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ATENATIV

PHARMACIA& UPJOHN SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Antitrombina III.
ECCIPIENTI:
Albumina umana, cloruro di sodio, acetiltriptofano, caprilato sodico.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Farmaco antitrombotico.
INDICAZIONI:
Deficit congenito di antitrombina. A scopo profilattico per la prevenzione di trom-bosi e di embolia polmonare a seguito di intervento chirurgico, parto e post-parto. A scopo terapeutico in trombosi, embolia polmonare e coagulazione intravasale disseminata o in caso didisturbi della coagulazione durante la gravidanza. Deficit acquisito di antitrombina e coagulazione intravasale disseminata o altri gravi disturbi della coagulazione aggravati da cause quali:sepsi, trauma, cancro, tromboembolia, complicanze gravidiche. ATenativ viene somministrato come terapia sostitutiva per normalizzare la coagulazione e permettere di trattare le malattie so-pracitate.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` accertata o presunta verso i componenti della preparazione.
EFFETTI INDESIDERATI:
In casi rari sono state osservate reazioni allergiche o anafilattiche ed un au-mento della temperatura corporea. Durante l`effettuazione dei primi studi clinici in pochi pazienti
con gravi problemi di coagulazione intravasale disseminata sono stati osservati fenomeni di va-sodilatazione e diuresi. Quando si somministrano specialita` medicinali estratte da sangue umano o da plasma non e` possibile escludere completamente l`insorgenza di malattie infettiveprovocate dalla trasmissione di agenti infettivi. Cio` vale anche per i patogeni di origine ancora ignota. Per minimizzare tali rischi le donazioni di plasma utilizzate per estrarre ATenativ proven-gono da donatori sani che, dopo esame medico ed indagine sulla loro anamnesi, debbono risultare privi di agenti infettivi determinabili e trasmissibili con trasfusioni di emoderivati. Inoltretutte le donazioni utilizzate sono controllate e debbono risultare negative ad HCV (virus dell`epatite C) ed agli anticorpi dei virus dell`immuno-deficienza umana HIV-1/HIV-2 e non reattiveall`HBsAg (antigene di superficie epatite B). Successivamente le diverse fasi del procedimento produttivo, che consistono in una notevole riduzione e/o inattivazione dei virus potenzialmentecontaminanti, contribuiscono ad aumentare il margine di sicurezza virale dell`antitrombina III concentrata. I metodi di inattivazione virale utilizzati sono i seguenti: ATenativ viene trattato alcalore in soluzione a 60-oC per 10 ore. Per inattivare forme di virus incapsulati come i virus HIV ed i virus dell`epatite B e C, si e` introdotto nella procedura di purificazione un passaggio speci-fico di inattivazione virale basato su un trattamento chimico con TNBP, tri(n-butil)-fosfato, e Triton X-100 (trattamento solvente/detergente). I risultati ottenuti da studi di validazione viralehanno dimostrato fattori di riduzione maggiori di 10 log per entrambi i virus HIV e Sindbis. Sia il virus Sindbis e l`HIV-1 sono stati inattivati al di sotto dei loro limiti di rivelazione dopo esposi-zione a sostanze chimiche. Il virus Sindbis puo` essere considerato come modello per HCV. Se, dopo la somministrazione del farmaco, dovessero comparire effetti indesiderati non descrittinel presente foglio illustrativo o dovessero manifestarsi degli episodi che possono essere considerati imputabili a ATenativ, essi andranno comunicati al proprio medico.
USO IN GRAVIDANZA:
Non sono stati eseguiti studi clinici controllati per dimostrare la sicurezza d`usoin gravidanza del concentrato di antitrombina III da plasma umano. Gli studi condotti nell`animale non sono comunque sufficienti per valutarne completamente la sicurezza di impiegonell`uomo in relazione a riproduzione, sviluppo embrionale o fetale, gravidanza e sviluppo peripostnatale. Antitrombina III concentrata puo` tuttavia essere usata in gravidanza e durante l`al-lattamento in caso di effettiva necessita`.
EFFETTI SULLA GUIDA E USO DI MACCHINARI:
Non ci sono evidenze che l`antitrombina III concentrata possainfluire sulla capacita` di guidare o di usare macchinari.
INTERAZIONI:
L`eparina aumenta notevolmente l`effetto dell`antitrombina III; cio` puo` indurre unariduzione considerevole dell`emivita dell`antitrombina III. Il trattamento con eparina nella fase di normalizzazione della concentrazione di antitrombina III aumenta il rischio di sanguinamento equindi bisogna valutare attentamente la somministrazione contemporanea di eparina nel paziente ad elevato rischio di sanguinamento. Nel caso si sia deciso l`uso di eparina, si deve som-ministrare solo una bassa dose di eparina standard e vanno controllati attentamente l`effetto sui parametri della coagulazione, in modo particolare l`attivita` anti-fattore Xa o tempo di ATP, comepure la concentrazione (attivita`) di antitrombina III.
