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ALKERAN

GLAXOWELLCOME SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Melfalan.
ECCIPIENTI:
Lattosio, amido di mais, magnesio stearato, polivinilpirrolidone, eritrosina lacca di-spersa (E127), gelatina.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Inibitore della proliferazione cellulare appartenente alla fami-glia di molecole dette "alchilanti".
INDICAZIONI:
Indicato nel trattamento del: mieloma multiplo; adenocarcinoma ovarico avanzato.Da solo o in combinazione con altri farmaci ha un significativo effetto terapeutico in una parte dei pazienti affetti da carcinoma mammario avanzato. E` efficace nel trattamento di una partedei pazienti affetti da Policitemia Vera. E` stato usato anche come adiuvante della chirurgia nel trattamento del carcinoma mammario.
CONTROINDICAZIONI:
Non deve essere somministrato a pazienti che hanno presentato in passatoreazioni di ipersensibilita` al Melfalan o ad altri componenti del prodotto. Generalmente controindicato in gravidanza e durante l`allattamento.
EFFETTI INDESIDERATI:
Il piu` comune effetto indesiderato e` la depressione midollare, con leucopeniae trombocitopenia. In circa il 30% dei pazienti trattati a dosi orali convenzionali si sono manifestati effetti gastrointestinali come nausea e vomito. Occasionalmente sono stati osservati casidi stomatite. In pazienti trattati per diversi mesi sono stati riportati rari casi di reazioni allergiche, quali orticaria, edema, rash cutanei e anafilassi. Tra questi pazienti sono stati riportati anchedue casi di arresto cardiaco anche se la relazione con la somministrazione di Alkeran non e` stata dimostrata. Occasionalmente sono stati riferiti alcuni casi di eruzione maculo-papulosa e diprurito. Sono stati inoltre riferiti casi di fibrosi polmonare fatale e di anemia emolitica. Sono stati riferiti casi di alopecia, ma sono poco frequenti.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
E` un farmaco citotossico attivo da usare solo sotto la supervisione dimedici esperti nell`uso di tali farmaci. Le compresse di non devono essere divise. Poiche` e` un
potente agente mielodepressivo, e` fondamentale effettuare un accurato controllo delle celluleematiche al fine di evitare la possibilita` di una eccessiva mielosoppressione e il rischio di una irreversibile aplasia midollare. I valori emocromocitometrici possono continuare a decrescereanche dopo che il trattamento e` stato sospeso, pertanto al primo segnale di un abnorme abbassamento del numero dei leucociti o delle piastrine, la terapia deve essere temporaneamenteinterrotta. Deve essere usato con cautela in pazienti sottoposti recentemente a radioterapia o chemioterapia in quanto esposti a un maggiore rischio di tossicita` midollare. Alterata funzionerenale. I pazienti con funzionalita` renale compromessa devono essere tenuti sotto controllo in quanto esposti al rischio di una depressione midollare uremica. Nelle prime fasi della terapiacon Melfalan in pazienti con mieloma e danno renale sono stati osservati significativi aumenti transitori dell`azotemia. Mutagenicita`, Cancerogenicita`, Teratogenicita` . L`Alkeran e` mutagenonegli animali e sono state osservate aberrazioni cromosomiche in pazienti trattati con questo farmaco. Il Melfalan, come altri agenti alchilanti, puo` essere leucemogeno nell`uomo. Sono statiriportati casi di leucemia acuta in seguito a trattamento prolungato con Melfalan per malattie quali amiloidosi, melanoma maligno, mieloma multiplo, macroglobulinemia, malattia da agglu-tinine fredde e cancro dell`ovaio. Un confronto tra pazienti con neoplasie ovariche che hanno ricevuto o meno agenti alchilanti ha mostrato che l`uso di questi, compreso il Melfalan, aumentain modo significativo l`incidenza di leucemia acuta. Quando si prende in considerazione l`uso del Melfalan il rischio leucemogeno deve essere bilanciato con i potenziali benefici terapeutici.Il potenziale effetto teratogeno non e` stato indagato, ma similmente ad altri agenti alchilanti, e` possibile che il Melfalan possa causare difetti congeniti nella prole di pazienti trattati con il far-maco. Fertilita`, Gravidanza e allattamento. Nelle donne in eta` premenopausale causa soppressione delle funzioni ovariche e amenorrea in un numero significativo di pazienti. Come per tuttigli altri agenti chemioterapici citotossici, quando un soggetto e` trattato con Alkeran e` necessario consigliare l`adozione di precauzioni contraccettive. L`uso del Melfalan deve essere evitato,se possibile, durante la gravidanza e particolarmente durante il primo trimestre. Per ogni singolo caso i rischi per il feto vanno confrontati con i benefici attesi per la madre. Le madri che rice-vono Alkeran non devono allattare.
