A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

Home > A > ARICEPT





ARICEPT

PFIZERITALIANA SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Donepezil cloridrato 5 - 10 mg (pari a donepezil base 4,56 - 9,12 mg).
ECCIPIENTI:
Lattosio monoidrato, amido di mais, cellulosa microcristallina, idrossipropilcellulo-sa, magnesio stearato. Film di rivestimento: talco, polietilenglicole, hypromellosio, titanio biossido, ossido di ferro giallo sintetico (come colorante solo nelle compresse da 10 mg).
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Anticolinesterasici.
INDICAZIONI:
E` indicato per il trattamento sintomatico della malattia di Alzheimer di grado lieve-moderato.
CONTROINDICAZIONI:
Controindicato nei pazienti con ipersensibilita` accertata verso donepezilcloridrato, i derivati della piperidina oppure gli eccipienti contenuti nella formulazione. Controindicato durante la gravidanza.
EFFETTI INDESIDERATI:
Gli eventi avversi piu` comuni (incidenza >= 5% e frequenza doppia rispetto aquella riscontrata con placebo) sono diarrea, crampi muscolari, affaticabilita`, nausea, vomito e
insonnia. Altri eventi avversi comunemente riportati (incidenza >= 5% e >= placebo) sono mal ditesta, dolore, incidenti, raffreddori comuni, disturbi addominali e leggera vertigine. Sono stati segnalati casi di sincope e bradicardia, e rari casi di blocco senoatriale, blocco atrioventricolaree convulsioni. Raramente sono stati segnalati casi di disfunzione epatica, inclusa epatite. Nei casi di disfunzione epatica ad eziologia sconosciuta, deve essere presa in considerazione la so-spensione del trattamento. Sono stati riportati sintomi psichiatrici tra cui allucinazioni, agitazione e comportamento aggressivo che si sono risolti con la riduzione della dose o con lasospensione del trattamento. Sono stati inoltre segnalati casi di anoressia, ulcera gastrica e duodenale ed emorragia gastrointestinale. Sono stati osservati alcuni minimi incrementi nelleconcentrazioni sieriche della creatinchinasi muscolare.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Il trattamento deve essere avviato e controllato da un medico espertonella diagnosi e nel trattamento della malattia di Alzheimer. La diagnosi deve essere effettuata in conformita` alle linee guida accettate (DSM IV, ICD 10). La terapia con donepezil puo` essereavviata solo se e` disponibile una persona che assista il paziente e che controlli regolarmente l`assunzione del farmaco. La terapia di mantenimento puo` proseguire fino a quando esiste unbeneficio terapeutico per il paziente e pertanto il beneficio clinico di donepezil deve essere regolarmente rivalutato. Quando l`effetto terapeutico non e` piu` evidente deve essere presa in con-siderazione la possibilita` di interrompere il trattamento. La risposta individuale al trattamento con donepezil non puo` essere prevista. Non e` stato valutato l`uso di Aricept nei pazienti affettida grave malattia di Alzheimer, da altre forme di demenza o di compromissione della memoria (p.es. deterioramento della funzione cognitiva correlato all`eta`). Anestesia: Aricept, inibitore del-la colinesterasi, puo` determinare nei pazienti sotto anestesia un aumento del rilassamento muscolare simile a quello determinato dalla succinilcolina. Disturbi cardiovascolari: A causa dellaloro azione farmacologica, gli inibitori della colinesterasi possono avere effetti vagotonici sulla frequenza cardiaca (p.es. bradicardia). L`effetto di questo meccanismo puo` essere particolar-mente rilevante nei pazienti con "malattia del nodo del seno" o con altri disturbi della conduzione cardiaca sopraventricolare, come blocco atrioventricolare o senoatriale. Sono stati segnalaticasi di sincope e convulsioni. Quando questi pazienti vengono esaminati deve essere presa in considerazione l`eventualita` di blocco cardiaco o di pause sinusali prolungate. Disturbi gastro-intestinali: I pazienti che sono maggiormente a rischio per lo sviluppo di ulcera, per esempio quelli con una storia pregressa di ulcera o quelli in terapia concomitante con farmaci antinfiam-matori non steroidei (FANS), devono essere monitorati per l`insorgenza di eventuali sintomi. Tuttavia, gli studi clinici condotti con Aricept non hanno evidenziato, rispetto al placebo, un au-mento di incidenza degli episodi di ulcera peptica o di sanguinamento gastrointestinale. Disturbi genitourinari: I farmaci colinomimetici possono causare ostruzione del flusso urinario; tuttavia,cio` non e` stato osservato nel corso degli studi clinici condotti con Aricept. Disturbi neurologici: Convulsioni: I farmaci colinomimetici possono causare convulsioni generalizzate. Tuttavia, i di-sturbi convulsivi possono essere una manifestazione della Malattia di Alzheimer. Disturbi polmonari: A causa della loro azione colinomimetica, gli inibitori della colinesterasi dovrebberoessere prescritti con cautela ai pazienti con una storia di asma o di pneumopatia ostruttiva. La somministrazione concomitante di Aricept con altri inibitori della colinesterasi, agonisti o anta-gonisti del sistema colinergico, deve essere evitata.
