La suddetta formula e` valida per i maschi e deve essere corretta
per le femmine moltiplicando il risultato per 0.85.
BAMBINI:
CAPTOPRIL non e` raccomandato per i bambini.
DOSAGGIO NELLA INSUFFICIENZA RENALE E DIALISI:
Dal momento che il
CAPTOPRIL ed i suoi metaboliti vengono eliminati soprattutto per
via renale, e` necessario ridurre la dose e aumentare l`intervallo
tra le dosi nei pazienti con funzione renale compromessa per
evitare accumulo del farmaco e tossicita` correlata alla
concentrazione.
REGIME DI DOSAGGIO PER PAZIENTI CON FUNZIONE RENALE MODERATAMENTE
ALTERATA (CLEARANCE DELLA CREATININA 20-59 ML/MIN O CREATININA
SIERICA 1.8-5 MG/100 ML).
La dose iniziale e` 6.25 mg mattina e sera e la dose di
mantenimento abituale e` 25-50 mg al giorno. La dose abituale
massima e` 75 mg al giorno.
REGIME DI DOSAGGIO PER PAZIENTI CON FUNZIONE RENALE LIEVEMENTE
ALTERATA (CLEARANCE DELLA CREATININA MAGGIORE 60 ML/MIN O
CREATININA SIERICA MINORE 1.8 MG/100 ML).
Il dosaggio raccomandato e` 50 mg al giorno.
REGIME DI DOSAGGIO PER PAZIENTI CON FUNZIONE RENALE GRAVEMENTE
ALTERATA (CLEARANCE DELLA CREATININA MINORE 20 ML/MIN O CREATININA
SIERICA MAGGIORE 5 MG/100 ML).
Il dosaggio raccomandato va da 6.25 mg a 25 mg al giorno.
Quando e` necessario associare una terapia con diuretici deve
essere scelto un diuretico dell`ANSA.
CAPTOPRIL e` facilmente eliminabile per emodialisi.
4.3)
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` agli ACE-inibitori. Anamnesi di edema
angioneurotico connesso alla precedente assunzione di ACE-
inibitori. Gravidanza e allattamento.
4.4)
SPECIALI AVVERTENZE E PRECAUZIONI PER L`USO:
Il trattamento dell`insufficienza cardiaca grave con CAPTOPRIL e`
un compito specialistico e deve essere iniziato in ospedale.
Non si raccomanda l`assunzione di diuretici risparmiatori di
potassio o integratori di potassio (la perdita di potassio
provocata dai diuretici e` ridotta dal CAPTOPRIL). Un aumento
significativo di potassio sierico puo` derivare dall`assunzione
concomitante di diuretici risparmiatori di potassio (es.
spironolactone, triamterene o amiloride), integratori di potassio
o sostituti salini contenenti potassio. Se l`ipokaliemia richiede
il loro utilizzo, devono essere assunti con cautela e deve essere
monitorato frequentemente il potassio sierico.
La somministrazione contemporanea di CAPTOPRIL e di farmaci
antidiabetici (insulina, agenti ipoglicemizzanti orali) puo`
causare un aumento dell`effetto ipoglicemizzante di questi ultimi
con il rischio di ipoglicemia. Tale fenomeno potrebbe verificarsi
con maggiore probabilita` durante le prime settimane di
trattamento combinato ed in pazienti con insufficienza renale.
IPOTENSIONE:
Si puo` verificare un forte calo della pressione
sanguigna, in particolare dopo la dose iniziale. In pazienti
ipertesi senza complicazioni, l`ipotensione sintomatica si osserva
raramente. La probabilita` che si verifichi e` maggiore nei
pazienti con volemia ridotta a seguito di un trattamento con
diuretico, di restrizione dietetica di sodio, dialisi, diarrea o
vomito. L`ipotensione sintomatica e` stata riscontrata
principalmente in pazienti con grave insufficienza cardiaca
associata o non ad insufficienza renale.
Nei pazienti sottoposti a trattamento con alte dosi di diuretici
dell`ANSA o con iponatremia o funzione renale compromessa,
esistono maggiori probabilita` che si verifichi un effetto
ipotensivo. Il trattamento di tali pazienti con CAPTOPRIL deve
essere iniziato sotto stretto controllo medico (preferibilmente in
ospedale), utilizzando un basso dosaggio e regolandolo con
precisione. Se possibile, la somministrazione contemporanea di
diuretici deve essere interrotta temporaneamente. Tali
considerazioni sono valide anche per i pazienti con angina
pectoris o malattie cardiovascolari (un`ipotensione eccessiva e`
associata ad infarto del miocardio acuto o ad un accidente
vascolare cerebrale).
