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AMPIBAC

C.T.LAB.FARMACEUTICO Srl
PRINCIPIO ATTIVO:
Bacampicillina cloridrato.
ECCIPIENTI:
Cellulosa microcristallina, magnesio stearato, titanio biossido, polietilenglicole 400,idrossipropilmetilcellulosa, lattosio.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antibatterici beta-lattamici, penicilline ad ampio spettro.
INDICAZIONI:
La bacampicillina e` risultata efficace nella terapia di una varieta` di infezioni causateda ceppi sensibili di batteri Gram-positivi e Gram-negativi, in particolare: infezioni dell`apparato
respiratorio superiore e inferiore, sostenute da ceppi sensibili di pneumococchi, streptococchi,stafilococchi con penicillinasi-produttori ed H. Influenzae; infezioni dell`apparato genito-urinario, sostenute da ceppi sensibili di E. Coli, enterococchi, stafilococchi non penicillinasi-produt-tori, P. Mirabilis e N. Gonorrhoeae; infezioni della pelle e dei tessuti molli, sostenute da ceppi sensibili di stafilococchi non penicillinasi-produttori, streptococchi ed enterococchi; infezioniintestinali da ceppi sensibili di Shigella e Salmonella (inclusa la S. Typhosa); infezioni odontostomatologiche acute e croniche sostenute da germi sensibili.
CONTROINDICAZIONI:
La bacampicillina e` controindicata in soggetti con nota ipersensibilita` allapenicillina e/o alle cefalosporine. E` controindicata, inoltre, la somministrazione contemporanea
di disulfiram. Ipersensibilita` individuale accertata verso i componenti o sostanze strettamentecorrelate dal punto di vista chimico. Soggetti affetti da mononucleosi infettiva. Generalmente controindicata in gravidanza.
EFFETTI INDESIDERATI:
Come per le altre penicilline ci si possono aspettare reazioni secondarie limi-tate essenzialmente a fenomeni di sensibilita`. Tali reazioni si verificano piu` facilmente in soggetti con una anamnesi positiva per allergia, asma, febbre da fieno, orticaria. Sono state riferite,associate all`uso di penicilline ad ampio spettro attive per via orale, le seguenti reazioni secondarie: Tipo gastrointestinale: glossite, stomatite, dolore epigastrico, nausea, vomito, diarrea. Instudi clinici controllati l`incidenza di diarrea con Bacampicillina e` stata circa un decimo di quella con ampicillina orale. Reazioni da ipersensibilita
`:
come per l`ampicillina, con una certa frequen-za sono stati riferiti: rash ed eritemi maculo-papulosi; sono stati anche segnalati orticaria, eritema multiforme e occasionalmente dermatite esfoliativa. L`orticaria, gli altri rash cutanei e lemanifestazioni del tipo malattia da siero possono essere controllati con antistaminici e se necessario con corticosteroidi sistemici. Se si verificano tali reazioni, la Bacampicillina deve es-sere sospesa, a meno che nell`opinione del medico la condizione da trattare minacci la vita del paziente e sia curabile soltanto con una terapia con Bacampicillina. Fenomeni epatici: partico-larmente nei lattanti e` stato notato un modesto aumento della SGOT. Il significato di questo dato non e` noto. Fenomeni a carico dell`apparato emo-linfatico: anemia, trombocitopenia, porporatrombocitopenica, eosinofilia, leucopenia ed agranulocitosi sono condizioni riferite. Di solito sono reversibili con la sospensione del farmaco e sono ritenuti fenomeni da ipersensibilita`. Inol-tre sono stati segnalati in letteratura casi di nefrite interstiziale acuta insorta in corso di trattamento con penicillina ma non si conoscono segnalazioni analoghe da ascriversi allaBacampicillina.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
L`impiego contemporaneo di allopurinolo ed ampicillina aumenta note-volmente la percentuale di reazioni cutanee di tipo esantema rispetto ai pazienti trattati con sola ampicillina. Puo` verificarsi il caso di individui con ipersensibilita` alla penicillina che hanno rea-zioni gravi se trattati con cefalosporine. Prima del trattamento indagare su eventuali precedenti reazioni di ipersensibilita` a penicilline, cefalosporine o altri allergeni. Se la terapia viene prolun-gata, e` opportuno effettuare valutazioni periodiche delle funzioni renali, epatica ed ematopoietica, specie nei prematuri e nei neonati.
AVVERTENZE SPECIALI:
Un`alta percentuale di pazienti affetti da mononucleosi trattati con ampicillinapresentano un esantema. Per tale motivo nessun antibiotico della famiglia delle ampicilline deve
essere somministrato a questo tipo di ammalati. In pazienti trattati con penicillina sono stateriportate reazioni di ipersensibilita` (anafilattoidi) gravi e talora fatali. Queste si manifestano piu` facilmente in soggetti con una storia di ipersensibilita` alla penicillina o ad allergeni diversi. Incaso di reazione allergica, si deve sospendere la somministrazione del farmaco ed istituire un`opportuna terapia d`urgenza (adrenalina e, se opportuni, ossigeno, steroidi per via endove-nosa e ventilazione assistita, compresa l`intubazione). Come per qualsiasi altro antibiotico, e` essenziale una costante osservazione per cogliere i segni dello sviluppo di microrganismi nonsensibili, compresi i funghi. Nel caso cio` si verifichi, va sospesa la somministrazione del farmaco e istituita una terapia opportuna. Alte concentrazioni urinarie di ampicillina possono darerisultati falsi positivi nella ricerca di un`eventuale glicosuria; per tale motivo si raccomanda, per questo tipo di analisi, l`uso di reattivi enzimatici a base di glucosio-ossidasi. USO IN GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO. Nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto vasomministrato nei casi di effettiva necessita`, sotto il diretto controllo del medico. In donne gravide e` stata osservata, durante l`uso di ampicillina una diminuzione reversibile del tasso ematicodell`estriolo coniugato totale, dell`estriolo glucuronato, dell`estrone coniugato e dell`estradiolo.
INTERAZIONI:
L`uso contemporaneo di allopurinolo ed ampicillina puo` fare aumentare la percen-tuale di reazioni cutanee di tipo esantematico. Non sono note interazioni o incompatibilita` con altre classi di farmaci.
POSOLOGIA:
Adulti e bambini oltre i 7 anni di eta
`:
1,6 - 2,4 g in due somministrazioni giornalierea seconda della gravita` dell`infezione.
SOVRADOSAGGIO:
Non sono stati finora riportati in letteratura casi di iperdosaggio.


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