AVVERTENZE SPECIALI:
La Malattia di Alzheimer puo` compromettere la capacita` di guidare o di usaremacchinari. Inoltre, donepezil puo` causare affaticabilita`, leggera vertigine e crampi muscolari, soprattutto nella fase iniziale del trattamento o quando si aumenta la posologia. Il medico cu-rante deve valutare costantemente la capacita` dei pazienti affetti dalla malattia di Alzheimer in trattamento con donepezil di continuare a guidare o usare macchinari complessi.
USO IN GRAVIDANZA:
Gli studi di teratogenicita` condotti su ratte gravide e coniglie gravide con dosirispettivamente 80 e 50 volte superiori alla dose massima utilizzata nell`uomo non hanno evidenziato segni di un potenziale teratogeno. Tuttavia, nel corso di uno studio condotto su rattegravide con dosaggi corrispondenti a circa 50 volte la dose massima raccomandata nell`uomo, somministrati dal 17-o giorno di gestazione fino al 20-o giorno post-partum, e` stato osservato unlieve incremento nel numero dei nati morti ed una lieve riduzione del tasso di sopravvivenza dei ratti neonati nei primi 4 giorni di vita. Quando il farmaco e` stato somministrato ad un dosaggiopiu` basso, corrispondente a circa 15 volte la dose massima raccomandata nell`uomo, non e` stato osservato nessun effetto. Aricept non deve essere utilizzato durante la gravidanza. Non e`noto se donepezil cloridrato venga escreto nel latte materno e non sono stati condotti studi clinici sulle donne che allattano. Pertanto, le donne in trattamento con donepezil devono evitarel`allattamento al seno.
INTERAZIONI:
L`esperienza clinica con donepezil e` attualmente limitata. Per questo motivo, nontutte le interazioni potrebbero essere state rilevate. Il medico che prescrive donepezil deve essere consapevole che la somministrazione del farmaco puo` causare nuove interazioni ad oggisconosciute. Donepezil cloridrato e/o i suoi metaboliti non inibiscono nell`uomo il metabolismo di teofillina, warfarin, cimetidina o digossina. Il metabolismo di donepezil cloridrato non vienemodificato dalla somministrazione concomitante di digossina o cimetidina. Gli studi in vitro hanno dimostrato che l`isoenzima 3A4 del citocromo P450, ed in minore misura il 2D6, sonocoinvolti nel metabolismo di donepezil. Gli studi di interazione farmacologica condotti in vitro hanno evidenziato che il ketoconazolo e la chinidina, rispettivamente inibitori del CYP3A4 e del2D6, inibiscono il metabolismo di donepezil. Pertanto, questi ed altri inibitori del CYP3A4, come l`itraconazolo e l`eritromicina, e gli inibitori del CYP2D6, come la fluoxetina, possono inibire ilmetabolismo di donepezil. In uno studio condotto su volontari sani, il ketoconazolo ha determinato un aumento delle concentrazioni medie di donepezil di circa il 30%. Gli induttori enzimaticicome la rifampicina, la fenitoina, la carbamazepina e l`alcol, possono ridurre i livelli di donepezil. Poiche` non si conosce l`entita` di un effetto inibitorio o induttivo, la somministrazione delle sud-dette associazioni farmacologiche deve essere effettuata con cura. Donepezil cloridrato puo` interferire con i farmaci dotati di attivita` anticolinergica. E` inoltre possibile un`attivita` sinergica conil trattamento concomitante a base di farmaci come la succinilcolina, altri bloccanti neuromuscolari o colinomimetici o con i beta-bloccanti che agiscono sulla conduzione cardiaca.
