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ACCUPRIN

PARKEDAVIS SpA
CONCESSIONARIO:
PFIZER ITALIANA SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Quinapril cloridrato 5,416 - 21,664 mg (pari a 5 - 20 mg di quinapril).
ECCIPIENTI:
Magnesio carbonato pesante, lattosio, gelatina, crospovidone, magnesio stearato,idrossipropilmetilcellulosa, idrossipropilcellulosa, polietilenglicole 400, titanio biossido (E171),
ossido di ferro rosso (E172), cera candelilla.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
ACE-inibitore.
INDICAZIONI:
Ipertensione arteriosa sistemica. Insufficienza cardiaca congestizia.
CONTROINDICAZIONI:
E` controindicato nei pazienti con ipersensibilita` verso i singoli componentidel prodotto ed in quelli con ipersensibilita` ad altro ACE-inibitore. E` controindicato nei pazienti
con storia di angioedema associato a precedente terapia con altri ACE-inibitori. E` controindi-cato in pazienti con edema angioneurotico ereditario o idiopatico. E` controindicato in gravidanza e durante l`allattamento
EFFETTI INDESIDERATI:
La tollerabilita` dell`Accuprin e` stata valutata in piu` di 2000 pazienti, inclusi 739pazienti trattati per 12 mesi, e 173 trattati per 24 mesi. In questi studi clinici controllati Accuprin
e` stato generalmente ben tollerato. Gli effetti collaterali piu` frequentemente osservati negli studiclinici controllati sono stati cefalea (6,9%), vertigini (4,7%), rinite (3,0%), tosse (3,1%), infezioni alle alte vie respiratorie (2,5%), senso di stanchezza (2,5%), nausea e vomito (2,3%). Per lamaggior parte dei casi tali effetti collaterali sono stati lievi e transitori. La sospensione del trattamento a causa di effetti collaterali si e` resa necessaria nel 3,2% dei pazienti trattati con Ac-cuprin. Altri effetti indesiderati presentatisi con minore incidenza nei pazienti trattati con Accuprin negli studi clinici controllati sono stati: Sistema cardiovascolare: vasodilatazione, ipo-tensione; Sistema gastrointestinale: dispepsia, gastrite, flatulenza, diarrea; Sistema nervoso: sonnolenza, insonnia, agitazione, parestesie; Sistema respiratorio: sinusite, faringite, bronchi-te, dispnea; Sistema tegumentario: prurito, rash, aumentata traspirazione; Altri: edemi, angioedemi, artralgia, artrite, dolori muscolari, lombalgia, dolori toracici, dolori addominali, infezionivirali; Angioedema: angioedema e` stato osservato in pazienti trattati con ACE-inibitori, compreso Accuprin. Nei casi in cui si verifica stridore laringeo, edema del viso, della lingua e della glot-tide, l`angioedema puo` essere fatale. In tali casi il trattamento con Accuprin deve essere sospeso immediatamente e il paziente deve essere trattato appropriatamente e tenuto sotto os-servazione finche` l`edema non e` sparito. Nei casi in cui l`edema e` limitato al viso e alle labbra, la condizione generalmente si risolve senza trattamento, sebbene gli antiistaminici siano utili nelsollievo dei sintomi. Angioedema con interessamento della laringe puo` essere fatale e pertanto richiede la pronta instaurazione di una appropriata terapia, ad esempio con la somministrazionesottocutanea di 0,3-0,5 ml di una soluzione
1:
1000 di adrenalina. L`angioedema, incluso l`edema della laringe, puo` manifestarsi specialmente dopo la prima dose di Accuprin. I pazienti de-vono essere avvisati di riferire immediatamente qualsiasi segno o sintomo che suggerisca la comparsa di angioedema (gonfiore del viso, degli occhi, delle labbra, della lingua, difficolta` nelrespirare) e di non assumere piu` il farmaco prima di avere consultato il medico. Ipotensione: raramente e` stata riscontrata ipotensione eccessiva in pazienti con ipertensione non complica-ta. Questa evenienza e` una possibile conseguenza della terapia con ACE-inibitori in pazienti sale/volume depleti, come quelli trattati precedentemente con diuretici, emodializzati, a dietaiposodica o affetti da diarrea e vomito. In pazienti con insufficienza cardiaca congestizia che possono presentare il rischio di una eccessiva caduta pressoria, la terapia con Accuprin deveessere iniziata con la dose piu` bassa raccomandata; tali pazienti devono essere seguiti attentamente durante le prime due settimane di