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ALFAKINASI

ALFAWASSERMANN SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Urochinasi umana.
ECCIPIENTI:
Mannite, sodio edetato, sodio fosfato. Una fiala solvente contiene: Sodio cloruro, ac-qua per preparazioni iniettabili
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Sangue e organi emopoietici, antitrombotici/enzimi (Urochina-si). L`urochinasi e` un enzima attivatore fisiologico per la conversione del plasminogeno a plasmina, enzima quest`ultimo in grado di lisare i coaguli di fibrina. La specialita` e` costituita daurochinasi umana estratta dalle urine ed e` quindi esente da effetti antigenici per l`uomo. L`attivita` fibrinolitica dell`urochinasi, determinata in confronto alla preparazione standard O.M.S., e`espressa in U.I., praticamente equivalenti alle Unita` C.T.A. (Committee on Trombolytic Agents). In confronto ad altri trombolitici l`urochinasi e` una proteina di origine umana e l`assenza di an-tigenicita` determina notevoli vantaggi, tra cui: l`assenza di resistenza anche dopo somministrazioni ripetute e quindi efficacia costante; somministrazione secondo schemi standardizzati; rarainsorgenza di reazioni allergiche.
INDICAZIONI:
L`urochinasi trova indicazione in tutte le forme tromboemboliche e di trombosi divene ed arterie di recente formazione.
CONTROINDICAZIONI:
Diatesi emorragica nota. Recente sanguinamento clinicamente rilevante.Storie di emorragia cerebrale o di intervento chirurgico cerebrale o spinale negli ultimi due mesi. Retinopatia emorragica, soprattutto nei diabetici. Importante e recente (meno di 10 giorni) trau-ma o intervento chirurgico. Protesi vascolari recenti. Ipertensione arteriosa grave (pressione sistolica uguale o superiore a 200 mmHg e pressione diastolica uguale o superiore a 110mmHg). Endocardite batterica e pericardite. Pancreatite acuta. Colite ulcerosa. Ulcera gastrica o duodenale documentata negli ultimi 3 mesi. Varici esofagee, aneurisma arterioso, malforma-zioni arteriose o venose. Puntura recente (ultimi 10 giorni) di un vaso sanguigno non comprimibile (p.es. vena succlavia o giugulare). Stroke negli ultimi tre mesi. Grave epatopatia,compresa cirrosi epatica, ipertensione portale ed epatite attiva. Stati congeniti od acquisiti di ipo-coagulabilita` o di iperfibrinolisi ematica. Gravidanza e periodo immediatamente post-par-tum, aborto. Edema polmonare. Insufficienza renale di alto grado. Neoplasie intracraniche. Rappresentano controindicazioni relative all`uso di urochinasi le seguenti condizioni: biopsiad`organo, elevato rischio di formazione di trombi nel cuore sinistro (per esempio nelle stenosi della mitrale con fibrillazione atriale), malattie cerebrovascolari.
EFFETTI INDESIDERATI:
L`emorragia e` l`effetto indesiderato piu` frequente e grave della terapia a basedi urochinasi. Nel corso della terapia fibrinolitica, possono manifestarsi emorragie specialmente a livello della sede di perfusione. Soltanto in rari casi sono stati segnalati fenomeni emboliciacuti causati da frammenti del primitivo coagulo. Eccezionalmente sono stati osservati episodi di emorragia gengivale, di porpora, di emorragia intestinale. Durante la terapia con urochinasisi sono manifestati gravi sanguinamenti spontanei anche ad esito letale dovuti ad emorragia cerebrale. Se si manifesta grave sanguinamento spontaneo l`infusione di urochinasi deve essereimmediatamente interrotta e devono essere instaurate le opportune misure per ripristinare il volume ematico (plasma expanders); se la perdita ematica e` stata abbondante, e` preferibile som-ministrare emazie concentrate invece di sangue intero. Il destrano non deve essere usato. In situazioni d`emergenza si puo` prendere in considerazione la somministrazione di un agente an-tifibrinolitico naturale come l`aprotinina o sintetico come l`acido epsilon-amino-caproico, sebbene il suo valore clinico nel controllo del sanguinamento dopo terapia con urochinasi non siastato documentato. Nei casi di grave carenza dei fattori della coagulazione e` opportuno somministrare fibrinogeno umano o la frazione plasmatica I o plasma intero. Rispetto alla strepto-chinasi, l`urochinasi non ha proprieta` antigeniche per l`uomo; comunque sono stati riferiti rari casi di reazioni allergiche lievi comprendenti broncospasmo e rash. In attesa di sperimentareulteriormente la sostanza, la possibilita` di gravi reazioni allergiche, compresa l`anafilassi, deve essere tenuta in considerazione. Il manifestarsi di eventuali reazioni febbrili alcune ore dopol`iniezione di urochinasi e` ascrivibile alla formazione di prodotti secondari di scissione dei coaguli di fibrina. In alcuni casi di trattamento di embolie polmonari e` stato egnalato un abbassa-mento dell`ematocrito. Una rapida lisi dei trombi dell`arteria coronarica puo` occasionalmente causare riperfusione atriale o aritmia ventricolare tale da richiedere un trattamento immediato.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Particolari precauzioni devono essere osservate in pazienti con segni divasculopatie cerebrali specie se ipertesi; in pazienti di eta` avanzata; durante il periodo mestruale; in pazienti con fibrillazione atriale. Prima di iniziare il trattamento e nel corso del trattamentocon urochinasi, specialmente alle dosi piu` elevate, e` necessario mantenere sotto controllo lo stato della coagulazione ematica ed in particolare della fibrinolisi (ematocrito, conta delle pia-strine, tempo di trombina, tempo di Howell, tempo di lisi dell`euglobulina, tasso del fibrinogeno e plasminogeno). Pertanto e` necessario che la terapia fibrinolitica per via generale venga attuatada medici esperti, in ambiente ospedaliero, dotato di adeguate attrezzature di monitoraggio. E` possibile intervenire chirurgicamente, dopo sospensione del trattamento con urochinasi. Lostato clinico globale e l`anamnesi del paziente devono essere attentamente valutati prima di iniziare la terapia con urochinasi. Durante il trattamento con urochinasi evitare qualsiasi iniezioneper via intramuscolare ed endoarteriosa ed in genere ogni altro procedimento traumatico. Le iniezioni per via endovenosa devono essere eseguite attentamente ed il meno frequentementepossibile. Uso pediatrico: la sicurezza e l`efficacia nei bambini non sono state ancora stabilite.
