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ALPRAZOLAM


ALPRAZOLAM
RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
1)
DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE:
----------------------------
ALPRAZOLAM 0,25 mg
ALPRAZOLAM 0,5 mg
ALPRAZOLAM 1 mg
2)
COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA:
---------------------------------------
Una compressa da 0,25 mg contiene: 0,25 mg di alprazolam,
Una compressa da 0,5 mg contiene: 0,5 mg di alprazolam.
Una compressa da 1 mg contiene: 1 mg di alprazolam.
Per gli eccipienti vedere paragrafo 6.1.
3)
FORMA FARMACEUTICA:
------------------
Alprazolam Teva 0,25 mg
Compressa di colore bianco, di forma oblunga, divisibile.
Alprazolam Teva 0,5 mg
Compressa di colore rosa, di forma oblunga, divisibile.
Alprazolam Teva 1 mg
Compressa di colore azzurro, di forma oblunga, divisibile.
4)
INFORMAZIONI CLINICHE:
---------------------
4.1)
INDICAZIONI TERAPEUTICHE:
Trattamento sintomatico dell`ansia.
Usare alprazolam solo se il disturbo e` o sta provocando uno stato
di invalidita`, oppure se il paziente sta avvertendo una
sofferenza eccessiva in conseguenza del suo disturbo.
4.2)
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE:
Il periodo di trattamento deve essere il piu` breve possibile. In
ciascun paziente si devono riesaminare periodicamente la
necessita` di trattamento con alprazolam e la dose adatta. La
durata totale del trattamento non deve superare le 8-12 settimane
compreso il periodo di riduzione graduale della dose. In certe
circostanze puo` essere necessario un trattamento prolungato, ma
cio` va evitato fino a quando non saranno state riesaminate le
condizioni del paziente.
La dose ottimale di alprazolam deve essere determinata caso per
caso a seconda della gravita` dei sintomi e della risposta del
paziente.
Nella maggior parte dei pazienti, i sintomi d`ansia possono essere
trattati efficacemente con una dose compresa fra 0,5 e 3 mg al
giorno, divisi in dosi somministrate separatamente. In nessun caso
si deve superare la dose massima di 3 mg/die. I pazienti che non
hanno mai assunto in precedenza farmaci psicotropi in generale
richiedono dosi inferiori rispetto ai pazienti gia` trattati con
tranquillanti, antidepressivi od ipnotici od in pazienti che siano
alcolisti cronici. Per evitare l`atassia ed un`ipersedazione, si
consiglia di usare la dose minima efficace.
ADULTI
Dose iniziale*: da 0,25 a 0,5 mg tre volte al giorno
Dose di mantenimento*: da 0,5 a 3 mg al giorno a dosi frazionate.
PAZIENTI ANZIANI, DEBILITATI OPPURE PAZIENTI CON DISTURBI DELLA
FUNZIONALITA` RENALE OD EPATICA
Dose iniziale: 0,25 mg due o tre volte al giorno
Dose di mantenimento: da 0,5 a 0,75 mg al giorno a dosi
frazionate: aumentare gradualmente la dose, se necessario, e se la
malattia lo permette.
* Se si verificano effetti collaterali, la dose deve essere
ridotta.
SOSPENSIONE DEL TRATTAMENTO
La dose deve essere gradualmente ridotta. Si raccomanda di ridurre
la dose giornaliera di alprazolam ad un tasso non superiore a 0,5
mg per tre giorni. In alcuni pazienti, puo` essere necessario
ridurre la dose ancora piu` gradualmente.
CON ALPRAZOLAM TEVA 1 MG NON SI PUO` SOMMINISTRARE LA DOSE
INIZIALE DI 0,25 MG. PER SOMMINISTRARE QUESTA DOSE BISOGNA USARE
COMPRESSE (DIVISIBILI) DI ALPRAZOLAM TEVA 0,25 MG O DI ALPRAZOLAM
TEVA 0,5 MG.
4.3)
CONTROINDICAZIONI:
Miastenia grave.
Ipersensibilita` alle benzodiazepine o ad uno degli eccipienti
della compressa.
Grave insufficienza respiratoria.
Sindrome dell`apnea da sonno.
Grave insufficienza epatica.