trattamento e ogni volta che il dosaggio di Accuprinviene aumentato. Se si verifica ipotensione sintomatica, il paziente deve essere posto in posizione supina e, se necessario, sottoposto a infusione endovenosa di soluzione fisiologica. Unatransitoria risposta ipotensiva non e` una controindicazione al prosieguo della terapia; comunque se si verifica un tale evento deve essere presa in considerazione la diminuzione del dosag-gio di Accuprin o di ogni concomitante terapia con diuretici. I pazienti devono essere avvisati di riferire un`eventuale sensazione di testa vuota, specialmente nei primi giorni di terapia. Se si ve-rifica una sincope, i pazienti devono sospendere il trattamento finche` non abbiano consultato il medico. L`eccessiva traspirazione e disidratazione cosi` come il vomito e la diarrea possono fa-vorire una eccessiva caduta della pressione arteriosa; in tal caso i pazienti devono essere avvisati di consultare il medico. Neutropenia/Agranulocitosi: altri ACE-inibitori sono stati associatiad agranulocitosi e depressione midollare, raramente in pazienti non complicati, ma piu` frequentemente in pazienti con compromissione renale, specialmente in presenza di una collage-nopatia vascolare. Nei piu` di 2000 pazienti trattati con Accuprin negli studi clinici non si e` verificato nessun caso di neutropenia o di agranulocitosi attribuibili ad Accuprin. Come per glialtri ACE-inibitori, dovrebbero tuttavia essere eseguiti controlli periodici del numero dei globuli bianchi nei pazienti con collagenopatia vascolare e/o nefropatia trattati con Accuprin. I pazientidevono essere avvisati di riferire prontamente al medico il verificarsi di ogni infezione (per esempio mal di gola o febbre) che non si risolva entro due o tre giorni e che puo` essere un se-gno di neutropenia. Parametri clinici di laboratorio: non e` stato osservato nessun caso di agranulocitosi attribuibile al farmaco. Iperpotassiemia: vedi Opportune precauzioni d`impiego eavvertenze speciali. Creatininemia e azotemia: aumenti transitori dell`azotemia e della creatininemia sono stati osservati in pazienti trattati con Accuprin. Tali aumenti si verificano piu` facil-mente nei pazienti trattati contemporaneamente con diuretici.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
IPOTENSIONE. Ipotensione sintomatica e` stata raramente osservata in pa-zienti con ipertensione non complicata trattati con quinapril, ma e` una possibile conseguenza della terapia con ACE-inibitori in pazienti sale/volume depleti, quali quelli in trattamento con diu-retici, o soggetti a restrizione del sale nella dieta o a emodialisi. In pazienti con insufficienza cardiaca congestizia che possono presentare il rischio di una eccessiva caduta pressoria, laterapia con Accuprin deve essere iniziata con la dose piu` bassa raccomandata; tali pazienti devono essere seguiti attentamente durante le prime due settimane di trattamento e ogni volta cheil dosaggio di Accuprin viene aumentato. Ipotensione sintomatica e` stata per lo piu` osservata in pazienti con grave insufficienza cardiaca, associata o meno ad insufficienza renale grave;molto verosimilmente in pazienti sottoposti a trattamento con dosi elevate di diuretici dell`ansa, o quelli con iponatriemia e con compromissione della funzionalita` renale. Se si verifica ipoten-sione sintomatica, il paziente deve essere posto in posizione supina e, se necessario, sottoposto a infusione endovenosa di soluzione fisiologica. Una transitoria risposta ipotensiva non e`una controindicazione al prosieguo della terapia; comunque, se si verifica un tale evento deve essere presa in considerazione la diminuzione del dosaggio di Accuprin. I pazienti devono es-sere avvertiti di riferire un`eventuale sensazione di testa vuota, specialmente nei primi giorni di terapia con Accuprin. Se si verifica sincope, i pazienti devono sospendere il trattamento finche`non abbiano consultato il medico. L`inadeguata assunzione di liquidi, l`eccessiva traspirazione e la disidratazione, cosi` come il vomito e la diarrea, possono favorire una eccessiva caduta del-la pressione arteriosa a causa della riduzione del volume dei liquidi; in tal caso i pazienti devono consultare il medico. PAZIENTI CON IPERTENSIONE NEFROVASCOLARE, INSUFFICIENZA RENALE O IN EMODIALISI. Esiste un aumentato rischio di grave ipotensione e insufficienza renale quando i pazienti
