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CAPOTEN

BRISTOL-MYERSSQUIBB SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Captopril.
ECCIPIENTI:
Cellulosa microcristallina, amido, lattosio e acido stearico.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antipertensivi. Bloccanti dell`enzima di conversione.
INDICAZIONI:
IPERTENSIONE:
e` indicato nel trattamento dell`ipertensione arteriosa. Puo` essereusato da solo o in associazione con altri ipotensivi, specie i diuretici tiazidici. I
NSUFFICIENZA CARDIACA CONGESTIZIA:
e` indicato nei pazienti con scompenso cardiaco ed e` da usare in associazionea diuretici e digitale. I
NFARTO DEL MIOCARDIO:
e` indicato nel post-infarto in pazienti con disfunzio-ne ventricolare sinistra, anche in assenza di segni e sintomi di scompenso cardiaco. La terapia
a lungo termine con Capoten e` in grado di migliorare la sopravvivenza, ritardare l`insorgenza ela progressione dello scompenso cardiaco e ridurre il rischio di reinfarto e la necessita` di rivascolarizzazione coronarica.
NEFROPATIA DIABETICA:
e` indicato nel trattamento dei pazienti affettida nefropatia diabetica. In questi soggetti e` in grado di prevenire la progressione del danno renale, migliorando la prognosi e la sopravvivenza.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` nota al Captopril. Gravidanza. Allattamento. Stenosi aortica.
EFFETTI INDESIDERATI:
Reazioni cutanee: In circa il 4-7% dei pazienti, si verifica un rash, di solito pru-riginoso, in genere durante le prime quattro settimane di trattamento. E` di norma maculopapuloso, ma raramente orticarioide. Sono stati anche osservati prurito, arrossamento efotosensibilizzazione. In qualche paziente si e` manifestato angioedema. Reazioni gastrointestinali: Circa il 2-4% dei pazienti ha avuto una diminuzione o una perdita della percezione del gu-sto. Tale fenomeno e` reversibile e di solito limitato nel tempo (2-3 mesi). Alla perdita del gusto puo` associarsi perdita di peso. E` stata osservata stomatite con ulcerazioni pseudo-aftose. Inqualche paziente che riceveva il farmaco e` stato riscontrato aumento degli enzimi epatici, sebbene non sia stata trovata alcuna relazione causale. Possono verificarsi irritazione gastrica edolore addominale. Alterazioni epatiche: Nel corso di trattamento con ACE-Inibitori e` stata raramente descritta una sindrome itterica con grave evoluzione verso l`epatite fulminante. Pertan-to, i pazienti trattati con ACE-Inibitori che sviluppino ittero o marcato incremento degli enzimi epatici devono sospendere la terapia ed essere adeguatamente trattati. Reazioni renali: Protei-nuria, transitoria elevazione della azotemia e della creatininemia. Aumento della potassiemia. Reazioni ematiche: Neutropenia/agranulocitosi. Reazioni cardiovascolari: Dopo l`inizio della te-rapia con Captopril in pazienti in corso di trattamento con diuretici o dopo l`aggiunta di un diuretico al regime terapeutico, puo` verificarsi ipotensione. In qualche paziente con volemiadiminuita e` stata osservata tachicardia. Altre reazioni: Sono stati riferiti parestesie delle mani, manifestazioni del tipo malattia da siero, tosse, broncospasmo e linfoadenopatie. Capoten puo`causare una falsa positivita` del test urinario per l`acetone.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
ANGIOEDEMA:
In pazienti trattati con ACE-Inibitori, compreso il captopril,si e` manifestato angioedema. Se l`angioedema interessa la lingua, la glottide o la laringe, va intrapresa immediatamente una terapia d`emergenza per il rischio di soffocamento, anche fatale.L`arrossamento limitato al viso, alle mucose orali, alle labbra ed alle estremita` sono reversibili con la sospensione del farmaco.