Pazienti di eta` inferiore a 18 anni (vedere 4.4 Speciali
avvertenze e precauzioni per l`uso).
4.4)
SPECIALI AVVERTENZE E PRECAUZIONI PER L`USO:
TOLLERANZA
L`effetto ipnotico puo` diminuire dopo impiego ripetuto per un
periodo di numerose settimane.
DIPENDENZA
L`impiego cronico di benzodiazepine puo` comportare lo sviluppo di
dipendenza fisica e mentale. Il rischio di dipendenza e` maggiore
man mano che aumentano la dose e la durata del trattamento. Vi e`
anche un maggior rischio in pazienti con anamnesi di abuso di
droghe e di alcool. Se vi e` una dipendenza fisica, la sospensione
del trattamento e` accompagnata da sintomi di astinenza che
possono essere costituiti da cefalee a dolore muscolare, ansia
grave e tensione, disturbi del sonno, irrequietezza, confusione e
irritabilita`. In casi gravi si manifestano i seguenti sintomi:
depersonalizzazione, derealizzazione, iperacusia, perdita della
sensibilita` e sensazioni di formicolio agli arti,
ipersensibilita` alla luce, ai suoni e al tocco, allucinazioni e
convulsioni epilettiche.
I sintomi da astinenza possono comparire alcuni giorni dopo la
fine del trattamento.
ANSIA E TENSIONE DA REBOUND
Quando viene sospeso il trattamento con alprazolam, puo`
verificarsi una sindrome transitoria in cui i sintomi che hanno
indotto ad eseguire il trattamento con una benzodiazepina (o con
sostanze simili alle benzodiazepine) ricompaiono anzitutto con
un`intensita` superiore a quella precedente. La sindrome puo`
essere accompagnata da sbalzi d`umore, insonnia e irrequietezza.
Dato che il rischio di sintomi da astinenza/sintomi da rebound e`
maggiore dopo una rapida riduzione della dose o dopo l`improvvisa
sospensione del trattamento, si raccomanda di ridurre gradualmente
la dose.
DURATA DEL TRATTAMENTO
La durata del trattamento deve essere la piu` breve possibile
(vedere 4.2 "Posologia e modo di somministrazione") a seconda
delle indicazioni, ma, in casi d`ansia e tensione, non deve
superare le 8-12 settimane, compreso il cosiddetto "periodo di
riduzione graduale della dose". Il prolungamento della durata del
trattamento e` possibile solo dopo aver riesaminato le condizioni
del paziente.
Puo` essere importante informare il paziente all`inizio del
trattamento che il decorso del trattamento sara` limitato e
spiegare chiaramente come verra` ridotta gradualmente la dose.
E` importante preparare i pazienti alla comparsa di sintomi di
rebound per evitare il piu` possibile uno stato di malessere alla
comparsa di questi sintomi durante la cessazione della terapia.
Nel caso delle benzodiazepine con breve emivita, vi sono
indicazioni che possono manifestarsi sintomi di astinenza
nell`intervallo fra le somministrazioni, specialmente quando viene
somministrata una dose elevata. Se si usano benzodiazepine con
lunga emivita, e` importante sottolineare che e` opportuno non
passare a benzodiazepine con emivita breve a causa dei sintomi di
astinenza che possono verificarsi.
AMNESIA
Come avviene con altre benzodiazepine, alprazolam puo` provocare
amnesia anterograda che di solito si verifica parecchie ore dopo
l`assunzione del prodotto (vedere anche 4.8 "Effetti
indesiderati").
REAZIONI PSICHIATRICHE E PARADOSSE
Se si verificano irrequietezza, agitazione, irritabilita`, scoppi
d`ira, incubi notturni, insonnia grave, allucinazioni, psicosi,
comportamento improprio, delirio onirico ed altri disturbi del
comportamento, deve essere sospeso l`impiego del farmaco. Reazioni
paradosse si verificano piu` spesso nei bambini e nei pazienti
anziani.
GRUPPI PARTICOLARI DI PAZIENTI
La sicurezza e l`efficacia del farmaco non sono state dimostrate
in pazienti di eta` inferiore ai 18 anni.
Gli anziani devono essere trattati preferibilmente con una dose
inferiore a quella abituale (vedere 4.2 "Posologia e modo di
somministrazione").