POSOLOGIA:
Negli adulti il quantitativo di infusione raccomandato e` di 50-100 UI/minuto. Il do-saggio deve essere stabilito in base alle necessita` individuali. I dosaggi devono quindi essere basati sul giudizio del medico con riferimento ai valori di controllo di laboratorio. Una volta de-terminato il livello di antitrombina del plasma, il dosaggio di ATenativ (AT) che deve essere somministrato al paziente puo` essere calcolato in base alla seguente formula: unita` di dosaggioper kg di peso corporeo = livello desiderato di AT III (%) - livello reale di AT III (%). Bisogna tendere ad un livello di antitrombina almeno del 100%. I livelli normali devono essere mantenutidurante tutto il periodo di trattamento. T
RATTAMENTO TERAPEUTICO DI DEFICIT ACQUISITO DI ANTITROMBINA. Pazienti con deficit acquisito di antitrombina e coagulazione intravasale disseminata o gra-vi disturbi della coagulazione derivati da sepsi, trauma, cancro, tromboembolia o complicanze
gravidiche vengono trattati con ATenativ per normalizzare la coagulazione. Durante tutto il pe-riodo di trattamento deve essere mantenuto un livello normale di antitrombina. La determinazione del livello di antitrombina deve essere eseguita almeno 2 volte al giorno finche` il pazientesi e` stabilizzato ed in seguito una volta al giorno. Bisogna tenere presente che l`emivita di Antitrombina III puo` essere notevolmente ridotta in alcune condizioni cliniche, come DIC. Dosaggigiornalieri superiori sono allora richiesti e le determinazioni di antitrombina devono essere eseguite ogni 4-6 ore. Il trattamento continua finche` lo stato di coagulazione e` normalizzato. TRATTAMENTO PROFILATTICO DEL DEFICIT EREDITARIO DI ANTITROMBINA. Chirurgia: La prima dose deveessere somministrata immediatamente prima dell`intervento, la successiva entro 12 ore dalla
prima. Il dosaggio e` quindi direttamente rapportato al livello di antitrombina nel plasma del pa-ziente. Il trattamento con ATenativ deve essere continuato per almeno 2-6 giorni e deve essere supportato da altre forme di profilassi contro la tromboembolia. La natura esatta del trattamentodipende dal tipo di intervento previsto. Gravidanza: Si da` inizio ad un trattamento sottocutaneo con eparina non appena accertata la gravidanza. Inizialmente vengono somministrate 12.500UI due volte al giorno. La concentrazione di antitrombina nel plasma deve essere monitorata durante tutta la gravidanza. Il giorno prima della data prevista per il parto la dose di eparina deveessere ridotta a 5.000 UI per via sottocutanea, due volte. Inoltre devono essere somministrate 50 UI di antitrombina per kg di peso corporeo. Durante il parto e la settimana seguente, il livellodi antitrombina deve essere mantenuto superiore all`80% di quello trovato nel plasma umano normale. Sono normalmente richieste 30 UI per kg di peso corporeo/giorno. Dopo il parto e`consigliato un trattamento profilattico anticoagulante per 8-12 settimane. T
RATTAMENTO TERAPEUTICO DI DEFICIT EREDITARIO. Il dosaggio deve essere determinato su base individuale e rappor-tato al livello di antitrombina nel plasma del paziente. Il trattamento con ATenativ deve essere
continuato per almeno una settimana ed associato ad una terapia anticoagulante idonea.
ISTRUZIONI PER L`USO E LA MANIPOLAZIONE:
Il liofilo viene ricostituito con acqua sterile p.p.i. ATenativ e`compatibile anche con soluzioni isotoniche di sodio cloruro (9 mg/dl) e di glucosio (55 mg/ml)
che possono essere utilizzate per la ricostituzione sia in flaconi di vetro per infusione sia in contenitori di plastica. Non usare dopo la data di scadenza riportata sull`etichetta. Di solito la solu-zione ottenuta si presenta limpida o leggermente opalescente. Non utilizzare soluzioni con presenza di depositi o torbide. Il tempo di ricostituzione nella maggior parte dei casi, e` di 5 mi-nuti. Dopo la ricostituzione il prodotto deve essere utilizzato prima possibile e comunque entro 12 ore dalla ricostituzione e la soluzione non utilizzata deve essere opportunamente eliminata.
SOVRADOSAGGIO:
Non si e` a conoscenza di sintomi di sovradosaggio con antitrombina III.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Conservare tra +2-oC e +8-oC. Comunque la conserva-zione a temperatura ambiente per 1 mese non danneggia la stabilita` del prodotto.
STABILITA`:
La soluzione ricostituita deve essere usata entro 12 ore.


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