REAZIONI ANAFILATTOIDI:
In pazienti in terapia con ACE-Inibitorisono state osservate reazioni anafilattoidi durante emodialisi. Questi pazienti dovranno essere trattati con particolare attenzione. In due pazienti in trattamento desensibilizzante al veleno diimenotteri (p. es.: insetti come api, vespe, ecc.), la contemporanea somministrazione di un altro ACE-Inibitore ha provocato gravi reazioni anafilattoidi. Pertanto, in tali pazienti il trattamentocon ACE-Inibitori deve essere attuato con cautela. P
ROTEINURIA:
L`incidenza di una proteinuriasuperiore a 1 g/die e` risultata dello 0,7% in soggetti trattati con captopril. Circa il 90% di tali
pazienti riportavano una diagnosi di pregressa nefropatia e/o un trattamento con dosaggi supe-riori ai 150 mg/die di captopril. Nella maggior parte dei casi, la proteinuria e` diminuita o scomparsa entro sei mesi, anche quando il trattamento con Capoten non e` stato interrotto. Neipazienti con nefropatia o in quelli trattati con dosi di Capoten superiori a 150 mg/die e` necessaria una periodica valutazione della proteinuria. NEUTROPENIA/AGRANULOCITOSI In alcuni pazientiin terapia con Capoten, con preesistenti danni renali, malattie del collageno o in trattamento con farmaci immunosoppressori o citostatici, si e` manifestata neutropenia; pertanto e` opportuno,in questi pazienti, eseguire una leucometria con formula leucocitaria prima di iniziare il trattamento ogni due settimane durante i primi tre mesi di terapia e periodicamente in seguito. In pa-zienti con lieve disfunzione renale (creatinina sierica superiore a 1.6 mg/dL) senza malattie del collageno ed in terapia con dosi giornaliere relativamente alte, l`incidenza di neutropenia si e` ve-rificata approssimativamente in un caso ogni 500 pazienti trattati. Durante studi clinici, nel 3,7% dei pazienti con malattie del collageno e funzione renale compromessa, si e` verificata neutro-penia. La neutropenia si e` generalmente manifestata entro 3 mesi dall`inizio della terapia con captopril. In genere, il numero dei neutrofili e` ritornato nella norma entro 2 settimane dall`inter-ruzione della terapia con captopril e le infezioni gravi si sono verificate esclusivamente in pazienti dal quadro clinico complicato. Circa il 13% dei casi di neutropenia ha avuto esito fatale,ma tutti i decessi hanno riguardato pazienti con gravi malattie come insufficienza renale, malattie del collageno, insufficienza cardiaca o in terapia con immunosoppressori. Si dovra` sem-pre tenere sotto stretto controllo la funzione renale nei pazienti ipertesi o con insufficienza cardiaca. Allorquando la diagnosi di neutropenia e` confermata (conta dei neutrofili <1000/mm
3) il medico dovra` interrompere la terapia con captopril seguendo attentamente il decorso
clinico del paziente.
IPOTENSIONE:
I pazienti in terapia con diuretici, specie quelli in cui tale terapiasia stata iniziata di recente, come pure quelli soggetti a rigorosa restrizione dietetica di sodio o
sottoposti a dialisi, possono avere occasionalmente una riduzione repentina della pressione ar-teriosa entro le prime tre ore dall`assunzione della dose iniziale di Captopril. Un effetto ipotensivo esagerato puo` anche verificarsi, ma con minore frequenza e minore intensita`, dopo laseconda o terza dose. Questa transitoria risposta ipotensiva non costituisce una controindicazione alla somministrazione di ulteriori dosi che possono essere date senza difficolta` una voltache, dopo l`espansione della volemia, la pressione arteriosa sia aumentata. I pazienti con insufficienza cardiaca congestizia grave a valori pressori normali o bassi possono anche presentaremarcate cadute della pressione arteriosa. In questi casi la terapia deve essere iniziata in ospedale. I pazienti vanno attentamente seguiti per le prime due settimane di trattamento ed ogni vol-ta che la dose iniziale e/o di diuretico viene aumentata. F
UNZIONE RENALE COMPROMESSA:
In talunisoggetti nefropatici, e particolarmente in quelli con stenosi dell`arteria renale, si sono avuti aumenti dei tassi sierici di azoto e di creatinina dopo la riduzione della pressione arteriosa conCapoten, di solito quando il farmaco veniva somministrato unitamente ad un diuretico. Puo` essere quindi necessario in tali casi ridurre il dosaggio e/o sospendere la somministrazione deldiuretico. In alcuni di questi pazienti puo` non essere possibile normalizzare la pressione arteriosa e mantenere una perfusione renale adeguata.
