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AERRANE

BAXTER SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Isoflurano.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Anestetico per inalazione
INDICAZIONI:
Anestetico alogenato volatile in grado di indurre anestesia generale per inalazione.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` agli anestetici alogenati. Predisposizione genetica nota o so-spetta all`ipertermia maligna. Pazienti con precedenti di ipertermia maligna. Pazienti, che a seguito di somministrazione di anestetici alogenati, abbiano evidenziato disfunzione epatica, itteroo febbre di origine sconosciuta, leucocitosi o eosinofilia. Interventi ostetrici.
EFFETTI INDESIDERATI:
Ipotensione arteriosa dose - dipendente; tachicardia: effetto che si intensificain presenza di ipercapnia. Possibile insorgenza di disordini gravi del ritmo ventricolare. Depressione respiratoria: rari casi di broncospasmo. Alterazioni della funzionalita` epatica, ittero e dan-no epatico. Brividi, nausea e vomito al risveglio dall`anestesia. Ipertermia maligna. Il sapore amaro di Aerrane puo` provocare un aumento dell`azione irritante sulle mucose durante la fasedi induzione dell`anestesia che puo` essere accompagnata da tosse, depressione respiratoria e raramente laringospasmo. Possibile aumento dei globuli bianchi anche in assenza di stress chi-rurgico. Rash.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Deve essere somministrato solo da personale specializzato. Poiche` ilgrado di profondita` dell`anestesia indotta da Aerrane puo` cambiare facilmente e rapidamente, e` necessario che la sua somministrazione avvenga utilizzando un vaporizzatore specificatamentemesso a punto e tarato per l`isoflurano. L`ipotensione e la depressione respiratoria sono parametri del grado di anestesia raggiunto. La respirazione spontanea deve essere attentamentemonitorata e, se necessario, assistita. Con l`uso di anestetici alogenati, sono state riportate alterazioni della funzionalita` epatica, ittero, e necrosi epatica fatale. L`insorgenza di tali reazionipuo` indicare un`ipersensibilita` agli anestetici. E` preferibile utilizzare un anestetico non alogenato in pazienti con precedenti di disturbi epatici, di cirrosi e di epatiti di origine virale. Isoflurano e`un potente anestetico inalatorio il cui effetto risulta potenziato dalla prenarcosi o dall`uso concomitante di farmaci depressori del respiro. La respirazione deve essere attentamente monito-rata e assistita o impiegata la ventilazione controllata, quando necessario. L`isoflurano si metabolizza relativamente poco nell`uomo; nella fase post-operatoria solo lo 0.17% dell`isoflu-rano somministrato viene trasformato in metaboliti urinari. In genere la concentrazione del picco plasmatico di fluoruro inorganico, raggiunta 4 ore dopo l`anestesia, e` mediamente inferiorea 5 umol/l con ripristino dei normali livelli entro 24 ore. Non sono stati segnalati segni di insufficienza renale dopo somministrazione di isoflurano. L`esperienza con isoflurano in anestesieripetute e` ritenuta insufficiente per stabilire delle raccomandazioni al riguardo. Come per tutti gli anestetici alogenati, e` necessario effettuare con cautela anestesie ripetute in un intervallo brevedi tempo. Pazienti affetti da miastenia grave risultano molto sensibili ai farmaci che provocano una depressione respiratoria. Questi effetti vengono potenziati dagli anestetici generali. Isoflu-rano deve essere usato con cautela in questo tipo di pazienti. Si raccomanda la ventilazione controllata in pazienti sottoposti ad interventi di neurochirurgia: il flusso cerebrale ematico nonsubisce variazioni durante una leggera anestesia, ma tende ad aumentare nel corso di un`anestesia piu` profonda. E` possibile prevenire o evitare un aumento della pressione intracranica conl`iperventilazione del paziente prima o durante l`anestesia. Come per tutti gli anestetici inalatori alogenati, in caso di utilizzo in circuito chiuso, si raccomanda di verificare la presenza di adsor-bitore (es. calce sodata) fresco o ben umido, in quanto sono stati segnalati casi occasionali di formazione di monossido di carbonio all`interno del circuito con conseguente carbossiemoglo-binemia per il paziente, dovuta all`interazione tra alogenato ed adsorbente essicato.
