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VERAPTIN


VERAPTIN

1)
DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE:
----------------------------
VERAPTIN 80 mg compresse rivestite con film
VERAPTIN 120 mg compresse a rilascio prolungato
VERAPTIN 240 mg compresse a rilascio prolungato
2)
COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA:
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Una compressa rivestita con film contiene:
Principio attivo:
Verapamil cloridrato mg 80
Una compressa a rilascio prolungato contiene:
Principio attivo:
Verapamil cloridrato mg 120
Una compressa a rilascio prolungato contiene:
Principio attivo:
Verapamil cloridrato mg 240
3)
FORMA FARMACEUTICA:
------------------
80 mg compressa rivestita con film
120 mg compresse a rilascio prolungato
240 mg compresse a rilascio prolungato
4)
INFORMAZIONI CLINICHE:
---------------------
4.1)
INDICAZIONI TERAPEUTICHE:
Insufficienza coronarica cronica.
Trattamento dei postumi dell`infarto miocardico. Aritmie
ipercinetiche sopraventricolari come tachicardia parossistica
sopraventricolare, fibrillazione e flutter atriali a risposta
ventricolare rapida, extrasistolie.
Trattamento dell`ipertensione arteriosa.
4.2)
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE:
Il verapamil viene somministrato alla dose di 1 compressa da 80 mg
3 volte al giorno, preferibilmente durante i pasti. Nelle
tachiaritmie recidivanti, per mantenere una frequenza ventricolare
normale, si puo` somministrare 1 compressa ogni 3-4 ore.
Ragazzi: 1 compressa 2-3 volte al di`.
Nell`insufficienza coronarica di media gravita` e per la
profilassi dei disturbi tachicardici, e` - generalmente
sufficiente somministrare 1 compressa a rilascio prolungato da 12
mg alla mattina e i da 120 mg alla sera (240 mg/giorno). Se
necessario questa dose puo` essere aumentata a 2 compresse 2 volte
al giorno (480 mg/giorno).
Nel trattamento dell`ipertensione arteriosa la dose di VERAPTIN
240 mg deve essere adattata al singolo paziente mediante
titolazione ed il farmaco deve essere somministrato con il cibo.
La dose giornaliera abituale, nelle sperimentazioni cliniche, e`
stata di 240 mg (1 compressa) somministrati per via orale una
volta al giorno al mattino. Tuttavia possono essere somministrate
dosi iniziali di 120 mg (1/2 compressa) al giorno in pazienti che
potrebbero avere una maggiore risposta al verapamil (per esempio:
persone anziane, di piccola corporatura, etc.). La determinazione
della dose deve basarsi sull`efficacia terapeutica e sugli effetti
indesiderati che devono essere valutati circa 24 ore dopo la
somministrazione del farmaco. Gli effetti anti-ipertensivi di
verapamil sono evidenti entro la prima settimana di terapia.
Se con 1 compressa da 240 mg non si ottiene una risposta adeguata,
la dose puo` essere aumentata nel seguente modo:
a) 240 mg (1 compressa) ogni mattina piu` 120 mg (1/2 compressa)
ogni sera;
b) 240 mg (1 compressa) ogni 12 ore.
4.3)
CONTROINDICAZIONI:
Il verapamil non deve essere impiegato in caso di shock
cardiogeno, infarto miocardico recente complicato da bradicardia,
marcata ipotensione, insufficienza contrattile del ventricolo
sinistro. Gravi disturbi di conduzione dell`eccitazione come
blocco AV di II e III grado, blocco senoatriale e sindrome del
nodo del seno. Insufficienza cardiaca scompensata. Spiccata
bradicardia (minore 50 battiti minuto). Ipotensione (pressione
sistolica minore di 90 mmHg). La terapia con VERAPTIN e` inoltre
controindicata in associazione con inibitori del MAO e Beta-
bloccanti.
4.4)
SPECIALI AVVERTENZE E PRECAUZIONI PER L`USO:
Tenere il medicinale fuori della portata dei bambini.
Insufficienza cardiaca: il verapamil ha un effetto inotropo
negativo che, nella maggior parte dei pazienti, e` compensato
dalle sue proprieta` di riduzione dell`afterload (diminuite
resistenze periferiche) senza alterazione netta della funzione
ventricolare.
