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ALDACTAZIDE

SPA SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Spironolattone 25 mg, Idroclorotiazide 25 mg.
ECCIPIENTI:
Amido, polivinilpirrolidone, essenza di menta, magnesio stearato, calcio solfato.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Diuretico.
INDICAZIONI:
Stati edematosi da iperaldosteronismo secondario (scompenso cardiaco conge-stizio, cirrosi epatica in fase ascitica, sindrome nefrosica).
CONTROINDICAZIONI:
L`impiego e` controindicato in presenza di insufficienza renale acuta, anuriae ipersensibilita` ai tiazidici o ai derivati sulfonamidici.
EFFETTI INDESIDERATI:
In corso di trattamento sono stati raramente segnalati: sonnolenza, torpore,turbe a carico dell`apparato gastroenterico, ginecomastia, disturbi dell`erezione, lievi effetti di tipo androgeno, cefalea, eruzioni cutanee, rialzi termici ed atassia. Talora sono stati anche se-gnalati: vertigini, xantopsia, fotosensibilizzazione, processi angioitici, ipotensione ortostatica, spasmi muscolari, stati astenici. In presenza di manifestazioni di grado marcato o severo siconsiglia di ridurre il dosaggio o di sospendere il trattamento.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Si consigliano periodici controlli degli elettroliti ematici ed urinari neicasi con emesi profusa e nei soggetti in fluidoterapia parenterale. Da tenere presente che anche preparati quali la digitale possono influenzare lo ionogramma sierico ed esaltare gli effetti me-tabolici dell`ipokaliemia, specialmente per quanto si riferisce all`attivita` del miocardio. I primi sintomi patognomonici di eventuali turbe del ricambio idroelettrolitico sono: secchezza dellefauci, sete, astenia, sonnolenza, agitazione, crampi muscolari, ipotensione, oliguria, tachicardia e disturbi gastrointestinali. Un eventuale stato ipokaliemico con diuresi accentuata in soggetticon grave cirrosi o in quelli in trattamento con glucocorticoidi o con ACTH, puo` essere contrastato mediante un adeguato apporto di elettroliti esogeni. Nei pazienti con grave stato di soffe-renza epatica la somministrazione del solo diuretico tiazidico, determinando una deplezione potassica, potrebbe scatenare la rapida evoluzione verso il coma epatico. In questo senso l`Al-dactazide si configura come un farmaco piu` completo e sicuro in quanto la componente spironolattonica riduce al minimo gli effetti kaliuretici dell`idroclorotiazide. Alcuni pazienti con edemarefrattario possono manifestare incrementi azotemici e/o ammoniemici, presumibilmente correlati con variazioni del filtrato glomerulare (iperazotemia prerenale) piuttosto che con un feno-meno di nefrotossicita`. Tali manifestazioni regrediscono, comunque, spontaneamente a seguito della sospensione temporanea della terapia. La piu` frequente disionia osservabile incorso di terapia con Aldactazide e` rappresentata dall`iponatriemia da diluizione; questa puo` essere corretta mediante restrizione dell`apporto di liquidi, con terapia corticosteroidea, oppuremediante l`impiego di diuretici osmotici (mannitolo, urea) tranne che nei soggetti uremici o in quelli con insufficienza renale di grado severo. Raramente in corso di terapia con Aldactazidepuo` instaurarsi una sindrome iposalina conclamata, che si differenzia dalla iponatriemia da diluizione in quanto non si accompagna a ritenzione idrica. La correzione di tale stato si basa sullatemporanea sospensione della terapia diuretica e sulla somministrazione di sali di sodio. Sebbene raramente, per la presenza dello spironolattone, puo` manifestarsi anche iperkaliemia; que-sta pero` insorge solo nei soggetti sottoposti ad un regime dietetico particolarmente ricco di potassio, oppure in quelli defedati e con spiccata contrazione della diuresi (inferiore a 1000 ml/24 ore). In tali pazienti gli ionogrammi sierici dovrebbero essere determinati in maniera seriata. Solo raramente e` stata descritta un`iperkaliemia di grado severo. Eventuali stati iperkaliemicipossono essere prontamente contrastati mediante infusione rapida di soluzioni glucosate ipertoniche (20-50%) ed insulina pronta (0,25 - 0,5 Unita` per grammo di glucosio). Ovviamente sidovra` anche sospendere la somministrazione di Aldactazide ed evitare supplementi di sali potassici. I tiazidici possono anche indurre iperuricemia secondaria ed una diminuita tolleranza alglucosio esaltando transitoriamente le turbe metaboliche nei pazienti diabetici. Solo raramente in corso di trattamenti prolungati con tiazidici, sono stati osservati segni di alterato equilibriofunzionale delle paratiroidi con ipercalcemia ed ipofosfatemia. Comunque non sono mai state segnalate le tipiche complicanze dell`iperparatiroidismo, quali litiasi renale ed osteoporosi. I tia-zidici possono determinare una riduzione dello iodio sierico legato alle proteine, senza peraltro che cio` sia indice di distiroidismo. Il prodotto deve essere usato solo sotto controllo medico. Itiazidici attraversano la barriera placentare e passano nel latte materno, pertanto si raccomanda che l`uso del prodotto in gravidanza e nelle donne che allattano sia fatto solo in caso di effettivanecessita` sotto il diretto controllo del medico, valutando con cura i potenziali benefici in rapporto con i possibili rischi per la madre ed il feto.
AVVERTENZE:
In corso di terapia con Aldactazide in genere e` superfluo fornire un apporto supple-mentare di potassio. Infatti il maggior vantaggio dell`Aldactazide e` rappresentato dall`azione potassioritentiva esplicata dalla frazione spironolattonica. Si potra` eventualmente prescrivere unsupplemento potassico solo in caso di contemporanea terapia con glucocorticoidi, dando la preferenza ad una dieta ad elevato tenore potassico. Per la componente tiazidica, nei pazienti affetti da lupus eritematoso, la somministrazione di Aldactazide puo` accentuare la sintomato-logia sistemica. Come altre sostanze che interferiscono con attivita` ormonali, lo spironolattone
somministrato a dosi molto piu` elevate di quelle terapeutiche e per tempi molto prolungati, puo` talora determinare nel ratto un aumento dell`incidenza di alcuni tipi di processi eteroplastici. Allostato attuale delle conoscenze scientifiche non e` possibile attribuire a queste osservazioni alcun
sicuro significato per l`uomo.
INTERAZIONI:
Nei rarissimi casi di edema resistente all`Aldactazide, la somministrazione asso-ciata di glucocorticoidi (15-20 mg di prednisone al giorno) puo` migliorare la risposta diuretica.
In corso di anestesie regionali o generali si dovra` tener conto che l`idroclorotiazide e lo spiro-nolattone deprimono la sensibilita` dei vasi alle catecolamine. I tiazidici possono anche potenziare la risposta alla tubocurarina. Gli effetti ipotensivi dell`idroclorotiazide possono essereesaltati nei soggetti simpaticectomizzati.
POSOLOGIA:
In media 2-4 compresse/die, in somministrazioni refratte. La posologia puo` esserevariata in funzione della risposta individuale.
SOVRADOSAGGIO:
Il sovradosaggio puo` indurre ipotensione e sintomi correlati; in tal caso ridurre laposologia.


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