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BBK8

BRISTOL-MYERS SQUIBB SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Amikacina
ECCIPIENTI:
Sodio citrato, sodio bisolfito, acido solforico al 35%, acqua per preparazioni inietta-bili.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antibatterico aminoglicosidico.
INDICAZIONI:
Trattamento a breve termine di infezioni gravi da ceppi sensibili di gram-negativi,comprese le specie di Pseudomonas, E. Coli, Proteus indolo + e indolo -, di Providencia, del
gruppo Klebsiella-Serratia, e di Acinetobacter e germi gram-positivi sensibili. Questo antibioticosi dimostra efficace: nella terapia delle batteriemie, delle setticemie e delle sepsi neonatali; nella terapia delle infezioni gravi delle vie respiratorie, delle ossa e delle articolazioni, del SNC (inclusala meningite), delle infezioni intraaddominali (inclusa la peritonite), delle ustioni e delle infezioni post-operatorie (incluse quelle della chirurgia vascolare); nella terapia delle infezioni gravi,complicate e ricorrenti, delle vie urinarie, causate da germi Gram-negativi. Per contro, come gli altri aminoglicosidi, l`Amikacina non e` indicata negli episodi infettivi iniziali non complicati deltratto urinario, quando l`agente eziologico e` sensibile ad antibiotici potenzialmente meno tossici; nella terapia delle infezioni da stafilococco; percio` si puo` adottare come terapia d`attacco incaso di infezioni stafilococciche accertate o presunte, quando il paziente e` allergico ad altri antibiotici, o e` presente un`infezione mista da stafilococchi e gram-negativi; nella terapia delle se-psi neonatali, quando il test di sensibilita` indica che altri aminoglicosidi non si possono impiegare. In tali casi puo` essere impiegata anche una terapia concomitante con un antibioticodi tipo penicillinico, a causa della possibilita` di sovrinfezione da gram-positivi (streptococchi o pneumococchi). BB-K8 e` in grado di combattere le infezioni da germi gram-negativi resistentialla gentamicina ed alla tobramicina, particolarmente da Proteus rettgeri, Providencia stuartii, Serratia mercescens e Pseudomonas aeruginosa.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` accertata o presunta all`amikacina o agli altri aminoglicosidi.
EFFETTI INDESIDERATI:
Come risulta da paragrafi precedenti, i principali effetti indesiderati che posso-no comparire in corso di terapia con amikacina sono: tossicita` a livello dell`VIII paio di nervi cranici (soprattutto ototossicita`) e nefrotossicita` (albuminuria, presenza di globuli rossi e bianchie di cilindri nel sedimento, azotemia elevata, oliguria). Raramente sono stati anche riscontrati rash cutanei, febbre iatrogena, cefalea, parestesie, tremori, nausea e vomito, eosinofilia, ane-mia, ipotensione.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
L`Amikacina e` potenzialmente nefrotossica, ototossica e neurotossica.Si dovrebbe, percio`, evitare di associarla ad altri farmaci tossici a quel livello. Nei pazienti con insufficienza renale, qualora sia previsto un trattamento superiore a 5 giorni e` necessario pra-ticare un audiogramma prima di iniziare la terapia e nel corso del trattamento. Qualora si osservassero tinnito auricolare o diminuzione dell`udito, o diminuzione della percezione ad altefrequenze interrompere la somministrazione. Poiche` questo antibiotico si concentra in elevate quantita` nel sistema escretorio renale, i pazienti in trattamento dovrebbero essere ben idratati,al fine di ridurre al minimo l`irritazione chimica dei tubuli renali. Si dovrebbe inoltre controllare la funzionalita` renale, prima di iniziare la terapia, ed anche nel corso della medesima. Se appa-iono segni di irritazione renale (cilindri, globuli rossi e bianchi nel sedimento, albuminuria) si dovrebbe aumentare l`idratazione. Se compaiono altri segni di alterazione, quali riduzione dellaclearance della creatinina (CC), del peso specifico dell`urina, aumento dell`azoto ureico e della creatinina sierica, oliguria, si