In caso di ipotensione, il paziente deve essere posto in posizione
supina. Puo` essere necessario un incremento della volemia
(somministrazione intravenosa di soluzione salina normale). Il
verificarsi dell`ipotensione sintomatica alla prima dose, dopo
efficace gestione della crisi, non preclude in seguito l`impiego
di CAPTOPRIL con un`attenta regolazione del dosaggio.
PAZIENTI CON IPERTENSIONE RENOVASCOLARE:
I pazienti con
ipertensione renovascolare e stenosi arteriosa renale bilaterale o
unilaterale preesistente trattati con ACE-inibitori, corrono un
rischio maggiore di ipotensione grave e insufficienza renale
grave. Anche in pazienti con stenosi arteriosa renale unilaterale
la perdita della funzione renale puo` essere associata ad un lieve
aumento di creatinina sierica. Il trattamento deve essere iniziato
in ospedale sotto stretto controllo medico, utilizzando una bassa
dose di CAPTOPRIL e` regolando con precisione il dosaggio. Durante
le prime settimane di trattamento, l`uso di diuretici deve essere
sospeso e occorre monitorare la funzione renale.
PAZIENTI CON INSUFFICIENZA RENALE:
Nei pazienti con insufficienza
renale possono essere necessarie dosi ridotte o meno frequenti
(l`inibizione del sistema renina-angiotensina-aldosterone puo`
modificare la funzione renale nei soggetti suscettibili) e i
pazienti devono essere trattati con cautela. La funzione renale
deve essere monitorata attentamente, come appropriato, durante il
trattamento. Si sono riscontrati casi di insufficienza renale
associata all`uso di ACE-inibitori soprattutto in pazienti con
insufficienza cardiaca grave o malattia renale preesistente (es.
stenosi arteriosa renale). Si e` verificato un aumento delle
concentrazioni di urea e di creatinina nel sangue in alcuni
pazienti apparentemente non affetti da alcuna preesistente
malattia renale quando viene usato contemporaneamente un
diuretico.
La proteinuria in pazienti con precedente funzione renale normale
e` rara. La proteinuria e` stata riscontrata solitamente in
soggetti con ipertensione grave o evidenza di precedente malattia
renale. In alcuni di questi pazienti si e` verificata una sindrome
nefrotica.
In pazienti con nefropatia diabetica e` proteinuria, che
assumevano 75 mg di CAPTOPRIL al giorno per una media di 3 anni,
e` stata riscontrata una riduzione consistente di proteinuria.
Puo` essere necessario ridurre la dose di CAPTOPRIL e/o sospendere
il diuretico. La funzione renale deve essere monitorata durante le
prime settimane del trattamento.
Negli studi clinici sono state osservate reazioni anafilattoidi in
pazienti sottoposti a trattamento con ACE-inibitori durante
emodialisi con membrana ad alto flusso e durante aferesi delle
lipoproteine a bassa densita` (LDL).
IPERSENSIBILITA`:
Sono state evidenziate reazioni anafilattoidi in pazienti
sottoposti contemporaneamente ad un trattamento di
desensibilizzazione con tossina di imenotteri. Pertanto, prestare
attenzione in caso di trattamento di desensibilizzazione.
ANGIOEDEMA:
Possono verificarsi angioedema del viso, delle
estremita`, delle labbra, delle membrane mucose, della lingua,
della glottide, e/o della laringe, soprattutto durante le
primissime settimane di trattamento con ACE-inibitori. Se si
sviluppa un caso di angioedema dopo un trattamento a lungo termine
con un ACE-inibitore (accade raramente), sospendere immediatamente
il trattamento ed utilizzare un prodotto di un`altra categoria
farmacologica.
L`angioedema che colpisce la lingua, la glottide o la laringe puo`
essere fatale, e deve essere effettuata una terapia di emergenza,
inclusi:
- Un`immediata iniezione sottocutanea di 0.3 - 0.5 ml di soluzione
di adrenalina
1:
1000 o adrenalina intravenosa lenta 1 mg/ml
(seguire le istruzioni di diluizione).
