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ALPRAZIG

LAB.BALDACCI SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Alprazolam.
ECCIPIENTI:
lattosio, cellulosa microcristallina, docusato sodico, silice colloidale, amido di mais,magnesio stearato, sunset yellow E110 lacca di alluminio (solo cpr 0,50), indigotina E132 lacca di alluminio (solo cpr 1 mg).
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Ansiolitici, derivati benzodiazepinici.
INDICAZIONI:
Trattamento dei disturbi d`ansia. Alprezig e` anche efficace nel trattamento dell`an-sia associata a depressione e nel trattamento del disturbo da attacchi di panico con o senza
evitamento fobico. E` anche indicato per bloccare o attenuare gli attacchi di panico e le fobienei pazienti affetti da agorafobia con attacchi di panico.
CONTROINDICAZIONI:
Miastenia gravis. Ipersensibilita` alle benzodiazepine. Grave insufficienzarespiratoria. Grave insufficienza epatica. Sindrome da apnea notturna. Alprezig e`, inoltre, controindicato in pazienti affetti da glaucoma acuto ad angolo chiuso. Il prodotto puo` essere usatonei pazienti con glaucoma ad angolo aperto che ricevono una terapia appropriata. Non somministrare ai bambini, nel primo trimestre di gravidanza e durante l`allattamento.
EFFETTI INDESIDERATI:
Gli eventuali effetti indesiderati di Alprazig vengono osservati generalmenteall`inizio del trattamento e solitamente si risolvono con il proseguimento della terapia o riducendo le dosi. Nei pazienti in trattamento per ansia o ansia associata a depressione, gli effetti in-desiderati piu` frequentemente riportati sono sonnolenza, vertigini/senso di testa vuota. Meno frequentemente sono stati segnalati annebbiamento della vista, cefalea, depressione, insonnia,nervosismo, tremore, variazioni ponderali, disturbi della memoria/amnesia, disturbi della coordinazione, atassia, sintomi gastrointestinali e iperattivita` del sistema nervoso autonomo. Comecon altre benzodiazepine si possono manifestare in rari casi reazioni paradosse quali: eccitazione, agitazione, difficolta` di concentrazione, confusione, allucinazioni ed altre alterazioni delcomportamento. Inoltre si possono osservare: riduzione delle risposte emotive e della vigilanza, reazioni cutanee. In rari casi e` stato segnalato aumento della pressione intraoculare. Associateall`impiego di ansiolitici benzodiazepinici, alprazolam compreso, sono state inoltre segnalate le seguenti reazioni avverse: distonia, irritabilita`, anoressia, affaticamento, difficolta` di linguaggio,diplopia, ittero, debolezza muscolare, alterazioni della libido, irregolarita` mestruali, incontinenza o ritenzione urinaria ed alterazione della funzionalita` epatica. Nei pazienti in trattamento per di-sturbi da attacchi di panico, gli effetti collaterali piu` comuni sono sedazione/sonnolenza, affaticamento, atassia/incoordinazione e difficolta` di linguaggio. Effetti indesiderati meno comunisono: variazioni dell`umore, sintomi gastrointestinali, dermatite, disturbi della memoria, disfunzioni sessuali, alterazione della sfera intellettiva e confusione. Amnesia. Amnesia anterogradapuo` verificarsi anche ai dosaggi terapeutici; il rischio aumenta ai dosaggi piu` alti. Gli effetti amnesici possono essere associati con alterazioni del comportamento. Depressione. Uno statodepressivo preesistente puo` essere smascherato durante l`uso prolungato di benzodiazepine. Reazioni psichiatriche e paradosse. Le benzodiazepine o i composti benzodiazepino-simili pos-sono causare reazioni come: irrequietezza, agitazione, irritabilita`, aggressivita`, delusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni del comportamento. Tali reazioni possono essereabbastanza gravi: sono piu` frequenti nei bambini e negli anziani. Dipendenza. L`uso di benzodiazepine (anche alle dosi terapeutiche) puo` condurre allo sviluppo di dipendenza: la sospen-sione della terapia puo` provocare fenomeni di rebound o di astinenza. E` stato segnalato abuso di benzodiazepine.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Durata del trattamento . La durata del trattamento deve essere la piu`breve possibile a seconda dell`indicazione, e nel caso dell`ansia non deve superare le 8 - 12
