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ACEPLUS

BRISTOL-MYERSSQUIBB SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Captopril 50 mg, idroclorotiazide 25 mg.
ECCIPIENTI:
Cellulosa microcristallina, amido pregelatinizzato, lattosio anidro, magnesio stearato,acido stearico e colore E.110.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antipertensivi. Bloccanti dell`enzima di conversione e diuretici.
INDICAZIONI:
Ipertensione arteriosa. (Aceplus puo` essere impiegato in sostituzione della terapiaattuata con suoi principi attivi somministrati separatamente).
CONTROINDICAZIONI:
Controindicato in pazienti anurici o con ipersensibilita` al captopril, ai tiazi-dici o ad altri farmaci derivati dalle sulfonamidi. Storia di edema angioneurotico associato a precedente terapia con ACE-Inibitori. Gravidanza. Allattamento.
EFFETTI INDESIDERATI:
Con l`uso dei singoli componenti, sono noti dalla letteratura i seguenti effetticollaterali dovuti ai diuretici tiazidici: disturbi gastrici, debolezza, ipopotassiemia, iperglicemia,
glicosuria, iperuricemia, ipercalcemia, spasmi muscolari ed occasionale nicturia nei primi gior-ni di terapia, episodi di gotta franca, porpora, fotosensibilizzazione ed altre reazioni di ipersensibilita` o autoimmuni (rash, orticaria, angioite necrotizzante, sindrome di Stevens - Johnson),vertigine e cefalea, leucopenia, agranulocitosi, trombocitopenia, parestesia, anemia aplastica ed emolitica; ed i seguenti dovuti al captopril: - neutropenia e proteinuria. - Rash cutaneo (ge-neralmente entro le prime quattro settimane di terapia). Il fenomeno, talvolta pruriginoso e di tipo maculopapulare, e` di breve durata, reversibile, e nella maggioranza dei casi non richiedel`interruzione della terapia. - Alterazioni transitorie della percezione del gusto. Il fenomeno e` limitato nel tempo e vi si puo` associare una perdita di peso. -Stomatite con aspetto pseudo af-toso; raramente irritazione gastrica e dolore addominale. Sono stati riportati inoltre: tachicardia o ipotensione, in occasione delle prime somministrazioni del prodotto, in pazienti con grave so-dio e/o volume deplezione, quali quelli trattati in precedenza con alte dosi di diuretici; ed assai raramente tosse, linfoadenopatie, parestesia delle mani e manifestazioni del tipo malattia dasiero, angioedema, reazione pemfigoide reversibile; rare anche le osservazioni di aumento degli enzimi epatici senza un accertato nesso di causalita` con il prodotto.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
ANGIOEDEMA:
In pazienti trattati con ACE-Inibitori, compreso il captopril,si e` manifestato angioedema. Se l`angioedema interessa la lingua, la glottide o la laringe, va intrapresa immediatamente una terapia d`emergenza per il rischio di soffocamento, anche fatale.L`arrossamento limitato al viso, alle mucose orali, alle labbra ed alle estremita` sono reversibili con la sospensione del farmaco.