- Elettrocardiogramma e controllo della pressione sanguigna.
- Ricovero del paziente in ospedale da tenere sotto osservazione
per un minimo di 12 o 24 ore e permanenza in ospedale fino alla
scomparsa di tutti i sintomi.
TOSSE:
Il trattamento con CAPTOPRIL puo` essere associato ad una
tosse secca, non produttiva che scompare all`interruzione del
trattamento (vedere la sezione 4.8).
PAZIENTI ANZIANI:
Una risposta maggiore si puo` avere nei pazienti
anziani. Si raccomanda di adottare le seguenti precauzioni:
Usare una dose iniziale bassa e valutare la funzione renale
all`inizio del trattamento.
BAMBINI:
Poiche` non esistono prove sufficienti che assicurino la
sicurezza e l`efficacia nei bambini, il CAPTOPRIL non deve essere
somministrato ai bambini.
IPERKALIEMIA:
Puo` essere riscontrata durante il trattamento,
soprattutto in presenza di insufficienza renale e/o insufficienza
cardiaca. Si consiglia di non usare integratori di potassio o
diuretici risparmiatori di potassio che possono provocare un
aumento significativo di potassio nel plasma. Il potassio sierico
deve essere monitorato frequentemente se tali prodotti vengono
usati contemporaneamente.
INTERVENTI CHIRURGICI/
ANESTESIA:
Si possono verificare ipotensione
o shock ipotensivo in pazienti sottoposti ad interventi chirurgici
o durante anestesia a causa del potenziamento degli effetti di
altri agenti ipotensivi. Deve essere controllata adeguatamente la
volemia se e` impossibile sospendere il CAPTOPRIL.
STENOSI AORTICA/
CARDIOMIOPATIA IPERTROFICA:
Utilizzare con cautela
in pazienti con ostruzione del tratto di deflusso del ventricolo
sinistro.
NEUTROPENIA/
AGRANULOCITOSI:
Il rischio di neutropenia sembra
essere collegato alla dose, alla tipologia del prodotto ed alla
condizione clinica del paziente. Tale condizione, reversibile, e`
rara in pazienti senza complicazioni, ma puo` verificarsi in
soggetti con insufficienza renale, soprattutto se associata a
collagenopatie vascolari (es. lupus eritematoso sistemico,
scleroderma) ed al trattamento con agenti immunosoppressivi.
PROTEINURIA:
Si verifica se l`insufficienza renale e` preesistente
o se vengono usate dosi relativamente alte.
La psoriasi puo` essere aggravata.
Il CAPTOPRIL deve essere somministrato con cautela in pazienti con
stenosi arteriosa renale bilaterale o unilaterale.
4.5) INTERAZIONI CON ALTRI MEDICINALI E ALTRE FORME DI
INTERAZIONE:
In caso di utilizzo di diuretici risparmiatori di potassio o
integratori di potassio o somministrazione contemporanea di
CAPTOPRIL e antidiabetici consultare la Sezione 4.4. SPECIALI
AVVERTENZE E PRECAUZIONI PER L`USO.
DIURETICI:
Dopo aver iniziato il trattamento con CAPTOPRIL, si
puo` verificare un`eccessiva ipotensione in pazienti in terapia
con diuretici e soprattutto quelli con riduzione di volume e/o
sodio. Il rischio di effetti ipotensivi puo` essere ridotto
interrompendo il trattamento con il diuretico, aumentando
l`apporto di volume o sodio prima della somministrazione di
CAPTOPRIL e iniziando il trattamento con le dosi inferiori di
CAPTOPRIL ed aumentando il dosaggio, se necessario, con cautela.
LITIO:
L`escrezione di litio puo` essere ridotta se litio e
CAPTOPRIL sono somministrati contemporaneamente. Deve essere
eseguito frequentemente il monitoraggio dei livelli di litio
sierico.
VASODILATORI:
E` stato riscontrato che il CAPTOPRIL agisce
sinergicamente con i vasodilatatori periferici. La conoscenza di
tale interazione puo` evitare una reazione ipotensiva iniziale.
CLONIDINA:
E` stato suggerito che l`effetto antiipertensivo del
CAPTOPRIL puo` essere ritardato qualora i pazienti prima di
passare a questo principio attivo siano stati trattati con
clonidina.
FARMACI ANESTETICI L`effetto degli agenti anestetici puo` essere
potenziato.