con ipertensione nefrovascolare e preesistente stenosi bilaterale o unilaterale dell`arteria renalevengano trattati con ACE-inibitori. Il trattamento con diuretici puo` contribuire ad aumentare tale rischio. La perdita della funzionalita` renale puo` verificarsi anche solo con modeste modificazio-ni della creatinina sierica perfino in pazienti con stenosi unilaterale dell`arteria renale. Alcuni pazienti trattati con quinapril senza apparente patologia nefrovascolare preesistente hannomanifestato aumenti dell`azotemia e della creatinina sierica, generalmente modesti e transitori, in particolare quando quinapril e` stato somministrato assieme ad un diuretico. In tal caso puo`essere richiesta la riduzione del dosaggio. La valutazione dei pazienti deve sempre includere la determinazione della funzionalita` renale. Come conseguenza dell`inibizione del sistema renina-angiotensina-aldosterone, sono prevedibili modificazioni della funzionalita` renale in individui particolari. In pazienti con grave insufficienza cardiaca, la cui funzionalita` renale puo` dipenderedall`attivita` del sistema renina-angiotensina-aldosterone, il trattamento con ACE-inibitori, incluso quinapril, si puo` associare a oliguria e/o progressiva uremia e, raramente, a insufficienza re-nale acuta potenzialmente fatale. In studi clinici in pazienti ipertesi con stenosi unilaterale o bilaterale dell`arteria renale, aumenti dell`azotemia e della creatinina sierica sono stati osservatiin alcuni casi dopo terapia con ACE-inibitori. Questi aumenti sono risultati quasi sempre reversibili con l`interruzione della terapia. In tali pazienti la funzionalita` renale deve essere monitoratadurante le prime settimane di terapia. Alcuni pazienti con ipertensione o insufficienza cardiaca senza apparente patologia nefrovascolare preesistente, hanno manifestato aumenti dell`azote-mia e della creatinina sierica generalmente minori e transitori, in particolare quando quinapril e` stato somministrato assieme ad un diuretico. Questo puo` avvenire piu` facilmente in pazienti concompromissione renale preesistente. In tal caso puo` essere richiesta la riduzione del dosaggio o la sospensione di Accuprin. Benche` gli studi clinici abbiano indicato che nei pazienti con com-promissione renale, quinapril generalmente non induce ulteriore deterioramento, si raccomanda di effettuare in tali pazienti controlli periodici sui parametri di funzionalita` renale. I pazientiemodializzati con membrane ad alto flusso di poliacrilonitrile ed in trattamento con ACE-inibitori molto facilmente manifestano reazioni anafilattoidi, quali gonfiore, vampate, ipotensione e di-spnea entro pochi minuti dall`inizio dell`emodialisi. L`impiego di membrane alternative o di medicinali antiipertensivi alternativi e` altamente raccomandato. ANGIOEDEMA. Angioedema del viso,delle estremita`, delle labbra, delle mucose, della lingua, della glottide e/o della laringe e` stato osservato in pazienti trattati con ACE-inibitori. L`angioedema puo` manifestarsi durante le primesettimane di trattamento; in rari casi puo` svilupparsi angioedema severo dopo trattamento a lungo termine con ACE-inibitori. Se si verifica, dunque, stridore laringeo o angioedema del viso,della lingua o della glottide, il trattamento con Accuprin deve essere sospeso immediatamente e il paziente deve essere trattato adeguatamente e tenuto sotto osservazione finche` l`edema none` risolto. Nei casi nei quali l`edema e` limitato al viso e alle labbra, esso generalmente si risolve senza trattamento, sebbene gli antistaminici siano utili nell`alleviare i sintomi. L`angioedema coninteressamento della lingua, della glottide o della laringe puo` essere fatale e pertanto, richiede la pronta instaurazione di una appropriata terapia, ad esempio con la somministrazione sotto-cutanea di 0,3-0,5 ml di una soluzione
1:
1000 di adrenalina. L`angioedema, incluso edema della laringe, puo` manifestarsi con gli ACE-inibitori specialmente dopo la prima dose. I pazientidevono riferire immediatamente qualsiasi segno o sintomo che suggerisca l`angioedema (gonfiore del viso, degli occhi, delle labbra, della lingua, difficolta` nel deglutire e respirare) e non as-sumere piu` il farmaco prima di avere consultato il medico. T
OSSE. Durante il trattamento conACE-inibitori puo` verificarsi tosse secca e non produttiva che scompare con l`interruzione del
farmaco. IPERPOTASSIEMIA. I pazienti trattati con il solo Accuprin possono presentare un leggeroaumento della concentrazione sierica di potassio. Questo puo` bilanciare la ipopotassiemia indotta dai diuretici tiazidici. L`iperpotassiemia puo` verificarsi durante il trattamento con ACE-ini-bitori, specialmente in presenza di insufficienza renale e/o cardiaca, o dell`impiego concomitante di diuretici risparmiatori di potassio, supplementi di potassio e/o sostituti salinicontenenti potassio. Laddove un trattamento associato con tali agenti fosse ritenuto opportuno, occorre procedere con precauzione ed effettuare iniziali e periodiche determinazioni del potas-sio sierico. Quinapril non e` stato studiato in terapia associata con diuretici risparmiatori di potassio ma, a causa del rischio teorico di un ulteriore aumento dei livelli sierici di potassio, sideve suggerire di procedere come sopra. C
HIRURGIA/
ANESTESIA:
in pazienti sottoposti a interventidi alta chirurgia o ad anestesia generale gli ACE-inibitori possono bloccare la formazione di angiotensina II secondaria alla liberazione compensatoria di renina. Questo puo` condurre ad unaipotensione o persino shock ipotensivo che puo` essere corretto espandendo la volemia. Prima di essere sottoposto ad un intervento chirurgico, e/o anestesia generale, il paziente deve avvi-sare il medico di essere in terapia con un ACE-inibitore. S
TENOSI AORTICA/CARDIOMIOPATIA IPERTROFICA. Gli ACE-inibitori devono essere impiegati con cautela in pazienti con ostruzione deltratto uscente del ventricolo sinistro. N
EUTROPENIA/AGRANULOCITOSI. Gli ACE-inibitori sono statiassociati ad agranulocitosi e depressione midollare, raramente in pazienti non complicati, piu`
frequentemente in pazienti con compromissione renale, specialmente in presenza di collageno-patie vascolari, ad esempio lupus erythematosus, sclelodermia e in terapia con immunosoppressori. L`effetto risulta reversibile alla sospensione dell`ACE-inibitore. Raramente sono statiriportati casi di agranulocitosi attribuibili a quinapril. Come con altri ACE-inibitori, e` comunque opportuno eseguire controlli periodici del numero dei globuli bianchi nei pazienti con collage-nopatia vascolare e/o nefropatia trattati con Accuprin. I pazienti devono riferire prontamente al medico il verificarsi di ogni infezione (per esempio mal di gola o febbre) che non si risolva entrodue o tre giorni. P
ROTEINURIA. Puo` verificarsi proteinuria specialmente in pazienti con compro-missione della funzionalita` renale preesistente o in trattamento con dosi relativamente alte di
ACE-inibitori.
USO IN PEDIATRIA:
Non e` raccomandato l`impiego di Accuprin non essendo stata stabilita l`efficaciae tollerabilita` nei bambini.
PAZIENTI ANZIANI:
Alcuni pazienti anziani possono risultare piu` responsivi agli ACE-inibitori rispettoa quelli piu` giovani. E` raccomandata la somministrazione di dosi iniziali piu` basse e la valutazione della funzionalita` renale all`inizio della terapia.
USO IN GRAVIDANZA:
Non esistono adeguati e ben controllati studi in donne gravide, pertanto il pro-dotto e` controindicato in caso di gravidanza accertata o presunta. Poiche` anomalie fetali sono
state associate ad altri ACE-inibitori somministrati durante il secondo o terzo trimestre di gra-vidanza, anche se tali effetti non sono stati osservati durante il primo trimestre di gravidanza, le donne in eta` fertile dovranno essere informate delle conseguenze derivanti dall`assunzione diACE-inibitori. In caso di sospetta o accertata gravidanza, le pazienti devono informare il loro medico curante e la terapia deve essere interrotta il piu` presto. Gli ACE-inibitori, incluso quina-pril, sono escreti con il latte materno anche se in quantita` limitata. A causa dei rischi potenziali sui lattanti, Accuprin non deve essere somministrato durante l`allattamento.