AVVERTENZE SPECIALI:
Non deve essere somministrato in pazienti che possono sviluppare bronco-costrizione perche` puo` insorgere broncospasmo. Si consiglia di controllare la ventilazione in pazienti sottoposti ad interventi di neurochirurgia. Aerrane, come gli altri anestetici alogenati,puo` aumentare il flusso ematico cerebrale con un aumento transitorio della pressione del liquido cerebrospinale. Nella maggior parte dei casi l`aumento pressorio puo` essere prevenuto conl`iperventilazione. In modelli animali selezionati, Isoflurano puo` provocare una vasodilatazione coronarica a livello arteriolare; il farmaco potrebbe avere la stessa azione anche nell`uomo. Iso-flurano, come anche altri vasodilatatori delle arteriole a livello coronarico, e` in grado di deviare il flusso ematico dalle zone ischemiche a quelle normalmente perfuse (furto coronarico). Studiclinici atti a valutare parametri come l`ischemia miocardica, l`infarto e la morte non hanno stabilito che la dilatazione arteriolare caratteristica dell`Isoflurano sia associata al furto coronaricoo ischemia miocardica nei pazienti con patologia coronarica. Poiche` Aerrane ha un`azione irritante sulla mucosa, l`induzione dell`anestesia con la maschera risulterebbe difficile. In pazientipediatrici nella fase di induzione dell`anestesia, l`aumentata salivazione e secrezione bronchiale potrebbero essere causa di laringospasmo. Si e` riscontrato un aumento della perdita di sanguein pazienti sottoposte ad aborto provocato. E` possibile osservare un aumento temporaneo della ritenzione della bromosulftaleina, dei livelli ematici di glucosio e della creatinina sierica e unariduzione dei livelli plasmatici dell`urea, di colesterolo e di fosfatasi alcalina. In soggetti sensibili, l`anestesia con isoflurano puo` indurre uno stato di ipermetabolismo dei muscoli scheletrici.Questo fatto puo` provocare un elevato consumo di ossigeno ed instaurare una sindrome clinica nota come ipertermia maligna. In seguito ad un`anestesia con Aerrane il paziente non deve gui-dare auto o manovrare altri macchinari per 24 ore dall`intervento. Deve essere accompagnato a casa e non deve assumere alcool. E` stato segnalato che se Aerrane interagisce con il filtro aidrossido di bario o a calce non perfettamente idratato si assiste alla formazione di monossido di carbonio. L`inalazione di monossido di carbonio determina, nei pazienti esposti, livelli elevatidi carbossiemoglobina; quest`ultima risulta tossica anche a basse concentrazioni e non facilmente rilevabile con i comuni sistemi di monitoraggio, quale la pulsiossimetria. Ogni qualvoltaun paziente sottoposto ad anestesia in circuito chiuso con il prodotto sviluppi un`ipossia non correggibile con i comuni mezzi terapeutici, risulta opportuna una misurazione diretta della car-bossiemoglobina. Ogni precauzione va inoltre presa per evitare la disidratazione del filtro a calce. USO IN CASO DI GRAVIDANZA E D`ALLATTAMENTO Poiche` non esistono dati sufficienti nell`animalee nella specie umana per dimostrare l`innocuita` del farmaco durante la gestazione, e` controindicata la somministrazione nelle donne in stato di gravidanza. La scarsita` dei dati non consentedi raccomandare l`uso del prodotto in gravidanza od in ostetricia. E` invece indicato per il parto cesareo. L`allattamento al seno non dovrebbe riprendere per almeno 12 ore dalla conclusionedell`anestesia. In pazienti sottoposte a raschiamento e` stato osservato un aumento delle perdite ematiche.
