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ASPIDOL

VECCHI& PIAM Sapa
CONCESSIONARIO:
NEW RESEARCH Srl
PRINCIPIO ATTIVO:
Lisina acetilsalicilato 1,800 g.
ECCIPIENTI:
Glicocolla. Fiala solvente: acqua per preparazioni iniettabili.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antinfiammatorio. Antidolorifico sintomatico.
INDICAZIONI:
Trattamento sintomatico degli episodi dolorosi acuti in corso di: affezioni infiam-matorie dell`apparato muscolo-scheletrico; affezioni neoplastiche; sindromi dolorose post-traumatiche; sindromi dolorose post-operatorie.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` individuale accertata o presunta nei confronti dei salicilici. Ilfarmaco e` controindicato in corso di terapia diuretica intensiva, nell`ulcera peptica, in soggetti
con emorragie in atto e con predisposizione alle emorragie, in corso di trattamenti con antico-agulanti in quanto ne potenzia l`azione.
EFFETTI INDESIDERATI:
Possono verificarsi disturbi oto-vestibolari (ronzii dell`orecchio), disturbi ga-strointestinali (nausea, vomito, ecc.), fenomeni di ipersensibilita` (eruzioni cutanee), fenomeni emorragici.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Interferisce con la sintesi delle prostaglandine e di loro importanti inter-medi che sono partecipi di funzioni fisiologiche. Il farmaco, pertanto, richiede particolari precauzioni o se ne impone la esclusione dall`uso allorche` nel paziente siano presenti le seguenticondizioni: stati di ipoperfusione del rene, malattie renali, insufficienza cardiaca, cirrosi epatica o epatiti gravi. Il farmaco non puo` essere considerato un semplice antidolorifico e richiede diessere impiegato sotto lo stretto controllo del medico. Inoltre, superato l`episodio doloroso acuto, e` prudente passare all`impiego di preparazioni per uso non parenterale che, pur offrendoqualitativamente gli stessi effetti collaterali, sono meno inclini ad indurre reazioni gravi. L`eventuale impiego del farmaco per piu` prolungato periodo di trattamento e` consentito solo negliospedali e case di cura. Le iniezioni devono essere eseguite secondo rigorose norme di sterilizzazione, asepsi ed antisepsi.
AVVERTENZE:
L`impiego pre-operatorio puo` ostacolare l`emostasi intraoperatoria. L`uso del farma-co in prossimita` del parto determina il ritardo del parto stesso; inoltre il farmaco puo` provocare,
se somministrato in tale periodo, alterazioni della emodinamica del piccolo circolo del nascitu-ro, con gravi conseguenze per la respirazione. L`impiego in gravidanza per lunghi periodi e la somministrazione negli ultimi tre mesi della gravidanza devono avvenire soltanto dietro prescri-zione medica poiche` l`acido acetilsalicilico puo` provocare fenomeni emorragici nel feto e nella madre, ritardi di parto e, nel nascituro, precoce chiusura del dotto di Botallo. Durante gli ultimi tre mesi ed in particolare nelle ultime settimane di gravidanza, sarebbe comunque opportunoevitare l`uso di acido acetilsalicilico. In caso di affezioni virali quali influenza o varicella consultare il medico prima di somministrare il prodotto a bambini e a ragazzi. Se durante il trattamento compaiono vomito prolungato e sonnolenza interrompere la somministrazione.
INTERAZIONI:
Il farmaco puo` interagire con farmaci anticoagulanti, antigottosi (uricosurici), ipo-glicemizzanti orali (sulfaniluree).
POSOLOGIA:
Da uno a quattro flaconcini al di` per via intramuscolare, endovenosa o per fleboclisi,secondo giudizio medico. Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovra` valutare un`eventuale riduzione dei dosaggi sovraindicati.Il farmaco puo` essere somministrato anche in soluzione fisiologica o glucosata.


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