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ARTICAINACON ADRENALINA CABON

CABON SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Articaina 4% con adrenalina
1:
100.
000 :
ogni ml di soluzione contiene: arti-caina cloridrato 40,00 mg, adrenalina bitartrato 18,20 mcg equivalenti a 10 mcg di adrenalina.
Articaina 4% con adrenalina
1:
200.
000 :
ogni ml di soluzione contiene: articaina cloridrato40,00 mg, adrenalina bitartrato 9,10 mcg equivalenti a 5 mcg di adrenalina.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Anestetico locale iniettabile ad esclusivo uso odontoiatrico.
INDICAZIONI:
Articaina 4% con adrenalina
1:
100.
000 :
interventi chirurgici sulle mucose esull`osso che richiedono intensa ischemia; interventi chirurgici sulla polpa dentaria (amputazione ed estirpazione); estrazione di denti con parodontite apicale e fratturati (osteotomia); inter-venti chirurgici di lunga durata (per esempio: intervento di Caldwell-Luc, osteosintesi percutanea, cistectomia, interventi mucogengivali, preparazione di cavita` e di monconi per l`ap-plicazione di corone). Articaina 4% con adrenalina
1:
200.
000:
interventi di routine, come evulsione di denti singoli od in serie, preparazioni di cavita` e di monconi per l`applicazione di corone,in particolare in pazienti affetti da gravi malattie sistemiche.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` gia` nota verso i componenti o sostanze strettamente corre-late dal punto di vista chimico. Come per tutti gli anestetici locali che contengono adrenalina, e` controindicata la somministrazione endovenosa. Controindicazioni classiche dell`adrenalina as-sociata come vasocostrittore agli anestetici locali sono: le cardiopatie, le gravi arteriopatie, l`ipertensione, le manifestazioni ischemiche di qualsiasi tipo, l`emicrania essenziale, le nefropa-tie, l`ipertiroidismo, il diabete ed il glaucoma dell`angolo della camera anteriore dell`occhio, nonche` l`impiego nelle anestesie a livello del distretto circolatorio terminale. Gravidanza presunta oaccertata.
EFFETTI INDESIDERATI:
Si possono avere effetti indesiderati da elevato tasso plasmatico e reazioni daipersensibilita` attribuibili entrambi sia all`anestetico che al vasocostrittore. Effetti dovuti all`anestetico: sono stati descritti effetti indesiderati conseguenti ad elevato tasso plasmatico sia a ca-rico del SNC che dell`apparato cardiovascolare. Gli effetti sul SNC descritti sono: eccitazione, tremori, disorientamento, vertigini, midriasi, aumento del metabolismo e della temperatura cor-porea e, per dosi molto elevate, trisma e convulsioni; se e` interessato il midollo allungato si ha compartecipazione dei centri cardiovascolare, respiratorio ed emetico con sudorazione, arit-mie, ipertensione, tachipnea, broncodilatazione, nausea e vomito. Gli effetti di tipo periferico a carico dell`apparato cardiovascolare sono: bradicardia e vasodilatazione. Le reazioni allergichesi verificano per lo piu` in soggetti ipersensibili ma vengono riferiti molti casi con assenza di ipersensibilita` individuale nell`amnesi. Le manifestazioni di carattere locale comprendono eruzionicutanee di tipo vario, orticaria, prurito; quelle a carattere generale broncospasmo, edema laringeo fino al collasso cardiorespiratorio da shock anafilattico. Effetti dovuti al vasocostrittore: perla sua azione sul circolo, puo` determinare effetti non desiderabili di vario tipo specialmente nei soggetti non normali sotto il profilo cardiocircolatorio: ansia, sudorazione, difficolta` respiratorie,aritmie cardiache, ipertensione (particolarmente grave nei soggetti gia` ipertesi e negli ipertirodei), cefalea acuta, fotofobia, dolore retrosternale e faringeo, vomito; nel caso comparisserosintomi di questo tipo si deve sospendere subito la somministrazione.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Prima dell`uso il medico deve accertarsi dello stato di salute del pazien-te e delle sue condizioni circolatorie; deve altresi` informarsi sulle terapie in corso e su eventuali reazioni allergiche antecedenti. Occorre evitare qualsiasi sovradosaggio di anestetico e nonsomministrare mai due dosi massime di quest`ultimo senza che sia trascorso un intervallo minimo di 24 ore. E` necessario, comunque, usare le dosi e le concentrazioni piu` basse che pos-sono consentire di ottenere l`effetto ricercato. La soluzione anestetica deve essere iniettata con cautela in piccole dosi dopo 10 secondi circa da una preventiva aspirazione. Specialmentequando si devono infiltrare zone molto vascolarizzate e` consigliabile lasciare trascorrere circa 2 minuti prima di procedere al blocco loco-regionale vero e proprio. Il paziente deve esseremantenuto sotto accurato controllo sospendendo immediatamente la somministrazione al primo segno di allarme (per esempio modificazione del sensorio). E` necessario avere la disponi-bilita` immediata dell`equipaggiamento dei farmaci e del personale idonei al trattamento di emergenze, poiche` in casi rari sono stati riferiti, a seguito dell`uso di anestetici locali, reazionigravi, talora da esito infausto, anche in assenza di ipersensibilita` individuale all`anamnesi. L`anestesia locale deve essere evitata nelle zone infette e nelle infiammazioni.
