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ACEQUIDE

RECORDATI SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Quinapril cloridrato 21,7 mg pari a quinapril 20 mg, idroclorotiazide 12,5 mg
ECCIPIENTI:
Lattosio, magnesio carbonato pesante, polivinilpirrolidone, magnesio stearato, cro-spovidone, idrossipropilmetilcellulosa, titanio biossido, polietilenglicole 400, ossido di ferro
rosso, ossido di ferro giallo, cera candelilla.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Prodotto di associazione tra il quinapril, un inibitore dell`enzi-ma di conversione dell`angiotensine I in angiotensina II (ACE) e l`idroclorotiazide, sostanza ad
attivita` diuretica appartenente alla classe chimica delle tiazidi.
INDICAZIONI:
Trattamento dell`ipertensione in pazienti nei quali e` appropriato il trattamento com-binato con ACE inibitore e diuretico.
CONTROINDICAZIONI:
Controindicato in pazienti con ipersensibilita` verso i singoli componenti delprodotto, inclusi i pazienti con storia di angioedema con altri ACE inibitori. Il prodotto e` controindicato inoltre in gravidanza e durante l`allattamento. Per la presenza di idroclorotiazide, e` con-troindicato in pazienti con anuria o ipersensibilita` verso altri farmaci solfamido-derivati.
EFFETTI INDESIDERATI:
Gli effetti collaterali piu` frequentemente osservati nelle sperimentazioni clinichecontrollate con questa associazione sono stati: cefalea (6,8%), capogiri (5,2%), tosse (3,3%) e affaticamento (3,0%). Generalmente tali effetti sono stati lievi e transitori. La sospensione del-la terapia per effetti indesiderati si e` resa necessaria nel 6,1% dei pazienti. Il motivo piu` comune della sospensione e` stata la tosse (1,2%), seguita dal mal di testa (0,7%) e da nausea e vomito(0,5%). Effetti indesiderati riportati da una minore percentuale di pazienti trattati in studi controllati con quinapril piu` idroclorotiazide e spesso con un`incidenza non superiore a quella osser-vata con placebo, sono stati: Sistema cardiovascolare
:
vasodilatazione, tachicardia, ipotensione, palpitazioni. Sistema gastrointestinale: nausea, vomito, dispepsia, flatulenza, diar-rea, secchezza delle fauci, stitichezza. Sistema respiratorio: infezioni delle alte vie aeree, bronchiti, riniti, faringiti, sinusiti, dispnea. Sistema nervoso
:
parestesie, nervosismo,sincope,insonnia, sonnolenza, vertigini. Sistema urogenitale
:
impotenza, infezioni urinarie, anormalita` urinarie, disuria, pollachiuria. Altre: mialgia, infezioni virali, dolori addominali, lom-balgia, astenia, dolori toracici, malessere, artralgia, prurito, rash, edema periferico, febbre. Angioedema: angioedema e` stato osservato in pazienti trattati con ACE inibitori, compreso ilquinapril. Nei casi nei quali si verifica stridore laringeo, edema del viso, della lingua e della glottide, l`angioedema puo` essere fatale. In tali casi il trattamento con Acequide deve essere sospe-so immediatamente e il paziente deve essere trattato adeguatamente e tenuto sotto osservazione finche` l`edema non e` risolto. Nei casi nei quali l`edema e` limitato al viso e alle lab-bra, esso generalmente si risolve senza trattamento, sebbene gli antiistaminici siano utili nell`alleviare i sintomi. L`angioedema con interessamento della laringe puo` essere fatale e pertantorichiede la pronta instaurazione di una appropriata terapia, ad esempio con la somministrazione sottocutanea di 0,3-0,5 ml di una soluzine
1:
1000 di adrenalina. L`angioedema, incluso edemadella laringe, puo` manifestarsi specialmente dopo la prima dose. I pazienti devono riferire immediatamente qualsiasi segno o sintomo che suggerisca l`angioedema (gonfiore del viso, degliocchi, delle labbra, della lingua, difficolta` nel respirare) e non assumere piu` il farmaco prima di avere consultato il medico. Ipotensione: I pazienti gia` in trattamento con diuretico possono svi-luppare ipotensione sintomatica iniziando la terapia con Acequide. Nei pazienti in trattamento diuretico e` importante, se possibile, interrompere tale trattamento parecchi giorni prima di as-sumere Acequide oppure, se