POTASSIEMIA:
Poiche` Capoten diminuisce laproduzione di aldosterone puo` verificarsi un aumento del potassio sierico in pazienti con insufficienza renale. L`impiego di diuretici che risparmiano il potassio o di quote integrative di potas-sio, ove cio` sia necessario, va pertanto fatto con cautela in quanto puo` comportare un aumento sensibile della potassiemia.
REAZIONI DI IPERSENSIBILITA`:
Rashes e sintomi ad essi associati (pru-rito, febbre e occasionalmente eosinofilia) sono una possibile evenienza. Il rash e` in genere lieve e scompare nel giro di giorni dopo una riduzione del dosaggio e/o la somministrazione di unantistaminico per alcuni giorni. In alcuni casi, la remissione del rash avviene spontaneamente, senza modificazioni della posologia. In alcuni pazienti si e` manifestato angioedema del viso,delle mucose orali, e delle estremita`, reversibile con la sospensione del farmaco. I
NFORMAZIONI AI PAZIENTI:
I pazienti devono essere avvertiti di segnalare immediatamente al medico l`eventualecomparsa di segni indicativi di neutropenia (come ad esempio: mal di gola e febbre). Dopo trattamento con Capoten, alcuni pazienti con insufficienza cardiaca congestizia sono stati in gradodi aumentare in maniera straordinaria la loro attivita` fisica. E` comunque prudente che tali pazienti siano avvertiti di aumentare lentamente e cautamente la loro attivita` fisica.
USO IN PEDIATRIA:
Poiche` nei neonati e nei bambini della prima infanzia la funzione renale non e` equivalente a quella degli adulti, si devono usare dosi piu` basse di Capoten, mantenendo il pa-ziente sotto stretto controllo medico.
INTERAZIONI:
AGENTI AD ATTIVITA` VASODILATATRICE:
nitroglicerina o altri nitrati (usati per il tratta-mento dell`angina) o altri medicinali ad attivita` vasodilatatrice dovranno, se possibile, essere interrotti prima di iniziare la terapia con Capoten. Se tali medicinali saranno risomministratidurante terapia con Capoten, questi dovranno essere utilizzati con cautela, e ai dosaggi inferiori.
AGENTI CON ATTIVITA` SUL SISTEMA NERVOSO SIMPATICO:
Il sistema nervoso simpatico puo` avere unaimportanza particolare nel regolare la pressione nei pazienti in terapia con captopril da solo o in associazione con diuretici. Comunque, agenti con attivita` sul sistema nervoso simpatico (peres. agenti bloccanti gangliari o bloccanti del neurone adrenergico) dovranno essere usati con cautela.
INIBITORI DELLA SINTESI ENDOGENA DELLE PROSTAGLANDINE:
e` stato riportato che l`indome-tacina puo` ridurre gli effetti antiipertensivi del captopril. Altri agenti antiinfiammatori non steroidei (per es.: aspirina) possono avere questo stesso effetto.
LITIO:
in pazienti in terapia con ACE-Inibitori e litio sono stati riportati aumenti dei livelli sierici di litio e sintomi di tossicita` da litio. Questi farmaci dovranno essere somministrati in associazione con cautela e si raccomanda ilmonitoraggio frequente dei livelli sierici del litio. Se viene usato anche un diuretico, questo puo` aumentare il rischio di tossicita` da litio.
I POGLICEMIZZANTI:
la somministrazione contemporaneadi Ace-Inibitori e farmaci antidiabetici (ipoglicemizzanti orali o insulina) puo` causare un aumento dell`effetto ipoglicemizzante di questi ultimi, con maggiore rischio di ipoglicemia, soprattuttodurante le prime settimane di trattamento combinato ed in pazienti con funzionalita` renale compromessa.