AVVERTENZE SPECIALI:
Non sono noti effetti negativi sulla capacita` di guidare e sull`uso di macchine
INTERAZIONI:
L`associazione di acido nalidixico con alte dosi di Melfalan per via endovenosa hacausato la morte per enterocolite emorragica in bambini. In pazienti sottoposti a trapianto di midollo osseo, che avevano ricevuto il trattamento di condizionamento con alte dosi di Melfalanper via endovenosa e che successivamente erano stati trattati con ciclosporina per prevenire la reazione immunologica del trapianto contro l`ospite, sono state descritte alterazioni della fun-zionalita` renale.
POSOLOGIA:
Poiche` e` un agente mielosoppressivo, e` fondamentale effettuare frequenti controlliemocromocitometrici e, se necessario, la dose deve essere modificata. A
DULTI. Dopo sommi-nistrazione orale l`assorbimento dell` Alkeran e` variabile. Al fine di assicurare il raggiungimento
di livelli potenzialmente terapeutici puo` rendersi necessario un cauto aumento della dose fino ache non si riscontri mielosoppressione. Mieloma multiplo: uno schema tipico di dosaggio per via orale comprende: 0,15 mg/Kg di peso corporeo al giorno per via orale in dosi frazionate, per4 giorni, con intervalli di 6 settimane tra un ciclo e l`altro. Sono stati tuttavia utilizzati numerosi regimi terapeutici. La somministrazione di Alkeran e Prednisone si e` rivelata piu` efficace dell`Alkeran da solo. L`associazione e` di solito somministrata ad intervalli anche se la superiorita` di questa modalita` di somministrazione rispetto ad una terapia continua non e` stata dimostrata.Nei pazienti che rispondono al trattamento il prolungamento della terapia oltre un anno non sembra condurre a un miglioramento dei risultati. Adenocarcinoma ovario: lo schema tipico e`di 0,2 mg/kg di peso corporeo al giorno somministrati per via orale per 5 giorni. Il trattamento viene ripetuto ad intervalli di 4-8 settimane, o appena il midollo osseo ha recuperato la sua fun-zionalita`. Carcinoma mammario avanzato: Alkeran e` stato somministrato per via orale a dosi di 0,15 mg/kg o di 6 mg/m2 di superficie corporea al giorno, per 5 giorni, con intervalli di 6 set-timane tra un ciclo e l`altro. In caso di tossicita` midollare il dosaggio veniva ridotto. Policitemia vera: la dose abituale per indurre la remissione e` di 6-10 mg al giorno per 5-7 giorni e in seguito,di 2-4 mg al giorno fino al conseguimento di un soddisfacente controllo della malattia. La terapia di mantenimento comprende un dosaggio di 2-6 mg una volta alla settimana. Durante la te-rapia di mantenimento e` fondamentale un attento controllo ematologico ed un aggiustamento del dosaggio sulla base dei risultati dei frequenti esami emocromocitometrici. B AMBINI. Moltoraramente e` indicato nei bambini. Pertanto non possono essere consigliati criteri per il dosaggio. ANZIANI. Non sono disponibili informazioni specifiche sull`uso nei pazienti anziani. P AZIENTI CON INSUFFICIENZA RENALE. I dati farmacocinetici attualmente disponibili non indicano una neces-sita` assoluta di riduzione del dosaggio quando il farmaco viene somministrato per via orale. Tuttavia inizialmente e` prudente utilizzare una dose ridotta.
SOVRADOSAGGIO:
I segni piu` frequenti di iperdosaggio acuto conseguente a somministrazione pervia orale sono rappresentati da disturbi gastro-intestinali, come la nausea, il vomito, la diarrea.
L`effetto tossico principale e` l`aplasia midollare, con neutropenia e trombocitopenia. Non si co-noscono antidoti specifici. Il quadro ematico deve essere attentamente controllato per almeno
4 settimane dall`avvenuto sovradosaggio, fino alla ripresa evidente della normale funzionalita`midollare. Se necessario si devono istituire misure generali di supporto e trasfusioni ematiche.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Le compresse vanno conservate a temperatura compresatra 2-8-o C e in luogo asciutto.


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