dovrebbe ridurre il dosaggio, secondo quanto precisato nel para-grafo della posologia. Il trattamento dovrebbe venir sospeso se si riscontra aumento dell`azotemia o riduzione progressiva dell`escrezione urinaria. Precisiamo che quando il paziente e` benidratato e la funzionalita` renale normale, il rischio di reazioni nefrotossiche con Amikacina e` ridotto, se ci si mantiene entro le dosi consigliate. Poiche` l`Amikacina ad alte dosi ha evidenziatonegli animali da esperimento una attivita` paralizzante muscolare, si deve tener presente la possibilita` di blocco neuromuscolare e paralisi respiratoria quando e` somministrato contempora-neamente ad anestetici o bloccanti neuromuscolari. Se si verifica il blocco nervoso la somministrazione di calcio gluconato per via endovenosa e` in grado di neutralizzare il fenome-no. E` possibile allergia crociata con agli altri aminoglicosidi. E` possibile, come con gli altri antibiotici, che la terapia con Amikacina induca la comparsa di superinfezione da germi resistenti,nel qual caso occorre istituire opportuna terapia. Nei casi in cui l`amikacina e` indicata in associazione con altri antibiotici si deve evitare di miscelare tali agenti sia nelle siringhe sia nei fla-coni per infusione.
AVVERTENZE SPECIALI:
E` consigliabile effettuare un antibiogramma prima di iniziare la terapia.L`amikacina puo`, comunque, essere adottata come terapia iniziale, quando in una infezione si sospetti l`eziologia da gram negativi e non siano ancora a disposizione i risultati dell`antibio-gramma. Tuttavia la decisione di continuare la terapia con questo antibiotico dovrebbe basarsi sui risultati dei test di sensibilita`, sulla gravita` dell`infezione, sulla risposta del paziente e tenendopresente le avvertenze riportate piu` avanti. I pazienti trattati con antibiotici aminoglicosidici dovrebbero venir controllati strettamente, a causa della potenziale ototossicita` e nefrotossicita` diquesti antibiotici. O
TOTOSSICITA` :
sia del ramo acustico che di quello vestibolare, si puo` manife-stare nei pazienti trattati con dosi elevate e per periodi di tempo piu` prolungati rispetto a quelli
consigliati. Il rischio di ototossicita` e` maggiore nei pazienti con danno renale. In genere la sor-dita` inizia nei confronti delle onde acustiche ad alta frequenza, per cui si puo` determinare solo mediante test audiometrici. Possono comparire anche vertigini, che sono indice di danno ve-stibolare. L`ototossicita` indotta dall`amikacina puo` anche essere irreversibile. Non e` nota la potenziale ototossicita` dell`amikacina nei bambini. Finche` non siano a disposizione maggiori dati,questo antibiotico si dovrebbe usare in pediatria solo quando i test di sensibilita` indicano che altri aminoglicosidi non si possono impiegare e quando il bambino puo` essere controllato stret-tamente circa l`insorgenza della tossicita` a quel livello. N
EFROTOSSICITA`:
gli aminoglicosidi sonopotenzialmente nefrotossici. Percio` nei pazienti con nota o sospetta insufficienza renale ed anche nei pazienti con funzionalita` inizialmente normale, ma nei quali questa si e` alterata nel corsodel trattamento, si dovrebbero controllare costantemente la funzionalita` renale e quella dell`VIII paio di nervi cranici. L`alterazione della funzione renale e` caratterizzata da riduzione della CC,dalla presenza di cellule o cilindri nel sedimento, da oliguria, proteinuria, riduzione del peso specifico dell`urina, da aumento della ritenzione di azoto (aumento dell`azoto ureico o della creati-nina). Il riscontro di alterazioni della funzionalita` renale, vestibolare o acustica impone la sospensione della terapia. Nei limiti del possibile, occorrerebbe controllare la concentrazionesierica di amikacina, ed evitare di mantenere a lungo tassi superiori ai 35 gamma/ml. Anche le urine dovrebbero essere controllate, relativamente ai parametri prima citati. Il prodotto contienesodio bisolfito; tale sostanza puo` provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi.