In pazienti con insufficienza respiratoria cronica bisogna
somministrare una dose inferiore, data la possibilita` di
depressione respiratoria.
Le benzodiazepine non sono indicate per il trattamento di pazienti
con gravi disturbi epatici, dato che possono favorire lo sviluppo
di encefalopatia.
Le benzodiazepine non sono efficaci per il trattamento primario
delle psicosi.
In alcuni casi sono stati segnalati episodi maniacali in pazienti
con depressione latente.
Le benzodiazepine non sono efficaci per il trattamento primario
della depressione grave e non devono essere utilizzate da sole per
il trattamento dell`ansia associata a depressione grave, poiche`
in tali pazienti possono verificarsi casi di suicidio.
Quando le benzodiazepine vengono somministrate a pazienti
gravemente depressi e con tendenze suicide, e` necessario adottare
precauzioni idonee e prescrivere dosi appropriate.
Le benzodiazepine devono essere usate con la massima cautela anche
in pazienti con anamnesi di abuso di alcool e di droghe.
Le compresse contengono lattosio. Pertanto, pazienti con problemi
ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di lattasi o
malassorbimento glucosio-galattosio non devono assumere tale
farmaco.
4.5)
INTERAZIONI:
ASSOCIAZIONI SCONSIGLIATE
Alcool: l`associazione con l`alcool potenzia l`effetto sedativo di
alprazolam, il che influenzera` la capacita` di guida e l`uso di
macchinari da parte dei pazienti.
Antimicotici: tenendo conto delle interazioni farmacocinetiche
(citocromo P-450, meccanismo descritto in "Speciali avvertenze e
precauzioni per l`uso"), non si consiglia l`impiego concomitante
di ketoconazolo, itraconazolo e di altri antimicotici di tipo
azolico (inibitori del citocromo P-450 3A4).
ASSOCIAZIONI DA CONSIDERARE CON ATTENZIONE
Farmaci psicotropi: un`aumentata depressione dell`attivita` del
sistema nervoso centrale puo` verificarsi quando si usano le
compresse in concomitanza con farmaci psicotropi come:
antipsicotici (neurolettici), ipnotici, sedativi, antidepressivi,
analgesici narcotici, antiepilettici, anestetici ed antistaminici
sedativi. Tuttavia, quando si assumono le compresse in
associazione con analgesici narcotici, puo` verificarsi un
potenziamento che puo` condurre ad una maggiore dipendenza
psichica.
Nefazodone, fluvoxamine e cimetidina: In considerazione delle
interazioni farmacocinetiche (citocromo P450, meccanismo descritto
in "Speciali avvertenze e precauzioni per l`uso"), bisogna usare
cautela quando si impiegano in concomitanza questi preparati
(inibitori del citocromo P450 3o 4) ed alprazolam e bisogna
considerare una possibile riduzione della dose di alprazolam.
USO PRUDENTE
Dato che alprazolam viene metabolizzato da certi enzimi
(specialmente il citocromo P-450 3A4), il suo effetto e`
potenziato da farmaci che inibiscono questi enzimi.
Pertanto, alprazolam deve essere usato con cautela in pazienti che
assumono questi farmaci. In particolare, bisogna esercitare una
cautela appropriata in caso di impiego concomitante con inibitori
della proteasi dell`HIV, fluoxetina, destropropossifene,
contraccettivi orali, sertralina, diltiazem o antibiotici
macrolidi, (come l`eritromicina e la troleandomicina (inibitori
del citocromo P450 3A4).
Digossina: e` stato segnalato un aumento dei livelli plasmatici di
digossina con il concomitante impiego di 1 mg di alprazolam al
giorno, specialmente negli anziani. Pertanto, i pazienti che
ricevono in concomitanza alprazolam e digossina devono essere
attentamente controllati per accertare eventuali segni e sintomi
di tossicita` digossinica.
Carbamazepina: considerando le interazioni farmacocinetiche,
potrebbe verificarsi un effetto ridotto di alprazolam in pazienti
che assumono carbamazepina (induttore del citocromo P450 3A4). Le
concentrazioni plasmatiche di alprazolam nella fase di
eliminazione dipendono da certi enzimi epatici (in particolare il
citocromo P450 3A4) per il metabolismo e sono ridotte da farmaci
che inducono questi enzimi.