POSOLOGIA:
Puo` essere preso prima, durante o dopo i pasti. Il dosaggio deve essere determinatoindividualmente. A
DULTI. Ipertensione arteriosa: Nei pazienti non in trattamento con altra terapiaantipertensiva, iniziare con 50 mg giornalieri in una o due somministrazioni. Dopo due-quattro
settimane, qualora si desiderasse un piu` marcato effetto antiipertensivo, la dose puo` essere au-mentata a 100 mg giornalieri, sempre in una o due somministrazioni. Successivamente, nei pazienti in cui non fosse stato raggiunto un soddisfacente controllo dei valori pressori, e` con-sigliabile aggiungere una modesta dose di diuretico tiazidico, ad es. 25 mg/die di idroclorotiazide. Nei pazienti ipertesi gia` in terapia diuretica, si consiglia di aggiungere Capoten a dosaggiinferiori. Questo accorgimento posologico e` suggeribile anche per i pazienti fortemente sodio e/o volume depleti. Qualora dopo due settimane di tale terapia si desiderasse un ulteriore effettoantiipertensivo, incrementare la posologia seguendo lo schema precedentemente esposto. Nella terapia dell`ipertensione arteriosa essenziale lieve-moderata con Capoten, il controllo dei va-lori pressori e` ottenuto generalmente con posologie giornaliere comprese fra 50 e 100 mg. Insufficienza cardiaca congestizia: la dose iniziale e` generalmente di 25 mg 2 o 3 volte al gior-no. Al fine di minimizzare l`incidenza e la durata di effetti ipotensivi occasionali (possibili nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia gia` ipotesi) e` suggeribile in tali casi instaurare laterapia con dosi iniziali pari a 6,25 o 12,5 mg due o tre volte al giorno. In generale, la posologia efficace e` compresa entro 150 mg/die. Capoten si usa in associazione con un diuretico e digi-tale a dosi normali. La terapia deve essere iniziata in ospedale. Infarto del miocardio: la terapia va iniziata in 3a giornata, con una dose di 6.25 mg ripetibile ad intervalli di 12 ore. La dose gior-naliera di Capoten andra` gradualmente incrementata: 12,5 mg tre volte al di`, nei successivi due giorni; e poi 25 mg tre volte al di`, fino alla dimissione del paziente. Successivamente, la poso-logia dovra` essere incrementata, se ben tollerata, sino a 150 mg/die, in dosi refratte e continuata cronicamente. In caso di ipotensione sintomatica, puo` essere necessaria una riduzione dellaposologia giornaliera ed il trattamento puo` essere proseguito con dosi inferiori. Nefropatia diabetica: il dosaggio raccomandato in pazienti con nefropatia diabetica e` di 75-100 mg/die in dosirefratte. Nel caso sia necessario ottenere ulteriori riduzioni della pressione arteriosa, altri farmaci quali diuretici, beta-bloccanti, antipertensivi ad azione centrale e vasodilatatori possono es-sere associati al Capoten. L`eliminazione di Capoten puo` risultare diminuita in soggetti con riduzione della funzione renale. Pertanto, tali pazienti possono rispondere al trattamento con do-saggi inferiori di farmaco o con somministrazioni meno frequenti. Pazienti anziani: in tali pazienti e` consigliabile iniziare la terapia con bassi dosaggi. Bambini: in questi pazienti, affetti daipertensione grave secondaria, la dose iniziale e` di 0,3 mg/kg, somministrata sotto stretto controllo medico. Il trattamento nei lattanti e nei bambini potenzialmente soggetti ad avere ipoten-sione, come quelli in terapia diuretica, puo` iniziare con 0,15 mg/kg. La dose e` somministrata due volte al giorno, o a seconda della risposta del singolo paziente.
PAZIENTI CON DISFUNZIONI RENALI:
in presenza di disfunzione renale, si verifica ritenzione di Capoten. In questi pazienti e` per-tanto necessario regolare il dosaggio. Dopo che si e` ottenuto l`effetto terapeutico desiderato, si
consigliano i seguenti intervalli nel dosaggio per evitare l`accumulo del farmaco:Clearance della Intervallo Creatinina del dosaggio(ml/min./1,73 m
2) (ore)
> 75 875 - 35 12 - 24
34 - 20 24 - 48 19 - 8 48 - 727 - 5 72 - 108
(da 3 a 4 1/2 giorni) Capoten si elimina per dialisi.
SOVRADOSAGGIO:
Nel caso di eccessivo dosaggio, il problema piu` importante e` costituito dall`ipo-tensione. Il trattamento di elezione per la normalizzazione della pressione arteriosa e` l`infusione
endovenosa di soluzione fisiologica. Il Captopril si elimina per dialisi.


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