G RAVIDANZA:
la sicurezza di impiegodell`amikacina in corso di gravidanza non e` stata ancora accertata, pertanto nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva ne-cessita` sotto il diretto controllo del medico. A
LLATTAMENTO:
mon si sa se l`amikacina vengaescreta nel latte. Si dovrebbe, comunque, come regola generale, non permettere l`allattamento
a donne sotto terapia con farmaci che potrebbero passare nel latte.
INTERAZIONI:
Si dovrebbe evitare la somministrazione, contemporaneamente o successivamen-te, di altri antibiotici per uso topico o generale che siano notoriamente neuro o nefrotossici, in particolare: kanamicina, gentamicina, tobramicina, neomicina, streptomicina, cefaloridina, vio-micina, polimixina b, colistina, vancomicina. L`amikacina non dovrebbe essere somministrata insieme a diuretici potenti (es. acido etacrinico, furosemide, mannitolo). Infatti alcuni diureticisono di per se` ototossici, ed inoltre i diuretici, se somministrati per via endovenosa aumentano la tossicita` degli aminoglicosidi, alterandone la concentrazione nel siero e nei tessuti.
POSOLOGIA:
ADULTI E BAMBINI:
15 mg/Kg/die in 2 somministrazioni. In casi gravi o in infezioni daPseudomonas 15 mg/Kg/die in 3 somministrazioni. N
EONATI O PREMATURI:
dose iniziale di 10mg/Kg seguita da 15 mg/Kg/die in 2 somministrazioni. Non si deve superare la dose totale di
15 g. Nei pazienti affetti da disfunzione renale, la dose giornaliera dovrebbe essere ridotta e/oaumentati gli intervalli tra una somministrazione e l`altra onde evitare un accumulo del farmaco. Un metodo consigliato per stabilire le dosi da somministrare a pazienti con una diminuita fun-zionalita` renale, sospetta o accertata, e` quello di moltiplicare per 9 le concentrazioni sieriche di creatinina, il risultato ottenuto rappresenta l`intervallo, espresso in ore, tra una dose e l`altra; es.:se il tasso sierico della creatinina e` di 2 mg la dose consigliata dovra` essere somministrata dopo 18 ore. Poiche` le funzioni renali possono alterarsi notevolmente nel corso della terapia, iltasso sierico della creatinina dovra` essere controllato frequentemente e, se necessario, le somministrazioni dovranno essere modificate. Durata del trattamento. La durata del trattamento e`,in genere, di 3-7 giorni per la somministrazione endovenosa, e 7-10 giorni per la somministrazione intramuscolare. Alle dosi consigliate, le infezioni meno gravi causate da organismi sensi-bili, rispondono alla terapia entro 24-48 ore.
ISTRUZIONI PER L`USO E LA MANIPOLAZIONE:
SOMMINISTRAZIONE PER INFUSIONE VENOSA. L`introduzione di BB-K8 per infusione venosa lenta deve essere effettuata utilizzando una quantita` di liquido tale da consentire ciascuna somministrazione in un tempo variabile da 30 a 90 minuti. E` pertanto ne-cessario diluire il flaconcino di BB-K8 in opportuni solventi. I solventi da utilizzare per la infusione venosa sono: soluzione fisiologica normale, destrosio 5%, ringer-lattato e ringer-lattatocon 5% di destrosio. Le soluzioni contenenti 2,5 mg/ml di BB-K8 sono utilizzabili entro 24 ore se conservate in frigorifero o comunque non al di sopra dei 25 -oC. SOMMINISTRAZIONE ENDOVENOSA. L`iniezione di BB-K8 va eseguita lentamente in un tempo di 2 minuti, direttamente in vena.
SOVRADOSAGGIO:
In caso di sovradosaggio o di reazioni tossiche, l`emodialisi e la dialisi peritonealeserviranno ad allontanare velocemente l`antibiotico dal sangue.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
BB-K8 e` stabile a temperatura ambiente. La soluzione diBB-K8, che e` incolore, puo`, talvolta, assumere una colorazione giallo pallida, che comunque non pregiudica l`attivita` del farmaco.


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