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ALPRAZOLAMEG

EG SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Alprazolam.
ECCIPIENTI:
Diottil sodio solfosuccinato, lattosio silice diossido colloidale, cellulosa microcristal-lina amido di mais, magnesio stearato, sunset giallo (E 110) lacca di alluminio (solo cpr 0,50
mg).
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Ansiolitici, derivati benzodiazepinici. L`alprazolam e` indicatonel trattamento dei disturbi d`ansia. L`alprazolam e` anche efficace nel trattamento dell`ansia associata a depressione e nel trattamento del disturbo da attacchi di panico con o senza evita-mento fobico. E` anche indicato per bloccare o attenuare gli attacchi di panico e le fobie nei pazienti affetti da agorafobia con attacchi di panico.
INDICAZIONI:
L`alprazolam e` controindicato in pazienti con ipersensibilita` alle benzodiazepine eloro derivati e nei pazienti affetti da glaucoma acuto ad angolo chiuso. Il prodotto puo` essere
usato nei pazienti con glaucoma ad angolo aperto che ricevono una terapia appropriata. Insuf-ficienza respiratoria grave. Insufficienza epatica grave. Non somministrare ai bambini, nel primo trimestre di gravidanza e durante l`allattamento. Miastenia gravis. Sindrome da apnea notturna.
EFFETTI INDESIDERATI:
Gli eventuali effetti indesiderati dell`alprazolam vengono osservati generalmen-te all`inizio del trattamento e solitamente si risolvono con il proseguimento della terapia o riducendo le dosi. Nei pazienti in trattamento per ansia o ansia associata a depressione, gli effettiindesiderati piu` frequentemente riportati sono sonnolenza, vertigini/senso di testa vuota. Meno frequentemente sono stati segnalati annebbiamento della vista, cefalea, depressione, insonnia,nervosismo, tremore, variazioni ponderali, disturbi della memoria/amnesia, disturbi della coordinazione, atassia, sintomi gastrointestinali e iperattivita` del sistema nervoso autonomo. Comecon altre benzodiazepine si possono manifestare in rari casi reazioni paradosse quali: eccitazione, agitazione, difficolta` di concentrazione, confusione, allucinazioni ed altre alterazioni delcomportamento. Inoltre si possono osservare: riduzione delle risposte emotive e della vigilanza, reazioni cutanee. In rari casi e` stato segnalato aumento della pressione intraoculare. Associateall`impiego di ansiolitici benzodiazepinici, alprazolam compreso, sono state inoltre segnalate le seguenti reazioni avverse: distonia, irritabilita`, anoressia, affaticamento, difficolta` di linguaggio,diplopia, ittero, debolezza muscolare, alterazioni della libido, irregolarita` mestruali, incontinenza o ritenzione urinaria ed alterazione della funzionalita` epatica. Gli effetti collaterali piu` comuni neipazienti in trattamento per disturbi da attacchi di panico sono sedazione/sonnolenza, affaticamento, atassia/incoordinazione e difficolta` di linguaggio. Effetti indesiderati meno comuni sono:variazioni dell`umore, sintomi gastrointestinali, dermatite, disturbi della memoria, disfunzioni sessuali, alterazione della sfera intellettiva e confusione. Amnesia. Amnesia anterograda puo`verificarsi anche ai dosaggi terapeutici; il rischio aumenta ai dosaggi piu` alti. Gli effetti amnesici possono essere associati con alterazioni del comportamento. Depressione. Uno stato depres-sivo preesistente puo` essere smascherato durante l`uso prolungato di benzodiazepine. Reazioni psichiatriche e paradosse. Le benzodiazepine o i composti benzodiazepino-simili possono cau-sare reazioni come: irrequietezza, agitazione, irritabilita`, aggressivita`, deliri, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, comportamenti inappropriati. Tali reazioni possono essere abbastanzagravi: sono piu` frequenti nei bambini e negli anziani. Dipendenza. L`uso di benzodiazepine (anche alle dosi terapeutiche) puo` condurre allo sviluppo di dipendenza: la sospensione della te-rapia puo` provocare fenomeni di rebound o di astinenza. E` stato segnalato abuso di benzodiazepine.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