settimane, compreso il periodo di sospensione graduale. L`estensione della terapia oltre questiperiodi non deve avvenire senza un`accurata rivalutazione della situazione clinica. Puo` essere utile informare il paziente quando il trattamento e` iniziato che esso sara` di durata limitata e spie-gare precisamente come il dosaggio deve essere diminuito progressivamente. Inoltre e` importante che il paziente sia informato della possibilita` di fenomeni di rimbalzo, al fine di minimizzarela reazione ansiosa che l`eventuale comparsa di tali sintomi potrebbe scatenare alla sospensione del medicinale. E` accertato che, nel caso di benzodiazepine a breve durata di azione, pos-sono comparire sintomi da astinenza nell`intervallo tra una dose e l`altra, particolarmente per dosaggi elevati. Quando si usano benzodiazepine con una lunga durata di azione, e` importanteavvisare il paziente che e` sconsigliabile il cambiamento improvviso con una benzodiazepina a breve durata di azione, poiche` possono comparire sintomi da astinenza. Interruzione del trat-tamento. Come con ogni altra benzodiazepina, il dosaggio deve essere ridotto gradualmente dal momento che l`interruzione brusca o troppo veloce puo` portare alla comparsa di sintomi daastinenza. I sintomi da astinenza possono includere lieve disforia e insonnia o presentarsi come sindromi maggiori con crampi muscolari e addominali, vomito, sudorazione, tremori. Occasio-nalmente possono comparire episodi convulsivi da astinenza in seguito a rapida diminuzione o interruzione brusca della terapia con alprazolam. Questi sintomi, specialmente i piu` gravi, sonogeneralmente piu` comuni in quei pazienti che sono stati trattati con dosi eccessive per prolungati periodi di tempo. Comunque, sintomi da astinenza sono stati segnalati anche a seguito dibrusca interruzione della somministrazione di dosaggi terapeutici di benzodiazepine. Pertanto l`interruzione brusca deve essere evitata e deve essere prescritta una riduzione graduale del do-saggio. Durante la sospensione del farmaco in pazienti affetti da disturbo da attacchi di panico, a volte, si possono osservare sintomi legati alla ricomparsa degli attacchi di panico che simu-lano quelli tipici da astinenza. Gruppi specifici di pazienti . Le benzodiazepine devono essere somministrate ai bambini solo dopo una valutazione attenta dell`effettiva necessita` del tratta-mento; la durata del trattamento deve essere la piu` breve possibile. I dosaggi indicati per gli anziani sono piu` bassi rispetto a quelli per gli adulti (vedere Dose, modo e tempo disomministrazione). Egualmente, dosaggi ridotti sono indicati nei pazienti con insufficienza respiratoria cronica a causa del rischio di depressione respiratoria. Si raccomandano le usualiprecauzioni nel trattamento di pazienti con alterata funzionalita` epatica e/o renale, mentre le benzodiazepine non sono indicate nei pazienti con grave insufficienza epatica in quanto posso-no precipitare l`encefalopatia. Le benzodiazepine non sono indicate come trattamento primario della malattia psicotica. Le benzodiazepine non devono essere usate come unico trattamentodella depressione o dell`ansia associata alla depressione (aumentano il rischio di suicidio in questi pazienti). Alprazig non dovrebbe essere usato in quei pazienti nei quali la depressione e`caratterizzata da rallentamento psicomotorio; in pazienti affetti da depressione endogena, bipolare o con sintomi psicotici. L`associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela evigilanza da parte del medico ad evitare inattesi effetti da interazione. Come con altri farmaci psicotropi, Alprazig in pazienti gravemente depressi o con tendenze suicide deve essere som-ministrato con le dovute precauzioni e prescritto in confezione appropriata. Dal momento che nel disturbo da attacchi di panico si osserva una concomitante patologia depressiva (primariao secondaria) con aumento dei casi di suicidio nei pazienti non trattati, e` importante che la medesima precauzione sia presa quando Alprazig e` impiegato per il trattamento dei pazienti condisturbo da attacchi di panico analogamente all`uso di un qualsiasi farmaco psicotropo nel trattamento di pazienti depressi o di quelli in cui si sospetta ideazione o tentativo di suicidio. Le
benzodiazepine devono essere usate con estrema cautela in pazienti con una storia di abuso distupefacenti o alcool. Pazienti che abitualmente abusino di alcool e/o sostanze stupefacenti, quando in trattamento con benzodiazepine devono essere tenuti sotto stretto controllo medico,a causa della predisposizione di tali soggetti all`assuefazione e alla dipendenza. Per lo stesso motivo i pazienti devono essere avvertiti dei pericoli connessi con la contemporanea assunzio-ne di alcool o di altri farmaci aventi azione depressiva sul SNC.