Miolitici: bisogna essere preparati ad un aumento dell`effetto
miolitico quando si usa alprazolam durante la terapia con un
miolitico, specialmente durante l`inizio del trattamento con
alprazolam.
Imipramina e desipramina: e` stato riferito che la concomitante
somministrazione di alprazolam (a dosi fino a 4 mg/die) con
imipramina e desipramina ha provocato un aumento rispettivamente
del 31% e del 20% dei livelli plasmatici in stato stabile di
queste sostanze. Non si sa ancora se questi cambiamenti abbiano un
significato clinico.
Warfarin: non si e` potuto stabilire se vi siano effetti sui tempi
di protrombina e sui livelli plasmatici di warfarin.
Non e` stata riscontrata alcuna interazione con propranololo,
fenitoina e disulfiram.
4.6)
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
Non puo` essere valutata la possibilita` di effetti dannosi,
poiche` sono disponibili dati insufficienti concernenti l`impiego
delle benzodiazepine durante la gravidanza umana. Le osservazioni
in soggetti umani indicano che la sostanza puo` esporre le
gravidanze a rischio (il feto e il parto). Di conseguenza, l`uso
in gravidanza e` permesso solo se esiste un`indicazione molto
importante. I medici che prescrivono alprazolam alle donne di eta`
feconda devono avvisare le loro pazienti di consultarli in merito
alla possibile sospensione del trattamento se credono di essere
gravide oppure se stanno programmando una gravidanza.
In base alla sua azione farmacologica, si puo` prevedere che
questa sostanza abbia un effetto (ipotermia, ipotonia e moderata
depressione respiratoria) sul neonato. Di conseguenza, il suo
impiego durante il parto, e` permesso solo se vi e` un`indicazione
fondamentale.
Inoltre i figli di madri che hanno usato regolarmente
benzodiazepine al termine della loro gravidanza possono presentare
sintomi di astinenza durante il periodo postnatale.
Alprazolam passa nel latte materno. Pertanto si consiglia alle
donne di non allattare durante l`assunzione di alprazolam.
4.7) EFFETTI SULLA CAPACITA` DI GUIDARE VEICOLI E SULL`USO DI
MACCHINE:
Le persone la cui attivita` implica la capacita` di eseguire
osservazioni attente e continue, la prontezza nel prendere le
giuste decisioni ed un pieno controllo sull`uso degli arti, devono
essere avvisate che le loro capacita` vengono influenzate da
sedazione, amnesia, ridotta capacita` di concentrazione e
debolezza muscolare. Se un paziente non riesce a dormire a
sufficienza, aumenta il rischio di una riduzione della prontezza
mentale.
4.8)
EFFETTI INDESIDERATI:
Stordimento, senso di intorpidimento, ridotta prontezza mentale,
confusione, stanchezza, cefalea, vertigini, debolezza muscolare e
atassia, disturbi visivi (ad esempio visione doppia o offuscata).
Questi sintomi si manifestano specialmente all`inizio del
trattamento o ad alti dosaggi e di solito scompaiono continuando
l`impiego del farmaco.
Altri effetti indesiderati sono: disturbi gastrointestinali (ad
esempio stitichezza, diarrea, nausea, vomito), anoressia,
stimolazione dell`appetito e aumento di peso, disfagia,
ipotensione, ridotta libido, reazioni cutanee, manifestazioni a
carico del sistema simpatico (ad esempio secchezza orale,
aumentata salivazione, congestione nasale e tachicardia), disturbi
della capacita` di concentrazione, distonia, disturbi della
parola, disturbi mestruali, incontinenza, ritenzione urinaria,
disturbi della funzione epatica e ittero. Raramente viene
segnalato un aumento della pressione intraoculare.
AMNESIA
Amnesia anterograda puo` verificarsi anche a dosi terapeutiche ed
il rischio aumenta a dosi piu` elevate. L`amnesia puo` essere
accompagnata da comportamento improprio (vedere anche il paragrafo
4.4 "Speciali avvertenze e precauzioni per l`uso").
DEPRESSIONE
Depressioni precedentemente non osservate possono diventare
evidenti, in individui suscettibili, durante l`impiego delle
benzodiazepine.