REAZIONI ANAFILATTOIDI:
In pazienti in terapia con ACE-Inibitorisono state osservate reazioni anafilattoidi durante emodialisi. Questi pazienti dovranno essere trattati con particolare attenzione. In due pazienti in trattamento desensibilizzante al veleno diimenotteri (p. es.: insetti come api, vespe, ecc.), la contemporanea somministrazione di un altro ACE-Inibitore ha provocato gravi reazioni anafilattoidi. Pertanto, in tali pazienti il trattamentocon ACE-Inibitori deve essere attuato con cautela. P
ROTEINURIA:
Sono riportati casi di proteinuriae transitoria elevazione dell`azotemia e della creatininemia in pazienti con preesistenti lesioni renali. Nei pazienti senza precedenti anamnestici di malattie renali e trattati con 150 mg/die omeno di captopril, l`incidenza della proteinuria e` stata dello 0,2%. Tale fenomeno e` stato osservato nello 0,7% del totale dei pazienti che assumevano il captopril. Cio` si e` verificato prevalen-temente nei pazienti con preesistenti malattie renali o che avevano assunto dosaggi relativamente alti di captopril (oltre 150 mg/die) o con entrambe le condizioni. In tali pazienti lavalutazione delle proteine urinarie (dipstick) dovrebbe essere fatta prima del trattamento e periodicamente in seguito. In questi casi non si sono avute alterazioni della funzionalita` renale (va-lutata mediante azotemia e creatininemia) nei pazienti nei quali non era esistente una precedente malattia renale, verificandosi solo infrequentemente negli altri. In circa un quinto deipazienti proteinurici, si e` evidenziata una sindrome nefrotica. Nella maggioranza dei casi, la proteinuria diminuiva o scompariva entro sei mesi, sia sospendendo che continuando la terapiacon captopril. Sebbene in reperti bioptici provenienti da alcuni pazienti proteinurici sia stata riscontrata una glomerulopatia membranosa, non e` possibile stabilirne un rapporto causale conil captopril, sia perche` non erano state effettuate biopsie pre-trattamento, sia perche` e` dimostrata la possibilita` dell`instaurarsi di una glomerulopatia membranosa in pazienti ipertesi chenon assumono captopril. F
UNZIONE RENALE COMPROMESSA:
I tiazidici sono meno efficaci nei pa-zienti portatori di grave insufficienza renale; in questi pazienti e` spesso consigliabile usare un
diuretico dell`ansa; Aceplus non e` pertanto indicato in simili situazioni patologiche. E` stato os-servato inoltre che importanti, ma infrequenti effetti collaterali da captopril si sono verificati in pazienti con preesistenti situazioni di danno di vario grado della funzionalita` renale; pertanto, inpazienti portatori di insufficienza renale di grado elevato, Aceplus dovrebbe essere impiegato con cautela, valutando attentamente il rapporto dei potenziali rischi e benefici. N EUTROPENIA -A
GRANULOCITOSI:
In alcuni pazienti con insufficienza renale e/o collagenopatie vascolari (lupuseritematoso sistemico, sclerodermia) o in terapia immunosoppressiva o con citostatici, trattati
con captopril, e` stata osservata neutropenia e agranulocitosi. Pertanto, in questi pazienti il pro-dotto dovrebbe essere prescritto solo dopo una valutazione dei rischi in rapporto ai benefici, ed e` consigliabile eseguire la leucometria ed il controllo della formula leucocitaria prima di iniziareil trattamento, ogni due settimane durante i primi tre mesi di terapia e periodicamente in seguito. Qualora il numero dei neutrofili dovesse scendere al di sotto di 1.000/mm3 sara` opportuno so-spendere la terapia con Aceplus e seguire il decorso clinico del paziente. I
NFORMAZIONI PER I PAZIENTI:
E` opportuno che il paziente segnali immediatamente al medico ogni sintomo diangioedema (p. es.: gonfiore del viso, degli occhi, delle labbra, della lingua, della laringe e delle
estremita`; difficolta` ad inghiottire o a respirare; raucedine) ed interrompa la terapia. I pazienti,inoltre, dovranno segnalare immediatamente al medico l`eventuale comparsa di segni indicativi di neutropenia (come ad esempio: mal di gola e febbre). Le donne in eta` fertile dovranno essereinformate delle conseguenze derivanti dall`assunzione di ACE-Inibitori, conseguenze non dannose se il prodotto e` somministrato durante il primo trimestre di una eventuale gravidanza. Incaso di sospetta gravidanza, le pazienti dovranno informare immediatamente il loro medico curante.