DURATA DEL TRATTAMENTO. La durata del trattamento deve essere la piu`breve possibile e nel caso dell`ansia non deve superare le 8 - 12 settimane, compreso il periodo
di sospensione graduale. L`estensione della terapia oltre questo periodo non deve avvenire sen-za un`accurata rivalutazione della situazione clinica. Puo` essere utile informare il paziente quando il trattamento e` iniziato che esso sara` di durata limitata e spiegare precisamente come ildosaggio deve essere diminuito progressivamente. Inoltre e` importante che il paziente sia informato della possibilita` di fenomeni di rebound, al fine di minimizzare la reazione ansiosa chel`eventuale comparsa di tali sintomi potrebbe scatenare alla sospensione del medicinale. E` accertato che, nel caso di benzodiazepine con una breve durata di azione, possono comparire sin-tomi da astinenza tra una dose e l`altra, particolarmente per dosaggi elevati. Quando si usano benzodiazepine con una lunga durata di azione e` importante avvisare il paziente che e` sconsi-gliabile il cambiamento improvviso con una benzodiazepina con una durata di azione breve, poiche` possono presentarsi sintomi da astinenza. INTERRUZIONE DEL TRATTAMENTO. Come con ognialtra benzodiazepina, il dosaggio di alprazolam deve essere ridotto gradualmente dal momento che l`interruzione brusca o troppo veloce puo` portare alla comparsa di sintomi da astinenza. Isintomi da astinenza possono includere lieve disforia e insonnia o presentarsi come sindromi maggiori con crampi muscolari e addominali, vomito, sudorazione, tremori. Occasionalmentepossono comparire episodi convulsivi da astinenza in seguito a rapida diminuzione o interruzione brusca della terapia con alprazolam. Questi sintomi, specialmente i piu` gravi, sono gene-ralmente piu` comuni in quei pazienti che sono stati trattati con dosi eccessive per prolungati periodi di tempo. Comunque, sintomi da astinenza sono stati segnalati anche a seguito di bru-sca interruzione della somministrazione di dosaggi terapeutici di benzodiazepine. Pertanto l`interruzione brusca deve essere evitata e deve essere prescritta una riduzione graduale deldosaggio. Durante la sospensione del farmaco in pazienti affetti da disturbo da attacchi di panico, a volte, si possono osservare sintomi legati alla ricomparsa degli attacchi di panico chesimulano quelli tipici da astinenza. A
MNESIA. Le benzodiazepine possono indurre amnesia ante-rograda. Cio` accade piu` spesso parecchie ore dopo l`ingestione del farmaco e, quindi, per ridurre il rischio il paziente dovrebbe accertarsi di disporre di un periodo ininterrotto di 7 - 8 oreda trascorrere nel sonno. R