Verapamil deve essere evitato in pazienti con grave disfunzione
ventricolare sinistra (per esempio: frazione di eiezione inferiore
al 30% o sintomi gravi di insufficienza cardiaca). I pazienti con
disfunzioni ventricolare piu` lieve, se possibile, devono essere
controllati con dosi ottimali di digitale e/o diuretici prima del
trattamento con verapamil.
Talvolta l`azione farmacologica del verapamil puo` produrre una
diminuzione della pressione arteriosa al di sotto dei livelli
normali, il che puo` provocare stordimento od ipotensione
sintomatica.
In pazienti ipertesi, e` insolita una diminuzione della pressione
arteriosa al di sotto della norma.
Aumento degli enzimi epatici: sono stati segnalati aumenti delle
transaminasi con o senza concomitante aumento della fosfatasi
alcalina o della bilirubina.
Questi aumenti sono stati talvolta transitori e possono scomparire
anche continuando il trattamento con verapamil. Alcuni casi di
danno epatocellulare sono stati correlati al verapamil mediante la
tecnica del "rechallange"; meta` di questi casi presentavano
sintomi clinici (malessere, febbre e/o dolore al quadrante
superiore destro) oltre ad aumento della SGOT, della SGPT e della
fosfatasi alcalina. E` quindi consigliabile un monitoraggio
periodico della funzionalita` epatica in pazienti trattati con
verapamil.
Via di conduzione accessoria (Wolff-Parkinson-White o Lown-Ganong-
Levine):
pazienti affetti da flutter o fibrillazione atriale parossistici
e/o cronici e con una coesistente via AV accessoria hanno
sviluppato un aumento della conduzione anterograda attraverso la
via accessoria che bypassa il nodo AV determinando una risposta
ventricolare molto rapida o fibrillazione ventricolare dopo aver
ricevuto verapamil o digitale per via endovenosa. Sebbene questo
fenomeno non sia stato segnalato con il verapamil per via orale,
esso deve essere considerato un rischio potenziale. Il trattamento
di solito consiste nella cardioversione a corrente continua la
cardioversione e` stata usata con sicurezza ed efficacia dopo la
somministrazione di Verapamil.
Blocco atrioventricolare: l`effetto del verapamil sulla conduzione
AV e sul nodo SA puo`, in casi particolari, condurre ad un blocco
AV asintomatico di I grado ed a transitoria bradicardia, talvolta
accompagnati da ritmi di scappamento nodale. Il prolungamento del
tratto PR e` correlato con le concentrazioni plasmatiche di
verapamil, specialmente durante la fase di titolazione iniziale
della terapia. Tuttavia gradi piu` elevati del blocco AV sono
stati osservati di rado. Il blocco di I grado grave o l`evoluzione
progressiva al blocco AV di II o III grado richiede una riduzione
della dose o, in casi rari, la sospensione della terapia con
verapamil e l`istituzione di una terapia appropriata a seconda
della situazione clinica.
Uso in pazienti con alterata funzione epatica: dato che il
verapamil viene notevolmente metabolizzato dal fegato, esso deve
essere somministrato con cautela a pazienti con alterata funzione
epatica. Una grave disfunzione epatica prolungata l`emivita di
eliminazione del verapamil a circa 14-16 ore; quindi a questi
pazienti si deve somministrare circa il 30% della dose usuale
impiegate nei pazienti con normale funzionalita` epatica.
Bisogna adottare un accurato monitoraggio per riconoscere un
anormale prolungamento dell`intervallo PR od altri segni di
effetti farmacologici eccessivi.
Uso in pazienti con alterata funzione renale: circa il 70% di una
dose somministrata di verapamil viene escreto sotto forma di
metaboliti nell`urina.
Fino a quando non saranno disponibili ulteriori dati, verapamil
deve essere somministrato con cautela a pazienti con alterata
funzione renale. Questi pazienti devono essere seguiti
accuratamente per accertare un eventuale prolungamento
dell`intervallo PR od altri segni di sovradosaggio.
4.5)
INTERAZIONI:
Digitale: l`impiego clinico del verapamil in pazienti
digitalizzati ha dimostrato che l`associazione e` ben tollerata,
se le dosi di digossina sono adeguatamente regolate. Il
trattamento cronico con verapamil puo` aumentare i livelli di
digossina del siero del 50-75% durante la prima settimana di
terapia, il che puo` provocare una tossicita` digitalica. Le dosi
di mantenimento di digitale devono essere ridotte quando si
somministra verapamil e bisogna controllare accuratamente il
paziente, per evitare una iper od ipodigitalizzazione. Ogni volta
che si sospetta una iperdigitalizzazione, bisogna ridurre o
sospendere temporaneamente la dose di digossina. Dopo la
sospensione del VERAPTIN il paziente deve essere riesaminato, per
evitare una ipodigitalizzazione.