INTERAZIONI:
La somministrazione contemporanea di Isoflurano e dei seguenti medicamenti ri-chiede un rigoroso controllo delle condizioni cliniche e biologiche del paziente. A
SSOCIAZIONI CONTROINDICATE Inibitori non selettivi delle monoamino-ossidasi: rischio di crisi durante l`inter-vento chirurgico. Il trattamento deve essere sospeso 15 giorni prima dell`intervento. A
SSOCIAZIONI SCONSIGLIATE Beta-simpaticomimetici (isoprenalina) e alfa - beta simpaticomimetici(epinefrina o adrenalina; norepinefrina o noradrenalina): rischio di grave aritmia ventricolare
causata da tachicardia. ASSOCIAZIONI DA USARE CON CAUTELA Betabloccanti: rischio di blocco delmeccanismo di compensazione cardiovascolare come conseguenza dell`intensificazione degli
effetti inotropi negativi. E` possibile sopprimere l`azione dei betabloccanti durante l`interventoutilizzando agenti beta-simpaticomimetici. In generale non e` necessario interrompere il trattamento con betabloccanti, va comunque evitata una brusca riduzione del dosaggio. Isoniazide:rischio di potenziamento dell`epatotossicita` ed accresciuta formazione dei metaboliti tossici dell`isoniazide. Il trattamento con isoniazide deve essere sospeso 7 giorni prima dell`interventoe assunto non prima di 15 giorni dall`intervento. Epinefrina: somministrata per via sottocutanea o per via gengivale come anestetico locale: rischio di grave aritmia ventricolare da tachicardia,anche se la sensibilita` del miocardio all`epinefrina e` minore con isoflurano rispetto a quella indotta da altri anestetici alogenati. Negli adulti quindi la dose deve essere limitata, per esempio,a 0.1 mg di epinefrina somministrata in 10 minuti o 0.3 mg in 1 ora. Simpaticomimetici indiretti (amfetamine e derivati; psicostimolanti; anoressizzanti; efedrina e derivati): rischio di episodi diipersensibilita` intraoperatoria. Nel caso di interventi chirurgici gia` pianificati, e` preferibile interrompere il trattamento alcuni giorni prima dell`operazione. Nella maggior parte dei casi in cui untrattamento farmacologico sia ritenuto indispensabile, non sospendere il trattamento prima dell`anestesia generale, ma l`anestesista deve essere informato sul trattamento in corso. Miori-lassanti: rischio di potenziamento dell`azione dei rilassanti depolarizzanti e, in particolare, dei rilassanti non depolarizzanti. Si raccomanda quindi di ridurre di un terzo o di meta` la dose som-ministrata di queste sostanze. Rispetto agli anestetici convenzionali, con l`uso di isoflurano la scomparsa dell`effetto mioneuronale risulta piu` lenta. La neostigmina agisce sui rilassanti nondepolarizzanti, ma non agisce sull`effetto rilassante proprio dell`isoflurano. Oppioidi: l`effetto depressivo dell`isoflurano sulla respirazione viene potenziato dall`uso di tali sostanze. Calcio an-tagonisti: isoflurano puo` provocare una marcata ipotensione in pazienti trattati con calcio antagonisti, in particolare con derivati della diidropiridina.
POSOLOGIA:
Per poter essere in grado di controllare accuratamente l`esatta concentrazione diisoflurano, e` necessario utilizzare vaporizzatori specificatamente calibrati per l`isoflurano. I
NDUZIONE DELL`ANESTESIA Si raccomanda di utilizzare una concentrazione iniziale pari a 0.5%. In ge-nere concentrazioni di isoflurano pari a 1.3% - 3.0% producono anestesia chirurgica in 7 - 10
minuti. Si suggerisce l`uso di un barbiturico a breve effetto ad un dosaggio ipnotico o di un far-maco quale propofol, etomidate o diazepam per evitare l`insorgenza di tosse o di laringospasmo, fenomeni che possono insorgere se l`anestesia viene indotta con Aerrane o concombinazioni di Aerrane e ossigeno o di Aerrane e miscela di ossigeno e protossido d`azoto. MANTENIMENTO DELL`ANESTESIA Livelli adeguati di anestesia chirurgica si sostengono con con-centrazioni del 1.0% - 2.5% di Aerrane quando somministrato insieme a protossido d`azoto e ossigeno. Concentrazioni piu` elevate di 1.5% - 3.5% di Aerrane possono essere necessariequando la somministrazione viene effettuata con ossigeno puro. R
ISVEGLIO Per ottenere un ra-pido risveglio, e` necessario che la concentrazione di Aerrane sia ridotta a 0.5% sul finire dell`intervento o a 0% durante la fase di sutura della ferita. In caso di interruzione dellasomministrazione degli agenti anestetici, e` necessario sottoporre le vie aeree del paziente a ventilazione per diverse volte con il 100% ossigeno fino al suo risveglio completo. Se il gas vet-tore e` una miscela 50%:50% di ossigeno e protossido d`azoto, il volume della minima concentrazione alveolare di isoflurano e` di circa 0.65%.
SOVRADOSAGGIO:
In caso di sovradosaggio, sospendere la somministrazione dell`anestetico, assi-curare la pervieta` delle vie aeree e, a seconda dei casi, iniziare una ventilazione assistita o controllata con ossigeno puro.


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