EAZIONI PSICHIATRICHE E PARADOSSE. E` noto che l`uso di benzodiaze-pine puo` indurre reazioni come irrequietezza, agitazione, irritabilita`, aggressivita`, delusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni del comportamento. Se cio` dovesse avvenire,l`uso del medicinale dovrebbe essere sospeso. Tali reazioni sono piu` frequenti nei bambini e negli anziani. G RUPPI SPECIFICI DI PAZIENTI. Le benzodiazepine devono essere somministrate aibambini solo dopo una valutazione attenta dell`effettiva necessita` del trattamento; la durata del trattamento deve essere la piu` breve possibile. I dosaggi indicati per gli anziani sono piu` bassirispetto a quelli per gli adulti. Egualmente, dosaggi ridotti sono indicati nei pazienti con insufficienza respiratoria cronica a causa del rischio di depressione respiratoria. Si raccomandano leusuali precauzioni nel trattamento di pazienti con alterata funzionalita` epatica e/o renale, mentre le benzodiazepine non sono indicate nei pazienti con grave insufficienza epatica in quanto pos-sono precipitare l`encefalopatia. Le benzodiazepine non sono indicate come trattamento primario della malattia psicotica. Le benzodiazepine non devono essere usate come unicotrattamento della depressione o dell`ansia connessa alla depressione (aumentano il rischio di suicidio in tali pazienti). L`alprazolam non dovrebbe essere usato in quei pazienti nei quali la de-pressione e` caratterizzata da rallentamento psicomotorio; in pazienti affetti da depressione endogena, bipolare o con sintomi psicotici. L`associazione con altri psicofarmaci richiedeparticolare cautela e vigilanza da parte del medico ad evitare inattesi effetti da interazione. Come con altri farmaci psicotropi, l`alprazolam in pazienti gravemente depressi o con tendenze suicide
deve essere somministrato con le dovute precauzioni e prescritto in confezione appropriata. Dalmomento che nel disturbo da attacchi di panico si osserva una concomitante patologia depressiva (primaria o secondaria) con aumento dei casi di suicidio nei pazienti non trattati, e` impor-tante che la medesima precauzione sia presa quando l`alprazolam e` impiegato per il trattamento dei pazienti con disturbo da attacchi di panico analogamente all`uso di un qualsiasi farmaco psi-cotropo nel trattamento di pazienti depressi o di quelli in cui si sospetta ideazione o tentativo di suicidio. Le benzodiazepine devono essere usate con estrema cautela in pazienti con una storiadi abuso di stupefacenti o alcool. Pazienti che abitualmente abusino di alcool e/o sostanze stupefacenti, quando in trattamento con benzodiazepine devono essere tenuti sotto stretto control-lo medico, a causa della predisposizione di tali soggetti all`assuefazione e alla dipendenza. Per lo stesso motivo i pazienti devono essere avvertiti dei pericoli connessi con la contemporaneaassunzione di alcool o di altri farmaci aventi azione depressiva sul SNC.
AVVERTENZE SPECIALI:
TOLLERANZA. Dopo un uso ripetuto per alcune settimane puo` manifestarsi unaperdita di efficacia delle benzodiazepine relativamente agli effetti ipnotici. D
IPENDENZA. L`uso dibenzodiazepine puo` condurre allo sviluppo di dipendenza fisica e psichica da questi farmaci. Il
rischio di dipendenza aumenta con la dose e la durata del trattamento; esso e` maggiore in pa-zienti con una storia di abuso di stupefacenti o alcool. Una volta che la dipendenza fisica si e` sviluppata, la sospensione brusca del trattamento sara` accompagnata dai sintomi da astinenza.Questi possono consistere in emicranie, dolori muscolari, ansia di estrema gravita`, tensione, irrequietezza, confusione ed irritabilita`. Nei casi gravi possono manifestarsi i seguenti sintomi:derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio delle estremita`, ipersensibilita` alla luce, al rumore e al contatto fisico, allucinazioni o crisi epilettiche.
I NSONNIA ED ANSIA REBOUND:
sindrome transitoria in cui i sintomi che hanno condotto al trattamento conbenzodiazepine ricorrono in forma aggravata; puo` manifestarsi all`interruzione del trattamento.