Farmaci anti-ipertensivi: verapamil somministrato
contemporaneamente ad altri farmaci anti-ipertensivi orali (per
esempio: vasodilatatori, inibitori dell`enzima di conversione
dell`angiotensina I, diuretici, beta-bloccanti) di solito ha un
effetto additivo sull`abbassamento della pressione arteriosa. I
pazienti trattati con queste associazioni devono essere
controllati adeguatamente. In uno studio la contemporanea
somministrazione di verapamil e prazosina ha determinato
un`eccessiva caduta della pressione.
Disopiramide: fino a quando non saranno stati ottenuti dati sulle
possibili interazioni fra verapamil e disopiramide, la
disopiramide non deve essere somministrata nelle 48 ore precedenti
o 24 ore seguenti la somministrazione di verapamil.
Nitrati: verapamil e` stato somministrato in concomitanza con
nitrati ad azione di breve e lunga durata, senza alcuna
interazione farmacologica indesiderabile. Il profilo farmacologico
di entrambi i farmaci e l`esperienza clinica indicano che le
interazioni sono positive.
Cimetidina: due sperimentazioni hanno dimostrato assenza di una
significativa interazione con la cimetidina. Un terzo studio ha
dimostrato che la cimetidina riduceva la clearance del verapamil
ed aumentava l`emivita di eliminazione.
Litio: la terapia orale con verapamil puo` provocare un
abbassamento dei livelli serici di litio in pazienti che ricevono
una terapia orale, stabile, cronica, con litio. Si puo` rendere
necessaria una regolazione della dose di litio.
Carbamazepina: la terapia con verapamil puo` aumentare le
concentrazioni di carbamazepina durante la terapia di
associazione.
Rifampicina: la terapia con rifampicina puo` ridurre notevolmente
la biodisponibilita` del verapamil. Anestetici: i dati clinici e
le sperimentazioni sull`animale indicano che verapamil puo`
potenziare l`attivita` di bloccanti neuromuscolari e di anestetici
da inalazione.
4.6)
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
Non sono state effettuate sperimentazioni adeguate e ben
controllate in donne gravide: poiche` gli studi sulla riproduzione
nell`animale non sono sempre in grado di far prevedere la risposta
nell`uomo, il farmaco deve essere usato durante la gravidanza solo
se e` strettamente necessario. VERAPTIN viene escreto nel latte
umano. A causa della possibilita` di effetti collaterali dovuti al
verapamil nei lattanti, bisogna sospendere l`allattamento durante
la somministrazione del verapamil.
4.7) EFFETTI SULLA CAPACITA` DI GUIDARE VEICOLI E SULL`USO DI
MACCHINE:
Non sono mai stati segnalati effetti sulla capacita` di guidare e
sull`uso di macchine.
4.8)
EFFETTI INDESIDERATI:
Effetti indesiderati gravi sono insoliti se la terapia con
verapamil viene iniziata aumentando progressivamente la dose fino
alla massima dose consigliata. Le seguenti reazioni al verapamil
somministrato per via orale si sono verificate in misura superiore
all`1,0%, oppure in percentuali inferiori ma chiaramente in
relazione con il farmaco, nelle sperimentazioni cliniche.
Stitichezza 8,4%
Vertigini 3,5%
Nausea 2,7%
Ipotensione 2,5%
Edema 2,1%
Cefalea 1,9%
Scompenso cardiaco/edema polmonare 1,8%
Astenia 1,7%
Bradicardia (FC minore 50 battiti/min) 1,4%
Blocco
AV:
totale del I, II e III grado 1,3%
Solo blocco di III grado 0,8%
Vampe di calore 0,1%
In sperimentazioni cliniche relative al controllo della risposta
ventricolare in pazienti digitalizzati che avevano fibrillazione o
flutter atriali, una frequenza ventricolare inferiore a 50
battiti/min a riposo si e` verificata nel 15% dei pazienti ed
ipotensione asintomatica del 5% dei pazienti.
I seguenti effetti indesiderati, riferiti nell`1,0% o meno dei
pazienti, si sono verificati in condizioni (sperimentazioni
aperte, esperienze post-marketing) in cui un rapporto di
causa/effetto e` incerto; essi vengono riferiti per avvisare il
medico in merito ad un possibile rapporto:
Cardiovascolari: angina pectoris, dolore toracico, claudicatio,
infarto miocardico, palpitazioni, porpora (vasculite), sincope
Sistema digerente: diarrea, secchezza delle fauci, disturbi
gastrointestinali, iperplasia gengivale.