IPOTENSIONE:
L`effetto antiipertensivo di Aceplus e` di regola ben tollerato, tuttavia possonoessere talvolta avvertite sensazioni di sonnolenza o di "testa vuota" generalmente lievi, indicative di una ipotensione che puo` verificarsi entro un`ora dall`assunzione della prima dose. Nellamaggior parte dei casi tale sintomatologia puo` essere facilmente controllata suggerendo al paziente di mettersi in posizione supina. In pazienti sodio e/o volume depleti da precedenti elevatedosi di diuretici o da marcata restrizione di sodio nella dieta, un`occasionale eccessiva risposta ipotensiva potra` essere rapidamente risolta per mezzo di infusioni endovenose di soluzione fi-siologica e prevenuta dall`uso iniziale di basse dosi del prodotto. Un eventuale episodio ipotensivo, successivo ad una dose iniziale di Aceplus non preclude un ulteriore aggiustamento delladose terapeutica. C
HIRURGIA-
ANESTESIA:
In pazienti sottoposti ad interventi di alta chirurgia o du-rante l`anestesia, l`uso di Aceplus puo` provocare ipotensione, correggibile mediante espansione
della volemia. Esso puo` anche aumentare la risposta alla tubocurarina. EQUILIBRIO IDRO-
ELETTROLITICO:
I pazienti in trattamento con diuretici dovrebbero essere osservati per segni clinici di mo-dificato equilibrio idro-elettrolitico. I tiazidici possono diminuire l`escrezione di calcio. In alcuni
pazienti in terapia protratta con tiazidici sono state riscontrate alterazioni patologiche della
ghiandola paratiroidea con conseguente ipercalcemia ed ipofosfatemia. La terapia tiazidica do-vra` essere sospesa prima che vengano effettuate le prove di funzionalita` paratiroidea. La terapia tiazidica ha mostrato di aumentare l`escrezione urinaria del magnesio con conseguente riduzio-ne dei livelli plasmatici dello stesso. Poiche` il captopril riduce la produzione dell`aldosterone, la sua associazione con l`idroclorotiazide puo` minimizzare o annullare l`eventuale incidenza di ipo-kaliemia indotta dal diuretico. Il paziente dovra` considerare che una eccessiva perspirazione o disidratazione possono causare un eccessivo abbassamento della pressione dovuto alla ridu-zione del volume dei fluidi. Altre cause di volume deplezione, quali vomito e diarrea, possono portare ad un abbassamento della pressione, in questi casi e` opportuno che il paziente informiil medico. E` bene che il paziente non usi diuretici risparmiatori di potassio, supplementi di potassio o sostituti del sale contenenti potassio senza consultare il medico.
S TENOSI AORTICA:
Come ogni farmaco che riduce le resistenze vascolari, deve essere usato con estrema cautela nei pazienti con stenosi dell`aorta, a causa delle potenziali pericolose conseguenze della ridu-zione della perfusione coronarica secondaria alla diminuzione della pressione arteriosa. M
ALATTIE EPATICHE:
Non vi sono esperienze di trattamento in pazienti con grave insufficienza epatica omalattie progressive del fegato. Nel corso di trattamento con ACE-Inibitori e` stata raramente descritta una sindrome itterica con grave evoluzione verso l`epatite fulminante. Pertanto, i pazientitrattati con ACE-Inibitori che sviluppino ittero o marcato incremento degli enzimi epatici devono sospendere la terapia ed essere adeguatamente trattati. I tiazidici devono essere usati con cau-tela in pazienti con funzione epatica compromessa o un`epatopatia progressiva, in quanto minime alterazioni del bilancio idro-elettrolitico possono indurre coma epatico.
D IABETE:
Neipazienti diabetici i tiazidici possono modificare il fabbisogno insulinico, come pure, evidenziare forme latenti di diabete mellito. Il captopril puo` causare una falsa positivita` nel test per l`aceto-nuria.