questo non e` possibile, iniziare Acequide a bassa dose. L`ipotensione sintomatica, osservata raramente in pazienti ipertesi trattati con quinapril, e` una possibileconseguenza della terapia con ACE-inibitori anche in pazienti in dialisi. In generale, in pazienti sale/volume depleti, inclusi quelli con insufficienza cardiaca congestizia, la terapia dovrebbe ini-ziare sotto controllo medico e i pazienti dovrebbero essere seguiti accuratamente per le prime due settimane di trattamento e ogni volta che il dosaggio dell`antiipertensivo viene aumentato.Se si verifica ipotensione sintomatica, il paziente deve essere posto in posizione supina e, se necessario, sottoposto a infusione endovenosa di soluzione fisiologica. Una transitoria rispostaipotensiva non e` una controindicazione al prosieguo della terapia; comunque se si verifica un tale evento deve essere presa in considerazione la diminuzione del dosaggio di Acequide. I pa-zienti devono riferire un`eventuale sensazione di testa vuota, specialmente nei primi giorni di terapia. Se si verifica una sincope, i pazienti devono sospendere il trattamento finche` non abbianoconsultato il medico. L`eccessiva traspirazione e la disidratazione cosi` come il vomito e la diarrea possono favorire una eccessiva caduta della pressione arteriosa; in tal caso i pazienti de-vono consultare il medico. Neutropenia/agranulocitosi Altri ACE-inibitori sono stati associati ad agranulocitosi e depressione midollare, raramente in pazienti non complicati, piu` frequente-mente in pazienti con compromissione renale, specialmente in presenza di collagenopatie vascolari. Benche` non siano stati riportati casi di agranulocitosi attribuibili al quinapril, e` tuttaviaopportuno eseguire controlli periodici del numero dei globuli bianchi nei pazienti con collagenopatia vascolare e/o nefropatia trattati con Acequide. I pazienti devono riferire prontamente almedico il verificarsi di ogni infezione (per esempio mal di gola o febbre) che non si risolva entro due o tre giorni. Parametri clinici di laboratorio Dagli studi controllati e non controllati e` emersoquanto segue: Creatinina e azotemia: aumenti sopra i livelli normali furono osservati occasionalmente in alcuni pazienti trattati con Acequide. Questi aumenti si normalizzavano spesso pro-seguendo la terapia. Altri effetti indesiderati riportati con i singoli componenti di Acequide sono i seguenti: Quinapril Angina pectoris, depressione, aumento traspirazione. Idroclorotiazide Ano-ressia, irritazione gastrica, crampi, ittero colestatico intraepatico, pancreatite, scialoadenite, leucopenia, agranulocitosi, trombocitopenia, anemia aplastica e emolitica, spasmi muscolari,agitazione, insufficienza renale, disfunzione renale, nefrite interstiziale, xantopsia, porpora, fotosensibilita`, orticaria, angioite necrotizzante (vasculite), difficolta` respiratorie, polmonite ededema polmonare, reazioni anafilattiche. Effetti metabolici ed endocrini I pazienti in terapia tiazidica devono essere monitorati per eventuali segni di alterazioni del bilancio idroelettrolitico in-cluse iponatriemia, alcalosi ipocloremica e ipokaliemia. Tuttavia, poiche` il quinapril riduce la produzione di aldosterone, la sua aggiunta al diuretico attenua la perdita di potassio, indotta daquest`ultimo. La determinazione degli elettroliti serici e urinari e` particolarmente importante in caso di vomito abbondante o trattamento con fluidi per via parenterale. Con Acequide non e` rac-comandato l`uso di diuretici risparmiatori di potassio. I pazienti non devono usare sostituti del sale contenenti potassio senza consultare il medico. In alcuni pazienti in terapia tiazidica si pos-sono verificare iperuricemia o precipitazione della gotta. La combinazione con quinapril puo` attenuare l`effetto iperuricemico della idroclorotiazide. I tiazidici aumentano l`escrezione urinariadi magnesio, provocando ipomagnesiemia e riducono l`escrezione di calcio causando eventualmente intermittenti e lievi elevazioni del calcio serico anche in assenza di riconosciuti disordinidel metabolismo del calcio. Una ipercalcemia elevata puo` essere indicativa di un latente iperparatiroidismo. Il trattamento tiazidico deve essere interrotto prima di condurre test sulla fun-zione paratiroidea. I tiazidici devono essere usati con prudenza in pazienti con funzione epatica compromessa e con epatopatia progressiva in quanto minime alterazioni del bilancio idroelet-trolitico possono precipitare un coma epatico. Nei pazienti diabetici puo` essere richiesto un aggiustamento della dose di insulina o degli ipoglicemizzanti orali. I diuretici tiazidici possono