NARCOTICI/
ANTIPSICOTICI:
Puo` verificarsi ipotensione posturale.
AGENTI ANTIIPERTENSIVI:
Aumentano l`effetto ipotensivo del
CAPTOPRIL.
ALLOPURINOLO, AGENTI CITOSTATICI O IMMUNOSOPPRESSIVI,
CORTICOSTEROIDI SISTEMICI O PROCAINAMIDE:
Il rischio di leucopenia
puo` essere aumentato se vengono utilizzati contemporaneamente al
CAPTOPRIL.
FARMACI ANTIINFIAMMATORI NON STEROIDEI (FANS): L`effetto
antiipertensivo del CAPTOPRIL puo` essere ridotto somministrando
un FANS. Un ulteriore raffreddamento dell`innalzamento di potassio
sierico e` stato evidenziato quando un FANS ed il CAPTOPRIL sono
stati usati contemporaneamente, mentre puo` essere ridotta la
funzione renale. Tali effetti, che si verificano soprattutto in
pazienti con funzione renale compromessa sono, in teoria,
reversibili.
ANTIACIDI:
Causano una riduzione della biodisponibilita` del
CAPTOPRIL.
SIMPATICOMIMETICI:
Gli effetti antiipertensivi del CAPTOPRIL
possono essere ridotti. Per confermare che l`effetto richiesto e`
stato ottenuto, i pazienti devono essere monitorati attentamente.
PROBENECID:
Rallenta la secrezione renale e pertanto puo`
aumentare i livelli di CAPTOPRIL nel sangue.
ALCOOL:
L`effetto ipotensivo del CAPTOPRIL viene aumentato.
ALIMENTAZIONE:
La biodisponibilita` del CAPTOPRIL puo` essere
ridotta.
4.6)
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
Non sono stati eseguiti studi clinici appropriati e ben
controllati nell`uomo. Pertanto, il CAPTOPRIL non deve essere
assunto durante la gravidanza.
Possono verificarsi stati patologici e mortalita` fetale e
neonatale quando il CAPTOPRIL (puo` attraversare la placenta) e`
somministrato a donne gravide.
Ipotensione neonatale, insufficienza renale, malformazioni
facciali e craniche e/o morte del neonato sono state correlate
all`esposizione del feto durante il secondo ed il terzo rimestre.
E` stato registrato oligoidramnios materna (indice di una ridotta
funzione renale nel feto). Casi di contrattura degli arti,
malformazioni cranio-facciali, sviluppo ipoplastico dei polmoni e
ritardo della crescita intrauterina sono state associate
all`oligoidramnios. Devono essere osservati con attenzione i
neonati esposti in utero riguardo ad ipotensione, oliguria e
iperkaliemia. Si si verifica oliguria, occorre una terapia a
supporto per la pressione sanguigna e la perfusione renale.
Sono stati rilevati ritardo nella crescita intrauterina,
prematurita`, dotto arterioso pervio e morte del feto, ma la loro
relazione con gli ACE-inibitori o con la malattia materna
sottostante e` sconosciuta. L`effetto dell`esposizione fetale
durante il primo trimestre e` ignota. Se durante il trattamento si
verifica una gravidanza, la dona deve essere informata
dell`eventuale rischio per il feto.
Si raccomanda di non usare il CAPTOPRIL durante l`allattamento al
seno (Non esistono studi sulla somministrazione di questo
principio attivo durante l`allattamento. Il CAPTOPRIL puo` essere
secreto nel latte materno e l`effetto sul neonato e` sconosciuto).
4.7) EFFETTI SULLA CAPACITA` DI GUIDARE VEICOLI E SULL`USO DI
MACCHINE:
Non sono stati eseguiti studi sull`effetto sulla capacita` di
guidare. Deve essere tenuta in considerazione la possibilita` di
occasionali vertigini o stanchezza in caso di guida o uso di
macchinari.
4.8)
EFFETTI INDESIDERATI:
EFFETTI COLLATERALI OSSERVATI IN ASSOCIAZIONE AL TRATTAMENTO CON
CAPTOPRIL:

RESPIRATORI:
E` stata riscontrata una induzione alla tosse in un
numero considerevole di pazienti. Sono stati registrati rari casi
di dispnea, sinusite, rinite, glossite, bronchite e broncospasmo.
