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ACIDOURSODESOSSICOLICO


ACIDO URSODESOSSICOLICO

Acido ursodesossicolico.
Proprieta` farmacologiche e tossicologiche ed elementi di
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farmacocinetica.
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L`acido ursodesossicolico (UDCA) rappresenta il 7 beta-
epimero dell`acidochenosossicolico ed e` un acido biliare
presente fisiologicamente nella umana, dove rappresenta una
piccola percentuale degli acidi biliari totali. L`UDCA e` in
grado di aumentare nell`uomo la capacita` solubilizzante della
bile nei confronti del colesterolo, trasformando la bile
litogena in non litogena.
I meccanismi attrverso cui tale effetto si realizza sono
molteplici:
diminuzione della secrezione di colesterolo nella bile tramite
una riduzione dell`assorbimento intestinale e della sintesi
epatica del colesterolo stesso;
aumento del pool complessivo degli acidi biliari favorenti la
solubilizzazione micellare del colesterolo;
formazione di una mesofase liquido-cristallina che permette
una solubilizzazione non miscellare del colesterolo superiore a
quella ottenibile nella fase di equilibrio.
Il trattamento con acido ursodesossicolico determina
pertanto la formazione di bile insataura di colesterolo e piu`
ricca di sali biliari idonei alla sua solubilizzazione,
favorendo anche un regolare flusso della bile e lo svuotamento
della colecisti.
Proprieta` tossicologiche.
L`acido ursodesossicolico presenta i vantaggi di una ridotta
formazione di litocolato, considerato epatotossico nell`animale
da esperimento (nell`uomo impegna i processi di solfatazione),
dell`assenza di aumenti delle transaminasi sieriche, anche in
corso di trattamenti a lungo termine nell`uomo.
La tossicita` sperimentale dell`UDCA e` generalmente molto
bassa; la DL50 per via orale e` risultata 10 g/kg nel ratto,
mentre nel topo e` risultata rispettivamente di 5740 mg/kg per
il maschio e 6000 mg/kg per la femmina.
Trattamenti cronici di 28 settimane nel ratto con dosi sino a
2000 mg/kg per via orale non hanno evedenziato alcuna variazione
patologica dei parametri istopatologici studiati. Trattamenti
per un anno nel cane con dosi fino a 100 mg/kg per via orale sono
stati pure ben tollerati senza alcuna reazione sfavorevole.
In particolare, non sono stati evidenziati effetti
epatolesivi di rilievo, effetti sfavorevoli sulla fertilita`,
effetti teratogeni o cancerogeni, lesioni della mucosa gastrica.
Elementi di farmacocinetica.
Dopo somministrazione orale, dell`acido ursodesossicolico
viene facilmente assorbito a livello intestinale, captato dal
fegato ed escreto nella bile in forma prevalentemente
glicoconiugata, entrando cosi` nel circolo enteroepatico; esso
viene parzialmente metabolizzato ad opera della flora intestinale
ed i suoi metaboliti vengono eliminati per via fecale.
Il sale bisodico del bis-emisuccinato dell`acido
ursodesossicolico presenta, rispetto allo stesso, assorbimento e
distribuzione piu` rapidi.
Informazioni cliniche.
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Indicazioni terapeutiche.
Alterazioni qualitative o quantitative della funzione
biligenetica, comprese le forme con bile sovrasatura di
colesterolo, per opporsi alla formazione di calcoli di
colesterolo o per realizzare condizioni idonee allo scioglimento
se sono gia` presenti calcoli radio trasparenti; in particolare
calcoli colecistici in colecisti funzionante e calcoli nel
coledoco residuanti e ricorrenti dopo interventi sulle vie
biliari.
Dispepsie biliari.
Controidicazioni.
E` controindicato negli itteri ostruttivi, nelle epatopatie
gravi,nonche` nei casi di ipersensibilita` individuale accertata
verso la sostanza.
La sostanza e` pure controindicata nelle pazienti in stato di
gravidanza, ed in presenza di ulcera gastrica o duodenale in
fase attiva.
Effetti indesiderati (frequenza e gravita`).
La tollerabilita` della sostanza alle dosi consigliate e` di
norma buona. Solo occasionalmente sono state riscontrate
irregolarita` dell`alvo, che generalmente scompaiono proseguendo