indurre iperglicemia e pertanto un diabete mellito latente puo` diventare manifesto. L`effetto antiipertensivo del farmaco puo` essere aumentato nei pazienti sottoposti a simpaticectomia. La terapia con diuretici tiazidici puo` essere associata con un aumento del colesterolo e dei trigliceridi plasmatici.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
COMPROMISSIONE DELLA FUNZIONE RENALE:
i tiazidici devono essere usati con cautela nei pazienti con gravi nefropatie poiche` possono indurre aumento della azotemia. Come conseguenza dell`inibizione del sistema renina-angiotensina-aldosterone, sono prevedibili modificazioni della funzione renale in individui particolari. In pazienti con grave insufficienza cardiaca la cui funzionalita` renale puo` dipendere dall`attivita` del sistema renina-angiotensinaaldosterone, il trattamento con ACE inibitori, incluso il quinapril, si puo` associare ad insufficienza renale progressiva e, raramente, insufficienza renale acuta potenzialmente fatale. In studi clinici, pazienti ipertesi con stenosi unilaterale o bilaterale dell`arteria renale, aumenti dell`azotemia o della creatinina serica sono stati osservati in alcuni casi dopo terapia con ACE inibitori. Questi aumenti risultavano quasi sempre reversibili con l`interruzione della terapia. In tali pazienti la funzione renale deve essere monitorata durante le prime settimane di terapia. Alcuni pazienti con ipertensione o insufficienza cardiaca senza apparente disfunzione vascolare renale preesistente, hanno manifestato aumenti dell`azotemia e della creatinina serica generalmente minori e transitori, in particolare quando il quinapril veniva somministrato assieme ad un diuretico. Questo puo` avvenire piu` facilmente in pazienti con compromissione renale preesistente. In tal caso puo` essere richiesta la riduzione del dosaggio o la sospensione dell`Acequide. Benche` gli studi clinici abbiano indicato che nei pazienti con compromissione renale il quinapril generalmente non induce ulteriore deterioramento, si raccomanda di effettuare in tali pazienti controlli periodici sui parametri di funzionalita` renale. C HIRURGIA/
ANESTESIA:
in pazienti sottoposti ad interventi di alta chirurgia o comunque ad anestesia generale, il quinapril puo` bloccare la formazione di angiotensina II secondaria alla liberazione compensatoria di renina. Questo puo` condurre ad una ipotensione che puo` essere corretta espandendo la volemia. Prima di essere sottoposto ad un intervento chirurgico, e/o ad anestesia generale, il paziente deve avvisare il medico di essere in terapia con un ACE inibitore.
AVVERTENZE SPECIALI:
Non sono stati segnalati effetti sfavorevoli sulla capacita` di guidare autoveicoli o di operare sui macchinari.
USO IN PEDIATRIA:
Non sono state stabilite la tollerabilita` e l`efficacia di Acequide nei bambini.
USO IN GRAVIDANZA:
Non esistono adeguati e ben controllati studi in donne gravide; pertanto il prodotto e` controindicato in caso di gravidanza accertata o presunta. Poiche` anomalie fetali sono state associate ad altri ACE-inibitori somministrati durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza, se in una paziente in trattamento con Acequide viene accertata una gravidanza la terapia deve essere interrotta e si deve consultare un ginecologo. Non e` noto se quinapril o i suoi metaboliti sono escreti con il latte umano mentre e` noto che i tiazidici compaiono nel latte umano. A causa dei rischi potenziali sui lattanti Acequide non deve essere somministrato durante l`allattamento.