AVVERTENZE SPECIALI:
Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando la sintomatologia e` grave,disabilitante o sottopone il soggetto a grave malessere. Tolleranza. Dopo un uso ripetuto per alcune settimane puo` manifestarsi una perdita di efficacia delle benzodiazepine relativamenteagli effetti ipnotici. Dipendenza. L`uso di benzodiazepine puo` condurre allo sviluppo di dipendenza fisica e psichica da questi farmaci. Il rischio di dipendenza aumenta con la dose e la du-rata del trattamento; esso e` maggiore in pazienti con una storia di abuso di stupefacenti o alcool. Una volta che la dipendenza fisica si e` sviluppata, la sospensione brusca del trattamentosara` accompagnata dai sintomi da astinenza. Questi possono consistere in cefalee, dolori muscolari, ansia di estrema gravita`, tensione, irrequietezza, confusione e irritabilita`. Nei casi gravipossono manifestarsi i seguenti sintomi: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio alle estremita`, ipersensibilita` alla luce, al rumore e al contatto fisico,allucinazioni o crisi epilettiche. Insonnia ed ansia di rimbalzo: sindrome transitoria in cui i sintomi che hanno condotto al trattamento con benzodiazepine ricorrono in forma aggravata; puo`manifestarsi all`interruzione del trattamento. Puo` essere accompagnata da altre reazioni, compresi cambiamenti di umore, ansia, irrequietezza o disturbi del sonno. Poiche` il rischio di sin-tomi da astinenza o di rimbalzo e` maggiore dopo la sospensione brusca del trattamento, si consiglia di diminuire gradualmente il dosaggio. Amnesia. Le benzodiazepine possono indurreamnesia anterograda. Cio` accade piu` spesso parecchie ore dopo l`ingestione del farmaco e, quindi, per ridurre il rischio, il paziente dovrebbe accertarsi di disporre di un periodo ininterrottodi 7-8 ore da trascorrere nel sonno. Reazioni psichiatriche e paradosse . E` noto che l`uso di benzodiazepine puo` indurre reazioni come irrequietezza, agitazione, irritabilita`, aggressivita`, de-lusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni del comportamento. Se cio` dovesse avvenire, l`uso del medicinale deve essere sospeso. Tali reazioni sono piu` frequenti nei bambinie negli anziani. G
RAVIDANZA ED ALLATTAMENTO. A causa di potenziali rischi di malformazioni con-genite, gia` osservate con altre benzodiazepine, non somministrare Alprazig nel primo trimestre
di gravidanza. Se il prodotto viene prescritto ad una donna in eta` fertile, la paziente deve essereavvertita dell`opportunita` di contattare il suo medico per interrompere l`assunzione del prodotto nel caso intenda iniziare una gravidanza o sospetti di essere incinta. Se, per gravi motivi medici,il prodotto e` somministrato durante l`ultimo periodo di gravidanza, o durante il travaglio a dosi elevate, possono verificarsi effetti sul neonato quali ipotermia, ipotonia e moderata depressionerespiratoria dovuti all`azione del farmaco. Inoltre, neonati nati da madri che hanno assunto benzodiazepine cronicamente durante le fasi avanzate della gravidanza possono sviluppare dipen-denza fisica e possono presentare un certo rischio di sviluppare i sintomi di astinenza nel periodo postnatale. Poiche` le benzodiazepine sono escrete nel latte materno, esse non devonoessere somministrate alle madri che allattano al seno. E
FFETTI SULLA CAPACITA` DI GUIDARE E DI USARE MACCHINARI. La sedazione, l`amnesia, la ridotta capacita` di concentrazione e la ridotta funzio-ne muscolare possono influenzare negativamente la capacita` di guidare o utilizzare macchinari.