USO IN PEDIATRIA:
Non sono state ancora stabilite l`efficacia e la sicurezza di Aceplus nei bambini.
USO IN GRAVIDANZA:
In caso di gravidanza sospetta o accertata, e` opportuno informare subito il me-dico curante.
INTERAZIONI:
Diuretici risparmiatori di potassio come lo spironolactone, il triamterene e l`amilo-ride se necessari dovrebbero essere somministrati con cautela dato che possono portare ad un significativo incremento della potassiemia.
AGENTI AD ATTIVITA` VASODILATATRICE:
nitroglicerina oaltri nitrati (usati per il trattamento dell`angina) o altri medicinali ad attivita` vasodilatatrice dovranno, se possibile, essere interrotti prima di iniziare la terapia con Aceplus. Se tali medicinalisaranno risomministrati durante terapia con Aceplus, questi dovranno essere utilizzati con cautela, e ai dosaggi inferiori.
AGENTI CON ATTIVITA` SUL SISTEMA NERVOSO SIMPATICO:
Il sistema nervo-so simpatico puo` avere una importanza particolare nel regolare la pressione nei pazienti in terapia con captopril da solo o in associazione con diuretici. Comunque, agenti con attivita` sulsistema nervoso simpatico (per es. agenti bloccanti gangliari, I-MAO o bloccanti del neurone adrenergico) dovranno essere usati con cautela.
INIBITORI DELLA SINTESI ENDOGENA DELLE PROSTAGLANDINE:
e` stato riportato che l`indometacina puo` ridurre gli effetti antiipertensivi del captopril.Altri agenti antiinfiammatori non steroidei (per es.: aspirina) possono avere questo stesso effetto.
LITIO:
in pazienti in terapia con ACE-Inibitori e litio sono stati riportati aumenti dei livelli sie-rici di litio e sintomi di tossicita` da litio. Questi medicinali dovranno essere somministrati in associazione con cautela e si raccomanda il monitoraggio frequente dei livelli sierici del litio.Inoltre, i diuretici riducono la clearance renale del litio ed aumentano il rischio di tossicita` dovuta al litio. L`idroclorotiazide deve essere somministrata con cautela ed i livelli di siero dovranno es-sere monitorati periodicamente. A
LCOOL,
BARBITURICI E NARCOTICI:
si puo` verificare potenziamen-to di ipotensione ortostatica. A MFOTERICINA B, CORTICOSTEROIDI O CORTICOTROPINA (ACTH):idroclorotiazide puo` causare squilibrio elettrolitico, soprattutto ipokalemia. C
ARDIOGLICOSIDICI:
possibile aumento della tossicita` della digitale associata a ipokalemia indotta dai tiazidici. M
IORILASSANTI NON DEPOLARIZZANTI,
ANESTETICI E PREANESTETICI USATI IN CHIRURGIA:
l`uso di questi me-dicinali puo` essere potenziato dalla somministrazione concomitante di idroclorotiazide.
POSOLOGIA:
IPERTENSIONE ARTERIOSA:
una compressa al giorno, preferibilmente al mattino. Lamaggior parte dei pazienti risponde a questa posologia; tuttavia se a distanza di 4 settimane si ritenesse opportuno ottenere ulteriori decrementi della pressione arteriosa, modificare la poso-logia raddoppiandola. P
AZIENTI ANZIANI In tali pazienti e` consigliabile iniziare la terapia con bassidosaggi.
SOVRADOSAGGIO:
Non si conoscono casi di dosaggi eccessivi. Il trattamento del sovradosaggio do-vrebbe essere sintomatico e di supporto. Se l`ingestione e` recente, lo stomaco dovrebbe essere svuotato mediante lavanda gastrica. Disidratazione, squilibrio elettrolitico, ipotensione e comada sovradosaggio diuretico dovrebbero essere trattati con le terapie standard. Il captopril si elimina per dialisi.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Conservare a temperatura inferiore ai 30-oC.


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