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ANATENSOL

BRISTOL-MYERSSQUIBB SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Flufenazina di cloridrato
ECCIPIENTI:
Amido, talco, magnesio stearato, lattosio, gomma arabica, sodio benzoato, shellac,olio di ricino, gelatina, calcio carbonato, magnesio carbonato, titanio biossido, saccarosio.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Neurolettico (antipsicotico).
INDICAZIONI:
Stati di ansia e di tensione della piu` diversa origine, derivanti da particolari situa-zioni familiari, da eccessivo lavoro o da sfavorevoli condizioni ambientali, nonche` negli stati di
reazione emotiva che si manifestano nel corso di talune malattie organiche quali le cardiova-scolopatie, l`artrite, l`ulcera peptica, la cefalea, l`epilessia, il diabete, il cancro, nella tensione premestruale, nei disturbi della menopausa e della senilita`. Gli stati di ansia e di tensione si ma-nifestano con una vasta gamma di sintomi: apprensione, irrequietezza, paure ingiustificate, irritabilita`, insonnia, nevrosi gastrica, nausea, vomito, cefalea, ecc.
CONTROINDICAZIONI:
Gravi stati di depressione, turbe dell`emopoiesi, affezioni epatiche, renali ecardiache gravi, feocromocitoma ed ipersensibilita` ai fenotiazinici. Da usarsi solo se strettamente necessario e con estrema cautela in associazione con i farmaci deprimenti il S.N.C. so-praindicati.
EFFETTI INDESIDERATI:
Gli effetti indesiderati che possono osservarsi dopo somministrazione di feno-tiazinici sono i seguenti: Reazioni extrapiramidali: prevalentemente sintomi di tipo discinetico per lo piu` controllabili con farmaci specifici. Molto rara e` la discinesia tardiva persistente chesi manifesta talora verso la fine o dopo trattamenti con dosi molto elevate di fenotiazine. Un sintomo premonitore sembra essere un particolare movimento vermicolare della lingua. E` consi-gliabile ricercare questo sintomo poiche` la discinesia tardiva, a differenza delle altre manifestazioni di parkinsonismo, e` difficilmente reversibile. Reazioni allergiche: segnalate ec-cezionalmente, caratterizzate da fenomeni cutanei localizzati o diffusi (piu` raramente si tratta di idiosincrasia con febbre): eritema, prurito, orticaria, eczema, edemi localizzati, fenomeni di fo-tosensibilizzazione, dermatite esfoliativa. Rare le crisi asmatiche. Altre manifestazioni: alterazione del ciclo mestruale, galattorrea, ginecomastia, lieve insonnia, stato di eccitamentoparadossale, ipotensione arteriosa, tachicardia, secchezza delle fauci, congestione nasale, stipsi, visione confusa, disturbi della minzione e della eiaculazione nell`uomo. Sia pure con fre-quenza estremamente bassa, sono stati descritti, a seguito di trattamento con fenotiazinici, danni a carico del fegato con ittero e della crasi ematica con agranulocitosi e trombocitopenia.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Come per tutti i neurolettici, i pazienti trattati devono essere tenuti sottodiretto controllo medico, in particolare quelli che in precedenza hanno manifestato una sensibilita` abnorme alle fenotiazine. Particolare attenzione va posta nei pazienti affetti da feocromo-citoma oppure da insufficienza mitralica per gli eventuali effetti ipotensivi che si possono verificare, controllabili peraltro con noradrenalina (non con adrenalina, la cui azione puo` essereantagonizzata dalle fenotiazine). Un notevole rialzo della temperatura corporea puo` essere l`espressione di una reazione idiosincrasica e pertanto il trattamento deve essere interrotto. Lefenotiazine possono aumentare lo stato di rigidita` muscolare in individui predisposti o gia` affetti da morbo di Parkinson o da forme Parkinson-simili, o da altri disturbi motori. Se il paziente e` intrattamento con un anticonvulsivante, puo` essere richiesta una dose maggiore di questo farmaco in concomitanza con la somministrazione del prodotto.
AVVERTENZE SPECIALI:
Il prodotto deve essere usato con cautela dai pazienti addetti all`uso di mac-chinari e dagli automobilisti poiche`, come ogni altro medicamento attivo sul S.N.C., puo` modificare i tempi di reazione. In corso di trattamento con farmaci antipsicotici e` stato riportato uncomplesso di sintomi, potenzialmente fatale, denominato sindrome Neurolettica Maligna. Manifestazioni cliniche di tale sindrome sono: iperpiressia, rigidita` muscolare, acinesia, disturbivegetativi (irregolarita` del polso e della pressione arteriosa, sudorazione, tachicardia, aritmie); alterazioni dello stato di coscienza che possono progredire fino allo stupore e al coma. Il trat-tamento della S.N.M. consiste nel sospendere immediatamente la somministrazione dei farmaci antipsicotici e di altri farmaci non essenziali e nell`istituire una terapia sintomatica intensiva(particolare cura deve essere posta nel ridurre l`ipertermia e nel correggere la disidratazione). Qualora venisse ritenuta indispensabile la ripresa del trattamento con antipsicotici, il pazientedeve essere attentamente monitorato. G
RAVIDANZA In gravidanza il farmaco va somministratonei casi di effettiva necessita` e sempre sotto il diretto controllo medico. U
SO PEDIATRICO E` scon-sigliato l`uso nei bambini della prima infanzia.
INTERAZIONI:
Poiche` le fenotiazine possono accentuare l`azione deprimente sul sistema nervosocentrale degli oppiacei, degli antistaminici, degli analgesici e dei barbiturici, il dosaggio di questi farmaci, se impiegati contemporaneamente dovra` essere opportunamente adattato. La sensi-bilita` all`alcool, all`atropina, agli insetticidi fosforici risulta accentuata durante la terapia con fenotiazine. L`associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da partedel Medico ad evitare inattesi effetti indesiderabili da interazione.
POSOLOGIA:
La dose che si consiglia per la maggior parte degli adulti negli stati di ansia e di ten-sione e` di 1 confetto (1 mg) pro die. Se necessario, nei pazienti con sintomi relativamente gravi che non abbiano risposto al dosaggio piu` basso, la dose giornaliera puo` essere aumentata ad1 confetto due volte al giorno (2 mg) o ad una dose singola di 2 confetti (2 mg) al giorno. Le dosi che superano i 2 mg vanno somministrate con cautela. Nel trattamento di pazienti anzianila posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovra` valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.


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