Se la durata del sonno e` stata insufficiente, la probabilita` che la vigilanza sia alterata puo` essereaumentata. Dato l`effetto depressivo sul SNC dell`alprazolam, i pazienti in trattamento con il farmaco devono essere avvertiti che potrebbe essere per loro pericoloso dedicarsi ad attivita` cherichiedano una completa attenzione mentale, quale lavorare a macchinari pericolosi o guidare autoveicoli, fino a che non sia possibile escludere per ogni paziente l`insorgenza di sonnolenzao vertigini.
INTERAZIONI:
L`assunzione concomitante di alcool va evitata. L`effetto sedativo puo` essere au-mentato quando il medicinale e` assunto congiuntamente all` alcool. Cio` influenza negativamente la capacita` di guidare o di usare macchinari. Associazione con farmaci che deprimono il
SNC:
l`effetto depressivo centrale puo` aumentare nei casi di uso concomitante di antipsicotici (neurolettici), ipnotici, ansiolitici/sedativi, antidepressivi, narcotici analgesici, antiepilettici, anesteti-ci e antistaminici sedativi. Nel caso di narcotici analgesici puo` verificarsi un aumento dell`effetto euforizzante del narcotico. Composti che inibiscono determinati enzimi epatici (spe-cialmente il citocromo P 450) possono aumentare l`attivita` delle benzodiazepine. In minor grado, questo si applica anche alle benzodiazepine metabolizzate soltanto per coniugazione. Leconcentrazioni plasmatiche allo steady state di imipramina e desipramina aumentano rispettivamente del 31% e del 20% a seguito di somministrazione concomitante di alprazolam in dosifino a 4 mg/die. Sono state descritte interazioni cinetiche tra le benzodiazepine ed altri farmaci. Per esempio la clearance dell`alprazolam e di alcune altre benzodiazepine puo` essere diminuitadalla somministrazione concomitante di cimetidina o antibiotici macrolidi. Il significato clinico di questi effetti non e` stato definito.
POSOLOGIA:
Il dosaggio ottimale di Alprazig va individualizzato a seconda della gravita` dei sinto-mi e della risposta soggettiva del paziente. Le indicazioni posologiche riportate di seguito coprono le esigenze della maggior parte dei pazienti. Qualora fosse necessario un dosaggio piu`elevato le dosi vanno aumentate gradualmente, secondo il parere del medico, per evitare rischi di effetti collaterali. In questi casi e` consigliabile aumentare prima la dose serale di quella diurna.In generale i pazienti mai trattati con psicofarmaci richiedono dosi minori rispetto a quei pazienti precedentemente trattati con ansiolitici o sedativi, antidepressivi, ipnotici o a pazienti alcolisticronici. Si consiglia di usare sempre la dose piu` bassa per evitare il rischio di sedazione residua o atassia. In caso di effetti collaterali che compaiono alla somministrazione iniziale si consigliadi diminuire il dosaggio. Il trattamento deve essere il piu` breve possibile. Bisogna seguire il paziente con regolarita` valutando attentamente la necessita` di continuare il trattamento, in modoparticolare quando il paziente diventa asintomatico. D
ISTURBI D`ANSIA E ANSIA ASSOCIATA A DEPRESSIONE. La dose iniziale varia da 0,25 a 0,50 mg 3 volte al di`. Questo dosaggio potra` essere au-mentato dal medico secondo le esigenze del paziente fino ad un massimo di 4 mg al giorno in