Si e` verificata ostruzione fatale delle vie respiratorie in casi
individuali di edema angioneurotico a livello delle vie aeree
superiori.
CARDIOVASCOLARI:
E` stata osservata una grave ipotensione dopo
l`inizio del trattamento o quando la dose di CAPTOPRIL e` stata
aumentata, soprattutto in pazienti ad alto rischio specifico
(vedere la sezione 4.4). Si possono riscontrare vertigini,
debolezza, disturbi della visione, in rari casi con disturbi della
coscienza (sincope).
Sono stati segnalati i seguenti casi individuali associati
all`ipotensione: tachicardia, palpitazioni, aritmia, angina
pectoris, infarto del miocardio, attacchi ischemici transitori,
emorragia cerebrale.
EPATICI:
Sono stati segnalati rari casi di disfunzione epatica
fino all`insufficienza epatica durante il trattamento con ACE-
inibitori.
RENALI:
Si puo` intensificare l`insufficienza renale. Si sono
verificati casi di insufficienza renale acuta (vedere la sezione
4.4).
Si sono riscontrati casi di proteinuria, elevata urea e creatinina
nel sangue, elevato potassio sierico e acidosi.
GASTROINTESTINALI:
Possono verificarsi occasionalmente nausea,
vomito, dolori addominali, indigestione, diarrea, costipazione e
bocca secca. Sono stati registrati casi individuali di ittero
colestatico, epatite, pancreatite e ileo.
CUTE E VASI:
Rare reazioni allergiche e di ipersensibilita` (es.
rash, prurito, orticaria, eritema multiforme, sindrome di Stevens-
Johnson, necrolisi epidermica tossica, efflorescenze come la
psoriasi e alopecia) possono essere accompagnate da febbre,
mialgia, artralgia, eosinofilia e/o aumento dei titoli di ANA
(anticorpo antinucleare). E` stata registrata la comparsa di un
edema angioneurotico, che interessava i tessuti facciali e
orofaringei.
SISTEMA NERVOSO:
Cefalea, vertigini e stanchezza si verificano
occasionalmente. Rari i casi di depressione, disturbi del sonno,
parestesia, impotenza, disturbi dell`equilibrio, confusione,
ronzio negli orecchi, visione appannata e disturbi nella
percezione del gusto.
FARMACO/
PARAMETRI DI LABORATORIO:
Si puo` avere un aumento
reversibile (all`interruzione del trattamento) di urea nel sangue
e creatinina nel plasma, soprattutto in presenza di insufficienza
renale, insufficienza cardiaca grave o ipertensione renovascolare.
In pochi pazienti sono stati registrati una riduzione di
emoglobina, ematocrito, piastrine, globuli bianchi e casi
individuali di agranulocitosi o pancitopenia, in aggiunta ad un
aumento di enzimi epatici e bilirubina sierica.
E` stata riscontrata anemia emolitica in alcuni pazienti con una
deficienza congenita di glucosio-6-fosfato deidrogenasi.
4.9)
SOVRADOSAGGIO:
I sintomi da sovradosaggio includono ipotensione grave, shock,
torpore, bradicardia, disturbi elettrolitici ed insufficienza
renale.
In caso di sovradosaggio, il paziente deve essere tenuto sotto
stretta osservazione (preferibilmente in terapia intensiva). Deve
essere eseguito un frequente monitoraggio degli elettroliti
sierici e della creatinina. Il trattamento dipendera` dalla natura
e dalla gravita` dei sintomi. Se l`ingestione e` avvenuta di
recente, prendere le misure necessarie per evitare l`assorbimento
(es. lavanda gastrica e somministrazione di adsorbenti e solfato
sodico entro 30 minuti dall`assunzione del farmaco). In caso di
ipotensione, il paziente deve essere posto in posizione da shock e
gli devono essere somministrati rapidamente integratori salini e
di volume. Tenere in considerazione la somministrazione di
angiotensina II per via endovenosa. Per trattare bradicardia o
reazioni vagali estese va utilizzata atropina. E` possibile
considerare l`uso di un pacemaker. La dialisi puo` essere
utilizzata per eliminare il CAPTOPRIL dalla circolazione, ma
evitare le membrane di poliacrilonitrile ad alto flusso.
5)
PROPRIETA` FARMACOLOGICHE:
-------------------------
5.1)
PROPRIETA` FARMACODINAMICHE:
Il CAPTOPRIL e` un ACE-inibitore appartenente alla categoria ATC
C09AA01.