Puo` essere accompagnata da altre reazioni, compresi i cambiamenti di umore, ansia, irrequie-tezza o disturbi del sonno. Poiche` il rischio di sintomi da astinenza o da rimbalzo e` maggiore dopo la sospensione brusca del trattamento, si consiglia di diminuire gradualmente il dosaggio.E
FFETTI SULLA CAPACITA` DI GUIDARE E DI USARE MACCHINARI:
la sedazione, l`amnesia, la ridotta ca-pacita` di concentrazione e la ridotta funzione muscolare possono influenzare negativamente la
capacita` di guidare e utilizzare macchinari. Se la durata del sonno e` stata insufficiente, la pro-babilita` che la vigilanza sia alterata puo` essere aumentata. Dato l`effetto depressivo sul SNC dell`alprazolam, i pazienti in trattamento con il farmaco devono essere avvertiti che potrebbe es-sere per loro pericoloso dedicarsi ad attivita` che richiedano una completa attenzione mentale, quale lavorare a macchinari pericolosi o guidare autoveicoli, fino a che non sia possibile esclu-dere per ogni paziente l`insorgenza di sonnolenza o vertigini. U
SO IN CASO DI GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
A causa di potenziali rischi di malformazioni congenite, gia` osservate con altrebenzodiazepine, non somministrare alprazolam nel primo trimestre di gravidanza. Se il prodotto
viene prescritto ad una donna in eta` fertile, la paziente deve essere avvertita dell`opportunita` dicontattare il suo medico per interrompere l`assunzione del prodotto nel caso intenda iniziare una gravidanza o se sospetti di essere incinta. Se, per gravi motivi medici, il prodotto e` sommini-strato durante l`ultimo periodo della gravidanza o durante il travaglio a dosi elevate, possono verificarsi effetti sul neonato quali ipotermia, ipotonia e moderata depressione respiratoria do-vuti all`azione del farmaco. Inoltre, neonati nati da madri che hanno assunto benzodiazepine cronicamente durante le fasi avanzate della gravidanza possono sviluppare dipendenza fisica epossono presentare un certo rischio di sviluppare i sintomi da astinenza nel periodo postnatale. Poiche` le benzodiazepine sono escrete nel latte materno, esse non devono essere somministra-te alle madri che allattano al seno.
INTERAZIONI:
L`assunzione concomitante di alcool va evitata. L`effetto sedativo puo` essere au-mentato quando il medicinale e` assunto congiuntamente all`alcool. Cio` influenza negativamente la capacita` di guidare o di usare macchinari. Associazione con farmaci che deprimono il
SNC:
l`effetto depressivo centrale puo` aumentare nei casi di uso concomitante di anti-psicotici (neurolettici), ipnotici, ansiolitici/sedativi, antidepressivi, narcotici analgesici, antiepilettici, anesteti-ci e antistaminici sedativi. Nel caso di narcotici analgesici puo` verificarsi un aumento dell`effetto euforizzante del narcotico. Composti che inibiscono determinati enzimi epatici (specialmente ilcitocromo P 450) possono aumentare l`attivita` delle benzodiazepine. In minor grado questo si applica anche alle benzodiazepine metabolizzate soltanto per coniugazione. Le concentrazioniplasmatiche allo steady state di imipramina e desipramina aumentano rispettivamente del 31% e del 20% a seguito di somministrazione concomitante di alprazolam in dosi fino a 4 mg/die.Sono state descritte interazioni cinetiche tra le benzodiazepine ed altri farmaci. Per esempio la clearance dell`alprazolam e di alcune altre benzodiazepine puo` essere diminuita dalla sommini-strazione concomitante di cimetidina o antibiotici macrolidi. Il significato clinico di questi effetti non e` stato definito.
POSOLOGIA:
Il dosaggio ottimale dell`alprazolam va individualizzato a seconda della gravita` deisintomi e della risposta soggettiva del paziente. Le indicazioni posologiche riportate dovrebbero
coprire le esigenze della maggior parte dei pazienti. Qualora fosse necessario un dosaggio piu`elevato le dosi vanno aumentate gradualmente per evitare rischi di effetti collaterali. In questi casi e` consigliabile aumentare prima la dose serale di quella diurna. In generale i pazienti maitrattati con psicofarmaci richiedono dosi minori rispetto a quei pazienti precedentemente trattati con ansiolitici o sedativi, antidepressivi, ipnotici o a pazienti alcolisti cronici. Si consiglia di usa-re sempre la dose piu` bassa per evitare il rischio di sedazione residua o atassia. In caso di effetti collaterali gia` con la somministrazione iniziale si consiglia di diminuire il dosaggio. Il trattamentodeve essere il piu` breve possibile. Bisogna seguire il paziente con regolarita` valutando attentamente la necessita` di continuare il trattamento, in modo particolare quando il paziente diventaasintomatico. A