Ematici e linfatici: ecchimosi od abrasioni.
Sistema nervoso: accidenti cerebrovascolari, confusione, disturbi
dell`equilibrio, insonnia, crampi muscolari, parestesie, sintomi
psicotici, tremori, sonnolenza.
Respiratori: dispnea.
Cutanei: artralgia ed eruzioni cutanee, esantemi, perdita dei
capelli, ipercheratosi, chiazze, sudorazioni, orticaria.
Organi di senso: offuscamento della visione.
Urogenitali: ginecomastia, impotenza, aumentata frequenza della
minzione, perdite intermestruali.
Trattamento di effetti indesiderati cardiovascolari acuti: la
frequenza di effetti indesiderati cardiovascolari che richiedano
una terapia e` rara: quindi l`esperienza con il loro trattamento
e` limitata. Ogni volta che si verificano una ipotensione grave od
un blocco AV completo dopo somministrazione orale di verapamil,
bisogna applicare immediatamente le misure d`urgenza appropriate,
per es. somministrazione endovenosa di isoproterenolo,
norepinefrina, atropina, (tutti alle dosi abituali) o gluconato di
calcio (soluzione al 10%). Se e` necessario un ulteriore sostegno,
si possono somministrare farmaci inotropi (dopamina o dobutamina).
Il trattamento e la dose devono dipendere dalla gravita` e dalla
situazione clinica nonche` dal giudizio e dall`esperienza del
medico curante.
4.9)
SOVRADOSAGGIO:
Il trattamento del sovradosaggio deve essere di sostegno. La
stimolazione beta-adrenergica o la somministrazione parenterale di
soluzioni di calcio puo` aumentare il flusso di ioni calcio
attraverso i canali lenti e questi metodi sono stati usati con
successo nel trattamento di un sovradosaggio volontario con
verapamil. Reazioni ipotensive clinicamente significative o blocco
AV di grado elevato devono essere trattati rispettivamente con
vasopressori o "pacing" cardiaco. L`asistolia deve essere trattata
con le misure consuete, fra cui la rianimazione cardiopolmonare.
5)
PROPRIETA` FARMACOLOGICHE:
-------------------------
5.1)
PROPRIETA` FARMACODINAMICHE:
Il VERAPTIN e` un inibitore dei flussi transmembrana dello ione
calcio, equiattivo sul muscolo liscio vasale e sulla fibrocellula
miocardica nel ridurre il tono e la contattilita`; e` inoltre
dotato di proprieta` antiaritmiche. Il VERAPTIN esercita la sua
azione antianginosa: 1. attraverso la diminuzione del fabbisogno
miocardico di ossigeno secondario, all`inibizione del flusso di
calcio attraverso la membrana con conseguente riduzione del
metabolismo energetico cardiaco, alla riduzione delle resistenze
periferiche e conseguente riduzione del lavoro pressorio cardiaco.
2. Mediante l`incremento del flusso coronarico conseguente alla
dilatazione dei vasi coronarici ed alla potente azione preventiva
nei confronti del coronarospasmo. L`azione antipertensiva del
verapamil e` dovuta alla diminuzione delle resistenze periferiche
non accompagnata da un aumento riflesso della frequenza cardiaca,
del volume/minuto e da ritenzione idrosalina. Il verapamil
esercita la sua azione antiaritmica sulle fibre lente
"fisiologiche" quali quelle del nodo atrioventricolare delle quali
riduce la velocita` di conduzione ed aumenta i periodi refrattari,
e sulle fibre lente "patologiche", vale a dire su quelle
normalmente rapide, sodiodipendenti (miocardio di lavoro, sistema
di His-Pukinje), che, in situazioni particolari (come l`ischemia),
divengono appunto lente, calciodipendenti e possono dare origine
ad aritmie ipercinetiche focali o da rientro. Durante la terapia
con verapamil, la capacita` di regolazione simpatica del cuore
rimane inalterata e non si osservano pertanto diminuzioni della
gittata sistolica oppure del volume/minuto del cuore in pazienti
in compenso cardiocircolatorio. Nel VERAPTIN retard, grazie alla
sua formulazione galenica, la liberazione del principio attivo e`
protratta nel tempo. L`inizio dell`azione e` ritardato:
l`intensita` massima si raggiunge dopo 4-6 ore e permane fino alla
12ma ora dopo la somministrazione del farmaco.