REAZIONI PSICHIATRICHE E "PARADOSSALI"
Reazioni come irrequietezza, agitazione, irritabilita`,
aggressivita`, manifestazioni deliranti, scoppi d`ira, incubi
notturni, allucinazioni, psicosi, comportamento improprio e altri
disturbi comportamentali. Queste reazioni paradossali possono
verificarsi con maggiore probabilita` nei bambini ed in pazienti
anziani.
DIPENDENZA
L`uso di questa sostanza (anche a dosi terapeutiche) puo`
determinare lo sviluppo di dipendenza fisica. Pertanto la
sospensione del trattamento puo` provocare sintomi di astinenza e
di rebound (vedere anche il paragrafo 4.4 "Speciali avvertenze e
precauzioni per l`uso"). Possono verificarsi anche casi di
dipendenza psichica. Sono stati segnalati casi di abuso del
farmaco.
4.9)
SOVRADOSAGGIO:
Informazioni generali sulla tossicita`
Come con le altre benzodiazepine, un sovradosaggio non dovrebbe
costituire un pericolo di vita a meno che non sia associato con
altri depressivi del SNC (compreso l`alcool). Nel trattamento del
sovradosaggio con qualsiasi farmaco, bisogna tenere presente che
puo` essere stata assunta piu` di una sostanza.
Il trattamento deve essere aggiustato di conseguenza.
SINTOMI
Il sovradosaggio di solito assume la forma di una depressione
dell`attivita` del sistema nervoso centrale, che va dallo
stordimento al coma. In casi lievi di sovradosaggio, i sintomi
sono costituiti da stordimento, confusione e letargia. Nei casi
piu` gravi possono verificarsi atassia, ipotonia, ipotensione,
depressione respiratoria, in casi rari coma e in casi molto rari
morte.
TERAPIA
Poco dopo l`ingestione, e` consigliabile stimolare il vomito, se
il paziente e` sveglio, oppure, in alternativa, se il paziente e`
in stato di incoscienza, eseguire la lavanda gastrica proteggendo
le vie aeree mediante intubazione. Se lo svuotamento dello stomaco
non determina un miglioramento delle condizioni del paziente,
bisogna somministrare carbone attivo e, se necessario, il
contenuto gastrico deve essere lasciato nello stomaco in
associazione con un lassativo. Se si sa che la quantita` assunta
e` elevata, questa misura puo` essere ancora efficace dopo un
lungo periodo di tempo. La diuresi forzata o l`emodialisi non
hanno alcun valore.
Flumazenile puo` essere usato come antidoto.
Per pazienti in coma, il trattamento e` largamento sintomatico.
Bisogna adottare alcune misure per evitare possibili complicanze,
come l`asfissia, a causa del fatto che i pazienti rovesciano
indietro la lingua od aspirano il contenuto gastrico. La
somministrazione endovenosa di liquidi puo` essere utile nel
prevenire la disidratazione.
Specialmente in associazione con altri sedativi, e` importante il
sostegno delle funzioni vitali, in particolare della respirazione.
5)
PROPRIETA` FARMACOLOGICHE:
-------------------------
5.1)
PROPRIETA` FARMACODINAMICHE:
Codice
ATC:
N05BA12.
Alprazolam e` un ansiolitico efficace. Come altre benzodiazepine,
oltre alle sue proprieta` ansiolitiche, alprazolam ha proprieta`
sedative, ipnotiche, miolitiche e anticonvulsivanti.
5.2)
PROPRIETA` FARMACOCINETICHE:
ASSORBIMENTO
Alprazolam viene assorbito rapidamente dopo somministrazione
orale. Dopo somministrazione orale, la biodisponibilita` e`
dell`80% o piu`. I livelli plasmatici massimi vengono raggiunti
dopo 1-2 ora dalla somministrazione orale.
DISTRIBUZIONE
Dopo una singola somministrazione, i livelli plasmatici sono
direttamente proporzionali alla dose somministrata. I livelli
plasmatici massimi osservati dopo una dose di 0,5-3 mg sono di 8-
37 ng/ml. Dopo numerose somministrazioni di 1,5-10 mg/die, il
livello medio a tasso costante era di 18,3-100 ng/ml.