AVVERTENZE SPECIALI:
Attenzione: il prodotto contiene come conservante sodio metabisolfito: talesostanza puo` provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici, reazioni di tipo
allergico ed attacchi asmatici gravi. Deve essere assolutamente evitata la somministrazione di-retta in vena. Per evitare morsicature alle labbra, alla lingua ed alle mucose il paziente deve essere sensibilizzato a non masticare nulla prima che sia tornata la sensibilita`. Non usare in casodi gravidanza presunta o accertata.Solo il medico puo` decidere se, dopo l`intervento, il paziente puo` guidare veicoli od azionare macchine.
INTERAZIONI:
Non hanno determinato effetti diversi da quelli desiderati gli oppiacei usati di rou-tine per la premedicazione e per la medicazione supplementare od altri analgesici, l`atropina, gli
psicofarmaci o gli analettici periferici o, in caso di anestesia generale supplementare, i barbitu-rici, gli anestetici da inalazione, le chetamine ed i neuroleptoanalgesici. L`azione ipertensiva dei vasocostrittori di tipo simpaticomimetico, quale e` l`adrenalina, puo` essere potenziata dagli an-tidepressivi triciclici o dagli IMAO. In caso di trattamento con tali farmaci, il prodotto deve pertanto essere usato con assoluta cautela. Interazioni di questo tipo sono state riferite conl`impiego di noradrenalina alla concentrazione di
1:
25.000 e di adrenalina alla concentrazione di
1:
80.000; quella contenuta nelle due presentazioni (
1:
100.000 e
1:
200.000) e` inferiore, cio`nonostante si deve considerare l`eventualita` di una interferenza di questo tipo.
POSOLOGIA:
Per le estrazioni normali non complicate di denti dell`arcata superiore in stato noninfiammatorio, e` per lo piu` sufficiente iniettare nel fornice vestibolare 1,8 ml (una tubofiala) di prodotto per ogni dente. Eccezionalmente, puo` essere necessaria un`iniezione successiva di 1- 1,8 ml. Si puo` evitare cosi` il dolore dell`iniezione palatina. Nei casi in cui e` necessario praticare un`incisione od una sutura nel palato, e` sufficiente iniettare nel palato circa 0,1 ml per volta. Incaso di estrazioni multiple di denti adiacenti, nella maggior parte dei casi, il numero delle iniezioni vestibolari puo` essere ridotto. Per le estrazioni normali non complicate di premolari dell`ar-cata inferiore, si puo` rinunciare all`anestesia tronculare poiche` e` sufficiente l`anestesia plessica con una tubofiala (1,8 ml) di prodotto per ogni dente. Nel caso non si instauri anestesia com-pleta, si consiglia di fare un`altra iniezione di 1 - 1,8 ml in sede vestibolare. Solo se anche in tal caso l`effetto analgesico non fosse completo, e` indicata la consueta iniezione nel forame man-dibolare. Per la preparazione di cavita` e demolizione di monconi per corone, a seconda dell`entita` e durata del trattamento, sono indicati (ad eccezione dei molari dell`osso mandibolare) da0,5 a 1,8 ml di prodotto per ogni dente in sede vestibolare.
SOVRADOSAGGIO:
Al primo segno di allarme occorre interrompere la somministrazione, porre il pa-ziente in posizione orizzontale ed assicurarne la pervieta` delle vie aeree somministrandogli ossigeno in caso di dispnea grave o effettuando la ventilazione artificiale (pallone di Ambu). L`usodi analettici deve essere evitato per non aggravare la situazione aumentando il consumo di ossigeno. Eventuali convulsioni possono essere controllate con l`uso di diazepam in dose di 10 -
20 mg per via endovenosa; sono sconsigliabili invece i barbiturici che possono accentuare ladepressione bulbare. Il circolo puo` essere sostenuto con la somministrazione di cortisonici in dosi appropriate per via endovenosa: possono aggiungersi soluzioni diluite di alfa-beta stimo-lanti ad azione vasocostrittrice (mefentermina, metaramidolo ed altri) o di solfato di atropina. Come antiacidosico puo` essere impiegato il bicarbonato di sodio in concentrazione mirata, pervia endovenosa.


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