EFFETTI SULLA GUIDA E USO DI MACCHINARI:
Non esistono studi sull`effetto del farmaco sulla capacita` diguidare. Quando si guida o si usano macchinari si deve tenere in considerazione che occasionalmente possono verificarsi capogiri e affaticamento.
INTERAZIONI:
AGENTI CHE AUMENTANO IL POTASSIO SIERICO:
I diuretici risparmiatori di potassio (peresempio spironolattone, triamterene o amiloride), gli integratori alimentari di potassio o i sali
contenenti potassio possono causare un aumento significativo della potassiemia. Percio` se vie-ne indicato l`uso contemporaneo di questi prodotti, essi devono essere usati con cautela e con
un controllo appropriato dei livelli sierici di potassio.
FARMACI DIURETICI:
i pazienti trattati con diu-retici possono presentare occasionalmente, dopo l`inizio della terapia con ACE-inibitori, una diminuzione eccessiva della pressione arteriosa. La possibilita` di tali effetti ipotensivi puo` essereridotta sia interrompendo il trattamento con diuretici sia aumentando l`introduzione di sali prima di iniziare la terapia con quinapril. Se non e` possibile interrompere i diuretici, tenere il pazientesotto controllo medico per almeno un`ora dopo la dose iniziale di Accuprin. Accuprin puo` attenuare la perdita di potassio provocata dai diuretici tiazidici.
TETRACICLINE:
La somministrazionecontemporanea di Accuprin e tetracicline riduce l`assorbimento di quest`ultime del 28-37%. Il diminuito assorbimento delle tetracicline e` dovuto alla presenza del magnesio carbonato comeeccipiente nella formulazione di Accuprin. Questa interazione deve essere considerata in caso di terapia contemporanea con Accuprin e tetracicline. formulazione di Accuprin. Questa intera-zione deve essere considerata in caso di terapia contemporanea con Accuprin e tetracicline.
LITIO:
Aumentati livelli sierici di litio e sintomi di tossicita` da litio sono stati osservati in pazientitrattati contemporaneamente con litio e ACE-inibitori o con litio e diuretici tiazidici. Pertanto, durante trattamento concomitante con Accuprin e sali di litio, i livelli sierici di litio devono esseremonitorati frequentemente. A
NESTETICI:
Gli Ace-inibitori possono potenziare gli effetti ipotensividi alcuni anestetici. N ARCOTICI/
ANTIPSICOTICI:
Si puo` verificare ipotensione ortostatica.
ALTRI ANTIIPERTENSIVI:
Possono verificarsi effetti additivi o potenziamento. A LLOPURINOLO, CITOSTATICI O AGENTI IMMUNOSOPPRESSORI,
CORTICOSTEROIDI SISTEMICI O PROCAINAMIDE:
La concomitante sommi-nistrazione con ACE-inibitori puo` indurre un aumentato rischio di leucopenia. A
NTI-INFIAMMATORI NON STERODIDEI (NSAID): La somministrazione di un farmaco antiinfiammatorio non steroideopuo` ridurre l`effetto antiipertensivo di un ACE-inibitore. E` stato inoltre descritto che NSAID e
ACE-inibitori esercitano un effetto additivo nell`aumento del potassio sierico, mentre la funzio-nalita` renale puo` diminuire. Questi effetti, reversibili, si verificano specialmente in pazienti con compromessa funzionalita` renale.
S IMPATICOMIMETICI:
Possono ridurre l`effetto antiipertensivodegli ACE-inibitori; i pazienti dovrebbero pertanto essere attentamente monitorati per avere conferma che l`effetto desiderato sia stato raggiunto. ALCOOL/
BARBITURICI:
Puo` verificarsi un poten-ziamento dell`ipotensione ortostatica. F
ARMACI ANTIDIABETICI (IPOGLICEMIZZANTI ORALI E INSULINA):Puo` essere richiesto un aggiustamento del dosaggio del farmaco antidiabetico. La somministrazione contemporanea di ACE-inibitori e farmaci antidiabetici (ipoglicemizzanti orali o insuli-na) puo` causare un aumento dell`effetto ipoglicemizzante di questi ultimi, con maggiore rischio di ipoglicemia, soprattutto durante le prime settimane di trattamento combinato ed in pazienticon funzionalita` renale compromessa. A
NTIACIDI/
CIBO:
Possono ridurre la diodisponibilita` degliACE-inibitori.