POSOLOGIA:
ADULTI/ANZIANI. Deve iniziare al dosaggio di 5 mg/die (monosomministrazione gior-naliera). Deve essere assunto per via orale alla sera, prima di coricarsi. Il dosaggio di 5 mg/die dovra` essere mantenuto per almeno un mese per poter valutare le prime risposte cliniche al trat-tamento e consentire il raggiungimento delle concentrazioni steady-state di donepezil cloridrato. Dopo la valutazione clinica del trattamento somministrato per un mese al dosaggio di 5 mg/die, la dose potra` essere portata a 10 mg/die (monosomministrazione giornaliera). La massima dose giornaliera raccomandata e` di 10 mg/die. Dosaggi superiori a 10 mg/die non sono statiancora sperimentati nel corso di studi clinici. La durata del trattamento negli studi clinici controllati verso placebo non e` stata valutata per oltre 6 mesi. Quando la somministrazione del far-maco viene sospesa, si osserva una graduale riduzione degli effetti benefici. Non vi sono prove di un effetto "rebound" in seguito all`interruzione improvvisa della terapia. PAZIENTI CON COMPROMISSIONE DELLA FUNZIONALITA` RENALE ED EPATICA. Il medesimo schema posologico puo` essere ap-plicato ai pazienti con compromissione della funzionalita` renale e a quelli con compromissione
della funzionalita` epatica di grado lieve-moderato, perche` la clearance di donepezil cloridratonon viene modificata in questi pazienti. P
AZIENTI PEDIATRICI. La somministrazione di Aricept neipazienti pediatrici e` sconsigliata.
SOVRADOSAGGIO:
In seguito alla somministrazione di una singola dose orale di donepezil cloridratosomministrato a topi e ratti e` stata calcolata una dose letale media di farmaco pari a 45 mg/kg e 32 mg/kg rispettivamente; tale dose corrisponde a circa 225 e 160 volte la dose massimaraccomandata nell`uomo, uguale a 10 mg/die. Nel corso degli studi clinici condotti sugli animali sono stati osservati i segni di una stimolazione colinergica dose-correlata, tra i quali: riduzionedei movimenti spontanei, posizione prona, deambulazione claudicante, lacrimazione, convulsioni cloniche, depressione respiratoria, salivazione, miosi, fascicolazione muscolare ed ab-bassamento della temperatura corporea. Il sovradosaggio con gli inibitori della colinesterasi puo` causare crisi colinergiche caratterizzate da nausea grave, vomito, salivazione, sudorazione,bradicardia, ipotensione, depressione respiratoria, collasso e convulsioni. Esiste la possibilita` di un aumento della debolezza muscolare che, in presenza di un coinvolgimento della musco-latura respiratoria, puo` esitare nel decesso del paziente. Come per tutti i casi di sovradosaggio, e` necessario avvalersi di misure generali di supporto. Gli anticolinergici terziari, come l`atropina,possono essere utilizzati quali antidoto in caso di sovradosaggio. Si raccomanda la somministrazione di atropina solfato per via endovenosa alla dose necessaria per ottenere l`effetto de-siderato: una dose iniziale da 1.0 a 2.0 mg E.V. con un aggiustamento dei dosaggi successivi in base alla risposta clinica. Alterazioni delle risposte pressorie e della frequenza cardiaca sisono verificate con altri colinomimetici somministrati contemporaneamente agli anticolinergici quaternari come il glicopirrolato. Non e` noto se donepezil cloridrato e/o i suoi metaboliti venga-no eliminati per mezzo della dialisi (emodialisi, dialisi peritoneale, o emofiltrazione). In caso di ingestione accidentale di una dose eccessiva avvertire immediatamente il proprio medico o re-carsi al piu` vicino ospedale.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Conservare a temperatura inferiore a 30-oC.


©MedicineLab.net