il trattamento.
Speciali precauzioni per l`uso.
Nei pazienti con coliche biliari frequenti, con infezioni
biliari, con gravi alterazioni pancreatiche o con affezioni
intestinali che possono alterare la circolazione enteroepatica
degli acidi biliari (resezione e stomia dell`ileo, ileite
regionale, ecc.) e` consigliabile evitare l`uso della sostanza.
Iniziando trattamenti dissolutori a lungo termine, e`
opportuno effettuare un controllo preliminare delle transaminasi
e della fosfatasi alcalina.
Uso in caso di gravidanza e di allattamento.
Il trattamento e` controindicato nelle donne in stato di
gravidanza. Il trattamento nelle donne in eta` feconda potra`
essere intrapreso tenendo presente la necessita` di interromperlo
in caso di gravidanza.
Non esistono dati secondo cui l`acido ursodesossicolico sia
escreto nel latte umano, tuttavia e` opportuno somministrare con
prudenza durante l`allattamento.
Interazioni medicamentose ed altre.
Evitare l`associazione con sostanze che inibiscono
l`assorbimento intestinale degli acidi biliari, come ad esempio
la colestiramina, e con farmaci che aumentano l`eliminazione
biliare del colesterolo (estrogeni, contraccettivi ormonali,
alcuni ipolipemizzanti).
Evitare l`associazione con farmaci potenzialmente
epatolesivi.
Posologia e modo di somministrazione.
Nell`uso prolungato per ridurre le caratteristiche litogene
della bile, la posologia media giornaliera e` di 5-10 mg/kg:
nella maggior parte dei casi, la posologia giornaliera risulta
compresa fra 300 e 600 mg al giorno (dopo o durante i pasti e la
sera); per mantenere le condizioni idonee allo scioglimento dei
calcoli gia` presenti, la durata del trattamento deve essere
almeno di 4-6 mesi dop la scomparsa radiologica od ecografica dei
calcoli stessi.
Il trattamento non deve comunque superare i 2 anni.
Nelle sindromi dispeptiche e nella terapia di mantenimento
sono sufficienti dosi di 300 mg al giorno, suddivise in 2-3
somministrazioni.
Le dosi possono essere modificate a giudizio del medico.
Nei pazienti in trattamento per la dissoluzione di calcoli
biliari e` opportuno verificare l`efficacia del medicamento
mediante esami colecistografici o ecografici ogni 6 mesi.
Non e` previsto il trattamento di pazienti in eta`
pediatrica.
Sovradosaggio.
Non sono conosciuti casi di sovradosaggio oltre 4 g al
giorno (dose questa risultata ben tollerata).
In caso di ingestione accidentale di acido ursodesossicolico in
dosi altamente superiori, si suggerisce di porre in atto i
normali provvedimenti consigliati nella patologia da
intossicazione e di somministrare colestiramina, in quanto capace
di chelare gli acidi biliari.
Avvertenze.
Il presupposto per instaurare un trattamento calcolitico con
acido ursodesossicolico e` rappresentato dalla natura
colesterolica dei calcoli stessi; un indice attendibile in tal
senso e` rappresentato dalla loro trasparenza.
I calcoli biliari che presentano piu` elevata probabilita` di
dissoluzione sono quelli di piccole dimensioni in colecisti
funzionante; l`avvenuta desaturazione della bile in colesterolo
rappresenta un utile elemento di previsione per un buon esito
del trattamento, ma non e` determinante, dato che la
dissoluzione puo` avvenire anche per un processo fisico di
formazione di cristalli liquidi indipendente dallo stato di
saturazione. Nei pazienti in trattamento per la dissoluzione di
calcoli biliari e` opportuno verificare l`efficacia del
medicamento mediante esami colecistografici o ecografici ogni
sei mesi.
Conservare con cura i medicinali, tenerli lontano dai
bambini.
Effetti sulla capacita` di guidare e sull`uso di macchine.
Non ci sono presupposti ne` evidenze che possano modificare
le capacita` sull`attenzione e sui tempi di reazione.
Tabella di appartenenza secondo lalegge 22 dicembre 1975 n.
685.
L`acido ursodesossicolico non rientra nei farmaci di cui
alla legge n. 685 del 22 dicembre 1975.
Regime di somministrazione al pubblico.
Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica
ripetibile.
*R1986*


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