Il beneficio del CAPTOPRIL nel trattamento dell`ipertensione e
dell`insufficienza cardiaca sembra risultare soprattutto dalla
soppressione del sistema renina-angiotensina-aldosterone nel
plasma. La renina, un enzima endogeno prodotto dai reni, viene
rilasciata in circolo e trasforma l`angiotensina in angiotensina
I (un decapeptide relativamente inattivo). L`enzima convertente
l`angiotensina (una peptidildipeptidasi) trasforma l`angiotensina
I in angiotensina II, un potente vasocostrittore, che provoca
vasocostrizione arteriosa ed aumento della pressione sanguigna. E`
anche responsabile della stimolazione della ghiandola surrenale
alla secrezione di aldosterone. La riduzione di angiotensina II
nel plasma e` causata dagli ACE-inibitori. Cio` comporta la
diminuzione dell`attivita` vasopressoria e della secrezione di
aldosterone. La riduzione di quest`ultima e` lieve, ma puo`
provocare lievi aumenti della concentrazione di potassio sierico
accompagnati dalla perdita di sodio e fluidi. Si ha un aumento
dell`attivita` della renina nel plasma quando cessa la reazione
negativa dell`angiotensina II sulla secrezione di renina.
L`enzima convertente inoltre riduce la chinina peptide
bradichinina (un potente vasodilatore) a metaboliti inattivi.
Pertanto, l`ACE-inibizione provoca un aumento nell`attivita` del
sistema callicreine-chinine circolante e locale, che contribuisce
alla vasodilatazione periferica (sistema prostaglandina attivato).
Tale meccanismo, responsabile di alcuni effetti collaterali, puo`
essere coinvolto nell`effetto ipotensivo del CAPTOPRIL.
La somministrazione di CAPTOPRIL a pazienti con ipertensione
riduce la pressione sanguigna in posizione supina ed eretta quasi
allo stesso livello senza un aumento compensativo nel ritmo
cardiaco.
Una riduzione della pressione sanguigna ottimale si puo` ottenere
in 4-8 settimane. Il mantenimento degli effetti antiipertensivi si
verifica durante il trattamento a lungo termine. Un rapido aumento
della pressione sanguigna non e` associato all`improvvisa
interruzione del trattamento.
Il trattamento risulta efficace anche in pazienti con ipertensione
da bassa renina. Gli effetti antiipertensivi sono stati studiati
in differenti razze, ma la monoterapia produceva una risposta
media inferiore nei pazienti ipertesi di razza negra (generalmente
una popolazione a bassa renina) rispetto ai pazienti di razza non
negra. Non ci sono differenze nell`effetto antiipertensivo quando
viene utilizzato anche un diuretico.
In pazienti con insufficienza cardiaca gli effetti emodinamici
sono dovuti sia alla dilatazione arteriosa che a quella venosa. Si
verificano una riduzione della resistenza vascolare sistemica ed
un aumento della capacita` venosa, riducendo un tal modo il pre e
post-carico.
Cio` provoca una riduzione della pressione di riempimento del
ventricolo sinistra/pressione di innevamento capillare, un aumento
della potenza cardiaca ed un ritmo cardiaco invariato o ridotto.
Si otterra` un miglioramento dei segnali clinici e dei sintomi
dell`insufficienza cardiaca ed un aumento della capacita` di
svolgere attivita` fisica. Tali effetti persistono durante un
trattamento a lungo termine.
Non sono disponibili dati clinici sullo stato
patologico/mortalita` cardiovascolare per l`indicazione
ipertensione.
5.2)
PROPRIETA` FARMACOCINETICHE:
Il CAPTOPRIL e` rapidamente assorbito dopo somministrazione orale,
con una biodisponibilita` del 60-65% a stomaco vuoto, che
diminuisce fino al 25-50% se il farmaco viene somministrato
insieme al cibo.
Il tempo per raggiungere la massima concentrazione plasmatica e`
di circa un`ora. Il legame con le proteine plasmatiche e` circa il
25-30%. Il CAPTOPRIL si distribuisce nella maggiorparte dei
tessuti corporei e nei volontari sani il volume medio di
distribuzione allo steady state e` di circa 0.7 l/kg.