5.2)
PROPRIETA` FARMACOCINETICHE:
L`assorbimento e` del 92%. Il legame alle proteine plasmatiche del
90%; la biodisponibilita` assoluta del 20%. L`emivita del
verapamil e` di 3,5 h. L`emivita dell`effetto farmacologico del
VERAPTIN retard supera le 8 ore. Il verapamil ed i suoi metaboliti
sono eliminati per via renale dopo un intenso metabolismo di primo
passaggio epatico. Il 3-4% del farmaco e` stato trovato
immodificato nelle urine di 48 h. Alcuni dei principali metaboliti
conservano una significativa efficacia clinica sul tessuto
molecolare liscio e miocardico.
5.3)
DATI PRECLINICI DI SICUREZZA:
Tossicita` acuta. Le prove tossicologiche hanno evidenziato che
nei piu` comuni animali di laboratorio (ratto, Mus musculus) il
verapamil e` ben tollerato. (DL50 ratto p.o. 229,60 mg/kg; Mus
musculus p.o. 229,60 mg/kg, senza sostanziali differenze tra i due
sessi). Tossicita` subacuta e cronica. Il verapamil somministrato
quotidianamente per via orale, nel ratto e nel cane, per 180
giorni consecutivi, non ha determinato alcun caso di morte, ne`
segn di tossicita` locale o sistemica. Il verapamil non determina
effetti nocivi sugli animali gravidi, ne` influenza negativamente
la gestazione, lo sviluppo embrio-fetale e il ciclo riproduttivo.
6)
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE:
--------------------------
6.1)
ECCIPIENTI:
VERAPTIN 80 MG COMPRESSA RIVESTITA CON FILM
Lattosio; Idrossipropilcellulosa; Cellulosa microcristallina;
Copolimeri metacrilici; Talco; Magnesio stearato; Titanio
biossido; Dibutilftalato.
VERAPTIN, 120 MG COMPRESSA A RILASCIO PROLUNGATO
Lattosio; Copolimri metacrilici; Olio di ricino idrogenato; Talco;
Magnesio stearato; Silice precipitata; Acido stearico;
Dibutilftalato; Titanio biossido; Ferro ossido rosso.
VERAPTIN 240 MG COMPRESSA A RILASCIO PROLUNGATO
Lattosio; Copolimeri metacrilici; Olio di ricino idrogenato;
Talco; Magnesio stearato; Silice precipitata; Acido stearico;
Dibutilftalato; Titanio biossido; Ferro ossido rosso.
6.2)
INCOMPATIBILITA`:
Non sono noti casi di incompatibilita` chimico fisica con altre
sostanze.
6.3)
PERIODO DI VALIDITA`:
3 anni.
6.4)
SPECIALI PRECAUZIONI PER LA CONSERVAZIONE:
Non vi sono particolari precauzioni da osservare per la
conservazione.
6.5)
NATURA E CONTENUTO DELLA CONFEZIONE:
Blister in PVC/AL in scatola di cartone litografato.
VERAPTIN 80 mg compresse rivestite con film: 30 compresse.
VERAPTIN 120 mg compresse a rilascio prolungato: 30 compresse.
VERAPTIN 240 mg compresse a rilascio prolungato: 30 compresse.
6.6)
ISTRUZIONI PER L`USO E LA MANIPOLAZIONE:
Nessuna.
7)
TITOLARE DELL`AUTORIZZAZIONE ALL`IMMISSIONE IN COMMERCIO:
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Laboratorio Prodotti Farmaceutici BONISCONTRO e GAZZONE s.r.l. -
Via Tiburtina 1004 - 00156 ROMA
8)
NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL`IMMISSIONE IN COMMERCIO:
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VERAPTIN 80 mg compresse rivestite con film
AIC:
033112018
VERAPTIN 120 mg compresse a rilascio prolungato
AIC:
033112020
VERAPTIN 24P mg compresse a rilascio prolungato
AIC:
033112032
9)
REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO:
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10) DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/
RINNOVO DELL`AUTORIZZAZIONE:
-----------------------------------------------------------
09/12/99
11) TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/
90:
----------------------------------
----
12)
DATA DI REVISIONE DEL TESTO:
---------------------------
Dicembre 1999
(GIOFIL FEBBRAIO 2003)


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