AVVERTENZE SPECIALI:
Per la buona condotta del trattamento trombolitico e` consigliabile effettuareogni 6-12 ore il dosaggio del fibrinogeno. Il rischio emorragico teoricamente possibile con valori di fibrinogenemia inferiori a 100 mg/dl diventa notevole quando la fibrinogenemia raggiungeil valore di 60 mg/dl.
INTERAZIONI:
L`uso contemporaneo di salicilici, indometacina, fenilbutazone, ed in genere far-maci antiinfiammatori non steroidei, anticoagulanti orali, antiaggreganti piastrinici, dipiridamolo e destrano puo` aumentare il rischio di emorragie e pertanto andra` evitato.
POSOLOGIA:
Pur nella molteplicita` degli schemi terapeutici usati dai diversi Autori, recenti rasse-gne indicano i seguenti dosaggi per il trattamento per via generale delle occlusioni trombotiche
od emboliche vascolari.
EMBOLIA POLMONARE:
dose di attacco da 3.300 a 4.400 U.I./Kg di pesoin 10-15 minuti per infusione rapida endovenosa seguita da una dose di mantenimento di 3.300 - 4.400 U.I./Kg ora per 12 ore per infusione lenta del preparato diluito in adeguati volumi di so-luzioni saline o glucosate. T
ROMBOSI VENOSE PROFONDE:
dose di 75.000 U.I./ora/soggetto per 12-24 ore, preceduta o meno da una dose di attacco di 150.000 U.I./soggetto. I
NFARTO MIOCARDICO ACUTO:
dose di attacco di 7.500 U.I./Kg di peso corporeo in 15 minuti per infusione endovenosa,seguita da una dose di mantenimento di 3.750 U.I./Kg ogni ora per 18 ore consecutive in infusione continua e.v.; il preparato viene diluito in adeguati volumi di soluzioni saline o glucosate.Al trattamento trombolitico con urochinasi e` utile associare, o fare seguire, un trattamento eparinico. L`associazione con eparino-terapia richiede tuttavia l`osservanza delle controindicazioniproprie a questo anticoagulante e richiede l`opportuno monitoraggio dello stato della coagulazione (tempo di tromboplastina parziale attivata), onde evitare la comparsa di stati di iper o ipo-coagulabilita`. I
MPIEGO OFTALMOLOGICO:
trombosi dei vasi centrali retinici: dose di attacco da3.300 a 4.400 U.I./Kg di peso in 10-15 minuti per infusione rapida endovenosa seguita da una
dose di mantenimento di 3.300-4.400 U.I./Kg ora per 4 ore per infusione lenta del preparatodiluito in adeguati volumi di soluzioni saline o glucosate. E
MORRAGIE DEL VITREO E DELLA CAMERA ANTERIORE DELL`OCCHIO:
da 5.000 a 25.000 U.I. direttamente "in loco", in dose unica in piccolovolume. D
EPOSITI FIBRINOSI VARI:
5.000-10.000 U.I. direttamente "in loco" per via endocavitariain somministrazione unica, eventualmente ripetibile secondo l`evoluzione clinica. D
ISOSTRUZIONE DEGLI SHUNTS ARTERO-
VENOSI:
5.000-25.000 U.I. diluiti in 0,5-2 ml di soluzione fisiologica im-messi nello shunt ostruito e lasciati "in situ" per 1-2 ore. Liberazione per aspirazione meccanica
ed eventuale ripetizione del procedimento.
SOVRADOSAGGIO:
L`iperdosaggio puo` determinare fenomeni emorragici: in generale e` sufficiente in-terrompere l`infusione per arrestare il sanguinamento. Se necessario, si possono somministrare
antifibrinolitici naturali come l`aprotinina, o sintetici come l`acido epsilon-amino-caproico (EA-CA). Nei casi di grave carenza dei fattori della coagulazione e` opportuno somministrare fibrinogeno umano, oppure frazione plasmatica I o plasma intero.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Alfakinasi liofilizzato ha un periodo di validita` di 2 anni dal-la data di preparazione. Data l`assenza di batteriostatici nel preparato, si raccomanda di utilizzare la soluzione appena ricostituita.


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