Il 50% circa di una dose di CAPTOPRIL e` metabolizzata in
bisolfuri inattivi. L`eliminazione di CAPTOPRIL immodificato
richiede circa due ore ma aumenta nell`insufficienza renale. Circa
il 95% di CAPTOPRIL si ritrova nelle urine delle 24 ore; il 40-50%
che viene escreto come farmaco immodificato ed il testo sotto
forma di bisolfuro e altri metaboliti.
Il CAPTOPRIL attraversa la barriera placentare.
Il CAPTOPRIL e` presente nel latte materno nella percentuale di
circa l`1% della concentrazione del sangue materno.
5.3)
DATI PRECLINICI DI SICUREZZA:
Studi sulla tossicita` orale cronica eseguiti negli animali
mostrano una tossicita` correlata al farmaco che include:
ematopoiesi, tossicita` renale, ulcera gastrica e alterazioni nei
vasi sanguigni retinici.
Si sono osservate le seguenti condizioni a livelli eccedenti
quelli terapeutici: anemia, leucopenia, trombocitopenia e
soppressione del midollo osseo. E` stato dimostrato che il
CAPTOPRIL provoca iperplasia dell`apparato iuxtaglomerulare dei
reni a dosi da 7 a 200 volte superiori alla massima dose umana
raccomandata.
Gli studi sui conigli mostravano la comparsa di ulcera
gastrointestinale a 30 volte la massima dose dopo un periodo di
appena 5-7 giorni. In uno studio biennale sui ratti, sono state
osservate alterazioni irreversibili dose dipendenti nei vasi
sanguigni retinici nel secondo anno dello studio.
TOSSICITA` RIPRODUTTIVA:
Il CAPTOPRIL attraversa la barriera
placentare e viene secreto nel latte materno. Gli studi sugli
animali non hanno dato prova di un potenziale teratogenico del
CAPTOPRIL. Gli effetti tossici sulla progenie si verificavano
soprattutto nella seconda meta` della gravidanza, producendo un
aumento della mortalita` fetale. Il trattamento durante lo
sviluppo perinatale e postnatale causavano ritardi nella crescita
e aumentavano la mortalita` nei piccoli dei ratti. La fertilita`
dei genitori non era pregiudicata. CAPTOPRIL mostra un potenziale
embriocidale negli animali.
POTENZIALE MUTAGENO E CANCEROGENO:
Il potenziale mutageno del
CAPTOPRIL non e` stato studiato adeguatamente. Gli studi eseguiti
fino ad oggi hanno dato risultati negativi. Non e` stata
riscontrata alcuna traccia di cancerogenesi nei ratti o topi
sottoposti a dosi di CAPTOPRIL da 50 a 1350 mg/kg al giorno per
due anni.
6)
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE:
--------------------------
6.1)
LISTA DEGLI ECCIPIENTI:
Cellulosa microcristallina, lattosio monoidrato, amido di mais
pregelatinato, acido stearico.
6.2)
INCOMPATIBILITA`:
Nessuna nota.
6.3)
VALIDITA`:
3 anni.
6.4)
SPECIALI PRECAUZIONI PER LA CONSERVAZIONE:
Non conservare ad una temperatura superiore a 25 gradi C.
6.5)
NATURA E CAPACITA` DEL CONTENITORE:
Blister costituiti da PVC e alluminio.
Formato delle confezioni:
CAPTOPRIL 25 mg compresse: 50 compresse.
CAPTOPRIL 50 mg compresse: 24 compresse.
6.6)
ISTRUZIONI PER L`USO:
Nessuna.
7)
TITOLARE DELL`AUTORIZZAZIONE ALL`IMMISSIONE IN COMMERCIO:
--------------------------------------------------------
Laboratorio Prodotti Farmaceutici BONISCONTRO e GAZZONE S.r.l.
Via Tiburtina, 1004
00156 ROMA
8)
NUMERO DELL`AUTORIZZAZIONE ALL`IMMISSIONE IN COMMERCIO:
------------------------------------------------------
CAPTOPRIL 25 mg compresse: A.I.C. N. 035451018/MG
CAPTOPRIL 50 mg compresse: A.I.C. N. 035451020/MG
9) DATA DI PRIMA AUTORIZZAZIONE/
RINNOVO DELL`AUTORIZZAZIONE:
--------------------------------------------------------
22/03/02
10)
DATA DI REVISIONE DEL TESTO:
---------------------------
22/03/02
(GIOFIL APRILE 2004)


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