In vitro il 70% di alprazolam e` legato alle sieroproteine.
BIOTRASFORMAZIONE
I metaboliti piu` importanti dell`alprazolam presenti nell`urina
sono l`alfa-idrossi-alprazolam e un derivato del benzofenone. I
principali metaboliti nel plasma sono l`alfa-idrossi-alprazolam e
il 4-idrossi-alprazolam.
Il derivato del benzofenone e` praticamente inattivo. L`attivita`
biologica dell`alfa-idrossi-alprazolam e` paragonabile a quella
dell`alprazolam, mentre il 4-idrossi-alprazolam e` circa 10 volte
meno attivo. I livelli plasmatici di questi metaboliti sono
scarsi. Le loro emivite sembrano dello stesso ordine di grandezza
di quella dell`alprazolam. Pertanto i metaboliti forniscono solo
un contributo limitato all`attivita` biologica dell`alprazolam.
ELIMINAZIONE
L`emivita media di Alprazolam e` di 12-15 ore. Alprazolam ed i
suoi metaboliti sono escreti principalmente attraverso le urine.
5.3)
DATI PRECLINICI DI SICUREZZA:
In ratti a cui veniva somministrato alprazolam per 24 mesi era
evidente una tendenza ad un aumento dose-dipendente del numero di
casi di cataratta e di vascolarizzazione corneale rispettivamente
nelle femmine e nei maschi.
In uno studio di tossicita` a dose ripetuta (12 mesi) con dosi
elevate per os sono state osservate convulsioni nei cani, alcune
delle quali sono risultate mortali. Non e` chiara la rilevanza per
l`uomo.
Non si sono avute evidenze di un potenziale cancerogeno, come
risultava da studi di cancerogenicita` eseguiti in ratti e topi.
6)
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE:
--------------------------
6.1)
ECCIPIENTI:
Alprazolam Teva 0,25 mg
Sodio docusato, sodio benzoato, amido pre-gelatinizzato (amido di
patata), cellulosa microcristallina, lattosio monoidrato, magnesio
stearato e silice colloidale anidra.
ALPRAZOLAM TEVE 0,5 MG
Sodio docusato, sodio benzoato, amido pre-gelatinizzato (amido di
patata), cellulosa microcristallina, lattosio monoidrato, magnesio
stearato, silice colloidale anidra, eritrosina (E127).
Alprazolam Teva 1 mg
Sodio docusato, sodio benzoato, amido pre-gelatinizzato (amido di
patata), cellulosa microcristallina, lattosio monoidrato, magnesio
stearato, silice colloidale anidra, blu indigotina (E132).
6.2)
INCOMPATIBILITA`:
Non pertinente.
6.3)
PERIODO DI VALIDITA`:
3 anni.
6.4)
SPECIALI PRECAUZIONI PER LA CONSERVAZIONE:
Conservare a temperature non superiori ai 25 gradi C.
6.5)
NATURA E CONTENUTO DELLA CONFEZIONE:
Alprazolam Teva 0,25 mg, 0,5 mg e 1 mg
20 compresse confezionate in blister (PVC/Al).
6.6)
ISTRUZIONI PER L`USO E LA MANIPOLAZIONE:
Nessuna istruzione particolare.
7)
TITOLARE DELL`AUTORIZZAZIONE ALL`IMMISSIONE IN COMMERCIO:
--------------------------------------------------------
THEVA PHARMA ITALIA S.r.l. - Viale G. Richard, 7 - 20143 Milano
8)
NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL`IMMISSIONE IN COMMERCIO:
----------------------------------------------------
20 compresse 0,25 mg A.I.C. n. 035041021/MG
20 compresse 0,5 mg A.I.C. n. 035041060/MG
20 compresse 1 mg A.I.C. n. 035041108/MG
9)
REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO:
-----------------------------------
Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica ripetibile.
10) DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/
RINNOVO DELL`AUTORIZZAZIONE:
-----------------------------------------------------------
30 giugno 2001
11) TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/
90:
----------------------------------
Sostanza soggetta a D.P.R. 309/90 - Tabella V
12)
DATA DI REVISIONE DEL TESTO:
---------------------------
Giugno 2001
(GIOFIL MAGGIO 2003)


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