somministrazioni suddivise; la durata complessiva del trattamento, generalmente, non dovreb-be superare le 8 - 12 settimane, compreso il periodo di sospensione graduale. In determinati casi, puo` essere necessaria l`estensione oltre il periodo massimo di trattamento; in tal caso, cio`non deve avvenire senza una rivalutazione della condizione del paziente da parte dello specialista. Nei pazienti anziani, in pazienti con epatopatia grave o in presenza di malattie organichedebilitanti si consiglia di iniziare con 0,25 mg 2-3 volte al giorno e di aumentare in caso di necessita`, solo se tollerato. AGORAFOBIA E DISTURBO DA ATTACCHI DI PANICO. Nei pazienti con agora-fobia associata ad attacchi di panico o con disturbo da attacchi di panico con o senza evitamento fobico, la dose iniziale e` di 0,5-1 mg, somministrata prima di coricarsi, per uno odue giorni. La dose dovrebbe quindi essere adattata secondo la risposta del singolo paziente. Gli incrementi del dosaggio non devono superare 1 mg ogni 3 o 4 giorni. Gli incrementi di do-saggio possono essere effettuati dapprima a mezzogiorno, poi al mattino e infine nel pomeriggio/sera fino al raggiungimento di uno schema posologico 3 o 4 volte al giorno per una duratanon superiore a 8 mesi. In uno studio multicentrico internazionale che ha coinvolto un elevato numero di pazienti, la dose media giornaliera e` stata di 5,7 mg/die; soltanto in alcuni rari casi e`stato necessario raggiungere 10 mg/die. I
NTERRUZIONE DELLA TERAPIA. Come buona regola clinica, la somministrazione deve essere sospesa lentamente. Si suggerisce di ridurre il dosaggiogiornaliero di non piu` di 0,5 mg ogni 3 giorni. Alcuni pazienti possono richiedere una riduzione ancora piu` graduale.
SOVRADOSAGGIO:
I sintomi di sovradosaggio si manifestano come aumento della sua attivita` far-macologica, soprattutto atassia e sonnolenza. Una dose eccessiva di benzodiazepine non dovrebbe costituire rischio per la vita, a meno che non vi sia assunzione concomitante di altrideprimenti del SNC (incluso l`alcool). Nel trattamento del sovradosaggio di qualsiasi farmaco, deve essere considerata la possibilita` che siano state assunte contemporaneamente altre so-stanze. A seguito di una dose eccessiva di benzodiazepine per uso orale, si deve indurre il vomito (entro un`ora) se il paziente e` cosciente o somministrare la lavanda gastrica conprotezione delle vie respiratorie se il paziente e` privo di conoscenza. Se non si osserva miglioramento con lo svuotamento dello stomaco, si deve somministrare carbone attivo per ridurrel`assorbimento. Si deve prestare particolare attenzione alle funzioni respiratorie e cardiovascolari nella terapia intensiva. Il sovradosaggio di benzodiazepine si manifesta solitamente con va-rio grado di depressione del SNC che varia dalla sonnolenza al coma. Nei casi lievi, i sintomi includono sonnolenza , confusione mentale e letargia. Nei casi piu` gravi i sintomi possono in-cludere atassia, ipotonia, ipotensione, depressione respiratoria, raramente coma e molto raramente morte. Il flumazenil puo` essere un utile antidoto. Esperimenti effettuati in animali indicanoche dopo una dose massiva per via endovenosa di alprazolam (oltre 195 mg/Kg; piu` di 975 volte la massima dose giornaliera nell`uomo) puo` manifestarsi collasso cardiocircolatorio. Glianimali furono trattati con ventilazione meccanica ed infusione endovenosa di noradrenalina. Altri esperimenti su animali hanno dimostrato che l`emodialisi e la diuresi forzata sono di scarsautilita` nel trattamento del sovradosaggio.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Proteggere dalla luce.


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