NSIA E ANSIA ASSOCIATA A DEPRESSIONE. La dose iniziale varia da 0,25 a 0,50 mg3 volte al di`. Questo dosaggio verra` aumentato secondo le esigenze del paziente fino ad un
massimo di 4 mg al giorno in somministrazioni suddivise; la durata complessiva del trattamen-to, generalmente, non dovrebbe superare le 8 - 12 settimane compreso il periodo di sospensione graduale. In determinati casi, puo` essere necessaria l`estensione oltre il periodo massimodi trattamento; in tal caso, cio` non deve avvenire senza una rivalutazione della condizione del paziente da parte dello specialista. Nei pazienti anziani, in pazienti con epatopatia grave o in pre-senza di malattie organiche debilitanti si consiglia di iniziare con 0,25 mg 2-3 volte al giorno e di aumentare in caso di necessita`, solo se tollerato. AGORAFOBIA E DISTURBO DA ATTACCHI DI PANICO. Nei pazienti con agorafobia associata ad attacchi di panico o con disturbo da attacchi dipanico con o senza evitamento fobico, la dose iniziale e` di 0,5-1 mg, somministrata prima di
coricarsi, per uno o due giorni. La dose dovrebbe quindi essere adattata secondo la rispostadel singolo paziente. Gli incrementi del dosaggio non devono superare 1 mg ogni 3 o 4 giorni. Gli incrementi di dosaggio possono essere effettuati dapprima a mezzogiorno, poi al mattino einfine nel pomeriggio/sera fino al raggiungimento di uno schema posologico 3 o 4 volte al giorno per una durata non superiore a 8 mesi. In uno studio multicentrico internazionale che hacoinvolto un elevato numero di pazienti, la dose media giornaliera e` stata di 5,7 mg/die; soltanto in alcuni rari casi e` stato necessario raggiungere 10 mg/die. INTERRUZIONE DELLA TERAPIA. Comebuona regola clinica, la somministrazione deve essere sospesa lentamente. Si suggerisce di ridurre il dosaggio giornaliero di non piu` di 0,5 mg ogni 3 giorni. Alcuni pazienti possono richie-dere una riduzione ancora piu` graduale.
SOVRADOSAGGIO:
I sintomi di sovradosaggio si manifestano come aumento della sua attivita` far-macologica, soprattutto atassia e sonnolenza. Una dose eccessiva di benzodiazepine non dovrebbe costituire rischio per la vita, a meno che non vi sia assunzione concomitante di altrideprimenti del SNC (incluso l`alcool). Nel trattamento del sovradosaggio di qualsiasi farmaco, deve essere considerata la possibilita` che siano state assunte contemporaneamente altre so-stanze. A seguito di una dose eccessiva di benzodiazepine per uso orale, si deve indurre il vomito (entro un`ora) se il paziente e` cosciente o somministrare la lavanda gastrica con protezionedelle vie respiratorie se il paziente e` privo di conoscenza. Se non si osserva miglioramento con lo svuotamento dello stomaco, si deve somministrare carbone attivo per ridurre l`assorbimento.Si deve prestare particolare attenzione alle funzioni respiratorie e cardiovascolari nella terapia intensiva. Il sovradosaggio di benzodiazepine si manifesta solitamente con vario grado di de-pressione del SNC che varia dalla sonnolenza al coma. Nei casi lievi, i sintomi includono sonnolenza, confusione mentale e letargia. Nei casi piu` gravi i sintomi possono includere atassia,ipotonia, ipotensione, depressione respiratoria, raramente coma e molto raramente morte. Il flumazenil puo` essere un utile antidoto. Esperimenti effettuati in animali indicano che dopo unadose massiva per via endovenosa di alprazolam (oltre 195 mg/Kg; piu` di 975 volte la massima dose giornaliera nell`uomo) puo` manifestarsi collasso cardiocircolatorio. Gli animali furono trat-tati con ventilazione meccanica ed infusione endovenosa di noradrenalina. Altri esperimenti su animali hanno dimostrato che l`emodialisi e la diuresi forzata sono di scarsa utilita` nel tratta-mento del sovradosaggio.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Proteggere dalla luce


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