A LTRI FARMACI:
non sono state evidenziate interazioni clinicamente importanti consomministrazioni concomitanti di quinapril e propanololo, digossina, idroclorotiazide, warfarina, cimetidina.
POSOLOGIA:
Posologia negli adulti . La posologia deve essere regolata individualmente sullabase della risposta clinica. I
PERTENSIONE. Monoterapia: la dose iniziale raccomandata nei pa-zienti che non sono in trattamento diuretico e` di 10 mg una volta al giorno. Il dosaggio puo` quindi essere aggiustato, in dipendenza della risposta clinica, fino a 20-40 mg/die somministrati inun`unica dose o in due dosi refratte. La maggior parte dei pazienti e` mantenuta sotto controllo con una singola dose giornaliera. Alcuni pazienti sono stati trattati con dosi di Accuprin fino a80 mg/die. Trattamento contemporaneo con diuretici: nei pazienti che assumono diuretici la dose iniziale di Accuprin deve essere di 5 mg per poter verificare se si manifesta una ipotensio-ne eccessiva. Il dosaggio deve quindi essere aggiustato in modo da avere una risposta ottimale. Insufficienza renale e pazienti anziani: i dati di farmacocinetica indicano che l`emivita apparentedi eliminazione di quinaprilato aumenta con il diminuire della clearance della creatinina. Nei pazienti anziani e nei pazienti con clearance della creatinina inferiore ai 40 ml/minuto la dose ini-ziale deve essere di 5 mg una volta al giorno, seguita quindi dall`aggiustamento in base alla risposta. INSUFFICIENZA CARDIACA CONGESTIZIA. Il trattamento deve essere iniziato con una dosesingola di 5 mg e il paziente deve essere attentamente controllato per determinare l`effetto iniziale sulla pressione arteriosa. La dose giornaliera puo` essere quindi aggiustata fino a 40 mg indue somministrazioni. Normalmente i pazienti in terapia concomitante con diuretici e/o digitalici possono essere mantenuti efficacemente con dosi giornaliere da 10 a 20 mg in due sommini-strazioni. I pazienti gia` in trattamento con un diuretico possono sviluppare ipotensione sintomatica dopo la prima somministrazione di quinapril da solo o in associazione. Nei pazienti intrattamento diuretico e` importante, se possibile, sospendere il diuretico almeno 2-3 giorni prima di assumere Accuprin. Se questo non e` possibile, iniziare con bassi dosaggi di Accuprin. Neipazienti con insufficienza cardiaca, associata o meno ad insufficienza renale, la terapia con ACE-inibitori puo` causare una eccessiva caduta della pressione arteriosa. In generale, dal mo-mento che Accuprin puo` causare ipotensione sintomatica, specialmente dopo la prima somministrazione, nei pazienti ipertesi complicati e non, compresi quelli sale/volume depleti, inclusiquelli con insufficienza cardiaca congestizia, la terapia deve essere iniziata sotto controllo medico e i pazienti seguiti accuratamente per le prime due settimane di trattamento e ogni voltache venga aumentato il dosaggio.
MODALITA` DI SOMMINISTRAZIONE:
La dose di Accuprin deve essere assunta sempre alla stessa ora delgiorno per migliorare la compliance, lontano dai pasti.
SOVRADOSAGGIO:
Non sono disponibili dati riguardanti sovradosaggio di Accuprin nell`uomo ne` in-formazioni specifiche sul suo trattamento. Il trattamento dovra` essere sintomatico e di sostegno in accordo con la normale pratica medica, con sospensione della terapia con Accuprin e accu-rato monitoraggio del paziente. La manifestazione clinica piu` probabilmente attribuibile a sovradosaggio da quinapril in monoterapia dovrebbe essere rappresentata da una grave ipotensione,che dovrebbe essere trattata con infusione endovenosa di soluzione fisiologica. Emodialisi e dialisi peritoneale hanno scarso effetto sulla rimozione di quinapril e quinaprilato.


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