INTERAZIONI:
AGENTI CHE AUMENTANO IL POTASSIO SERICO Per la presenza di quinapril durante la terapia con Acequide non si raccomanda l`uso di diuretici risparmiatori di potassio, di supplementi di potassio o di sostituti del sale contenenti potassio, a causa del rischio di iperpotassiemia. TETRACICLINE La somministrazione contemporanea di quinapril e tetracicline riduce l`assorbimento di quest`ultime del 28-37%. Questa interazione deve essere considerata in caso di terapia contemporanea con Acequide e tetracicline. LITIO Aumentati livelli serici di litio e sintomi di tossicita` da litio sono stati osservati in pazienti trattati contemporaneamente con litio e ACE-inibitori o diuretici. Pertanto, durante il trattamento concomitante con Acequide e sali di litio i livelli serici di litio devono essere monitorati frequentemente. A LTRI FARMACI Non sono state evidenziate interazioni clinicamente importanti con somministrazioni di quinapril congiuntamente a propranololo, digossina, warfarina e cimetidina. I seguenti farmaci possono interagire con i diuretici tiazidici: ALCOOL - BARBITURICI - NARCOTICI Puo` verificarsi un potenziamento dell`ipotensione ortostatica. FARMACI ANTI-DIABETICI (IPOGLICEMIZZANTI ORALI ED INSULINA) Puo` essere richiesto un aggiustamento del loro dosaggio. CORTICOSTEROIDI - ACTH Aumentata deplezione elettrolitica, in particolare ipokaliemia. AMINE PRESSORIE (AD ESEMPIO NORADRENALINA) Possibile diminuzione della risposta pressoria, tuttavia non tale da precludere il loro uso. RILASSANTI MUSCOLARI NON DEPOLARIZZANTI (AD ESEMPIO TUBOCURARINA) Possibile aumento della risposta. A NTI-INFIAMMATORI NON STEROIDEI In alcuni pazienti la loro somministrazione puo` ridurre l`effetto diuretico, natriuretico e anti-ipertensivo dei tiazidici. Pertanto quando Acequide viene usato contemporaneamente ad anti-infiammatori non steroidei, il paziente dovra` essere osservato accuratamente per verificare l`effetto antiipertensivo di Acequide.
POSOLOGIA:
Nei pazienti non in terapia diuretica, la dose singola iniziale raccomandata e` di mezza compressa di Acequide. La dose normale di mantenimento e` di una compressa al giorno. Se necessario, la dose puo` essere aumentata fino a due compresse una volta al giorno. Nei pazienti gia` in trattamento con un diuretico e` opportuno iniziare la terapia con una singola dose di 5 mg di quinapril, allo scopo di minimizzare il rischio di una ipotensione eccessiva, aggiustando poi la posologia fino ad ottenere la risposta ottimale. Se questa e` raggiunta con la stessa dose presente nell`associazione si puo` passare alla terapia con Acequide. Negli anziani la dose iniziale non deve contenere piu` di 5 mg di quinapril e deve essere attentamente stabilita dal medico. Acequide non deve essere usato come terapia iniziale in pazienti con insufficienza renale lieve (clearance della creatinina 30-60 ml/min.), ma solo dopo titolazioni dei singoli componenti, impiegando come dose iniziale 5 mg di quinapril. Quando richiesta una terapia con quinapril associato ad un diuretico in pazienti con grave insufficienza renale (clearance della creatinina < 30 ml/min.), un diuretico dell`ansa e` preferibile ad un tiazidico e pertanto in questi pazienti non e` raccomandato Acequide.
SOVRADOSAGGIO:
Non sono disponibili dati riguardanti sovradosaggio di Acequide nell`uomo, ne` informazioni specifiche sul suo trattamento. Il trattamento dovra` essere sintomatico e di sostegno in accordo con la normale pratica medica, con sospensione della terapia con Acequide e accurato monitoraggio del paziente. Quinapril Non sono disponibili dati riguardanti il sovradosaggio nell`uomo. La manifestazione clinica piu` frequente dovrebbe essere rappresentata da una grave ipotensione, che dovrebbe essere trattata con infusione endovenosa di soluzione fisiologica. Emodialisi e dialisi peritoneale hanno scarso effetto sulla rimozione di quinapril e quinaprilato. Idroclorotiazide I segni e sintomi piu` comunemente osservati sono quelli causati dalla deplezione degli elettroliti (ipopotassiemia, ipocloremia, iponatriemia), e dalla disidratazione quali risultato di un`eccessiva diuresi. Se il paziente e` anche in trattamento con digitale, l`ipopotassiemia puo` aumentare il rischio di aritmie cardiache.


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