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VERAPAMIL


VERAPAMIL

1)
DENOMINAZIONE DELLA SPECIALITA` MEDICINALE:
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VERAPAMIL HEXAN
2) COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA IN PRINCIPI ATTIVI ED
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ECCIPIENTI:
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Una compressa rivestita a rilascio prolungato da 120 mg contiene:
PRINCIPIO ATTIVO:
Verapamil Cloridrato 120 mg
Una compressa da 80 mg contiene:
PRINCIPIO ATTIVO:
Verapamil Cloridrato 80 mg.
3)
FORMA FARMACEUTICA:
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30 compresse rivestite a rilascio prolungato. Astuccio da 30
compresse da 120 mg.
30 compresse rivestite. Astuccio da 30 compresse da 80 mg.
4) PROPRIETA` FARMACOLOGICHE E TOSSICOLOGICHE, ED ELEMENTI DI
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FARMACOCINETICA:
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PROPRIETA` FARMACODINAMICHE
Il Verapamil e` un inibitore dei flussi transmembrana dello ione
calcio, equiattivo sul muscolo liscio vasale e sulla fibrocellula
miocardica nel ridurre il tono e la contrattilita`; e` inoltre
dotato di proprieta` antiaritmiche. Il Verapamil esercita la sua
azione antianginosa:
- attraverso la diminuzione del fabbisogno miocardico di ossigeno
secondario, all`inibizione del flusso di calcio attraverso la
membrana con conseguente riduzione del metabolismo energetico
cardiaco, alla riduzione delle resistenze periferiche e
conseguente riduzione del lavoro pressorio cardiaco.
- mediante l`incremento del flusso coronarico conseguente alla
dilatazione dei vasi coronarici ed alla potente azione preventiva
nei confronti del coronarospasmo.
L`azione antiipertensiva di Verapamil Hexan e` dovuta alla
diminuzione delle resistenze periferiche non accompagnata da un
aumento riflesso della frequenza cardiaca, del volume/minuto e da
ritenzione idrosalina. Il Verapamil esercita la sua azione
antiaritmica sulle fibre lente "fisiologiche" quali quelle del
nodo atrioventricolare delle quali riduce la velocita` di
conduzione ed aumenta i periodi refrattari, e sulle fibre lente
"patologiche", vale a dire su quelle normalmente rapide,
sodiodipendenti (miocardio di lavoro, sistema di His-Purkinje)
che, in situazioni particolari (come l`ischemia) divengono appunto
lente, calciodipendenti e possono dare origine ad aritmie
ipercinetiche focali o da rientro. Durante la terapia con
Verapamil, la capacita` di regolazione simpatica del cuore rimane
inalterata e non si osservano pertanto diminuzioni della gittata
sistolica oppure del volume/minuto del cuore in pazienti in
compenso cardiocircolatorio.
PROPRIETA` FARMACOCINETICHE
L`assorbimento e` del 92%, il legame alle proteine plasmatiche del
90%; la biodisponibilita` assoluta del 20%. L`emivita del
Verapamil e` di 3,5 h. Nel Verapamil a rilascio prolungato la
pressatura del Verapamil con 190 mg di alginato di sodio permette
una liberazione del principio attivo in 6 ore circa ad una
velocita` media di circa 20 mg/ora. L`emivita dell`effetto
farmacologico del Verapamil a rilascio prolungato supera le 8 ore.
Il Verapamil ed i suoi metaboliti sono eliminati per via renale
dopo un intenso metabolismo di primo passaggio epatico. Il 3%-4%
del farmaco e` stato trovato immodificato nelle urine di 48 h.
Alcuni dei principali metaboliti conservano una significativa
efficacia clinica sul tessuto muscolare liscio e miocardico.
DATI PRECLINICI DI SICUREZZA
TOSSICITA` ACUTA
Le prove tossicologiche hanno evidenziato che nei piu` comuni
animali di laboratorio (ratto, Mus musculus) il Verapamil e` ben
tollerato. (DL50 ratto p.o. 229,60 mg/kg; Mus musculus p.o. 229,60
mg/kg, senza sostanziali differenze tra i due sessi).
TOSSICITA` SUBACUTA E CRONICA
Il Verapamil somministrato quotidianamente per via orale, nel
ratto e nel cane, per 180 giorni consecutivi, non ha determinato
alcun caso di morte, ne` segni di tossicita` locale o sistemica.
Il Verapamil non determina effetti nocivi sugli animali gravidi,
ne` influenza negativamente la gestazione, lo sviluppo embrio-
fetale e il ciclo riproduttivo.
5)
INFORMAZIONI CLINICHE:
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5.1)
INDICAZIONI TERAPEUTICHE:
Insufficienza coronarica cronica. Trattamento dei postumi
dell`infarto miocardico. Aritmie ipercinetiche sopraventricolari
come tachicardia parossistica sopraventricolare, fibrillazione e
flutter atriali a risposta ventricolare rapida, extrasistoli.
Ipertensione arteriosa.
5.2)
CONTROINDICAZIONI:
Il Verapamil Hexan non deve essere impiegato in caso di shock
cardiogeno, infarto miocardico recente complicato da bradicardia,
marcata ipotensione, insufficienza contrattile del ventricolo
sinistro.
Gravi disturbi di conduzione dell`eccitazione come blocco AV di II
e III grado, blocco senoatriale e sindrome del nodo del seno.
Insufficienza cardiaca scompensata.
Spiccata bradicardia (minore 50 battiti/minuto). Ipotensione
(pressione sistolica minore di 90 mmHg).
La terapia con Verapamil Hexan e` inoltre controindicata in
associazione con inibitori delle MAO e beta-bloccanti.
5.3) EFFETTI INDESIDERATI (
FREQUENZA E GRAVITA`:
Effetti collaterali gravi sono insoliti se la terapia con
Verapamil viene iniziata aumentando progressivamente la dose fino
alla massima dose consigliata. Le seguenti reazioni al Verapamil
somministrato per via orale si sono verificate in misura superiore
all`1,0% oppure in percentuali inferiori ma chiaramente in
relazione al farmaco, nelle sperimentazioni cliniche.
Stitichezza 8.4%
Scompenso cardiaco edema polmonare 1.8%
Vertigini 3.5%
Astenia 1.7%
Nausea 2.7%
Bradicardia (FC minore 50/min) 1.4%
Ipotensione 2.5%
Blocco AV totale del I-II-III grado 1.3%
Edema 2.1%
Solo blocco di III grado 0.8%
Cefalea 1.9%
Vampe di calore 0.1%
In sperimentazioni cliniche relative al controllo della risposta
ventricolare in pazienti digitalizzati che avevano fibrillazione o
flutter atriali, una frequenza ventricolare inferiore a 50/min a
riposo si e` verificata nel 15% dei pazienti ed ipotensione
asintomatica nel 5% dei pazienti, si sono verificati in condizioni
(sperimentazioni aperte, esperienze post-marketing) in cui un
rapporto di causa/effetto e` incerto; essi vengono riferiti per
avvisare il medico in merito ad un possibile rapporto:
- cardiovascolari: angina pectoris, dolore toracico, claudicatio,
infarto miocardico, palpitazione, porpora (vasculite), sincope.
- sistema digerente: diarrea, secchezza delle fauci, disturbi
gastrointestinali, iperplasia gengivale.
- ematici e linfatici: ecchimosi o abrasioni.
- sistema nervoso: accidenti cerebrovascolari, confusione,
disturbi dell`equilibrio, insonnia, crampi muscolari, parestesie,
sintomi psicotici, tremore, sonnolenza.
- respiratori: dispnea.
- cutanei: artralgia ed eruzioni cutanee, esantemi, perdita di
capelli, ipercheratosi, chiazze, sudorazioni, orticaria.
- organi di senso: offuscamento della visione.
- urogenitali: ginecomastia, impotenza, aumentata frequenza della
minzione, perdite intermestruali.
Trattamento di effetti collaterali cardiovascolari acuti: la
frequenza di effetti collaterali cardiovascolari che richiedano
una terapia e` rara; quindi l`esperienza con il loro trattamento
e` limitata. Ogni volta che si verificano un`ipotensione grave od
un blocco AV completo dopo somministrazione orale di Verapamil,
bisogna applicare immediatamente le misure d`urgenza appropriate,
per es. somministrazione endovenosa di isoproterenolo,
norepinefrine, atropina (tutti alle dosi abituali) o gluconato di
calcio (soluzione al 10%). Se e` necessario un ulteriore sostegno,
si possono somministrare farmaci inotropi negativi (dopamina o
dobutamina). Il trattamento e la dose devono dipendere dalla
gravita` e dalla situazione clinica nonche` dal giudizio e
dall`esperienza del medico curante.
5.4)
SPECIALI PRECAUZIONI PER L`USO:

INSUFFICIENZA CARDIACA:
il Verapamil ha un effetto inotropo
negativo che, nella maggior parte dei pazienti e` compensato dalle
sue proprieta` di riduzione dell`afterload (diminuite resistenze
periferiche) senza alterazione netta della funzione ventricolare.
Il Verapamil deve essere evitato in pazienti con grave disfunzione
ventricolare sinistra (per esempio: frazione d`elezione inferiore
al 30% o sintomi gravi di insufficienza cardiaca). I pazienti con
disfunzione ventricolare piu` lieve, se possibile, devono essere
controllati con dosi ottimali di digitale e/o diuretici prima del
trattamento con Verapamil. Talvolta, l`azione farmacologica del
Verapamil puo` produrre una diminuizione della pressione
arteriosa al di sotto dei livelli normali, il che puo` provocare
stordimento od ipotensione sintomatica. In pazienti ipertesi, e`
insolita una diminuzione della pressione arteriosa al di sotto
della norma.
AUMENTO DEGLI ENZIMI EPATICI:
sono stati segnalati aumenti delle
transaminasi con e senza concomitante aumento della fosfatasi
alcalina e della bilirubina.
Questi aumenti sono stati talvolta transitori e possono scomparire
anche continuando il trattamento con Verapamil. Alcuni casi di
danno epatocellulare sono stati correlati al Verapamil mediante la
tecnica del "Rechallenge"; meta` di questi casi presentavano
sintomi clinici (malessere, febbre e/o dolore al quadrante
superiore destro) oltre ad aumento della SGOT, della SGPT e della
fosfatasi alcalina. E` quindi consigliabile un monitoraggio
periodico della funzionalita` epatica in pazienti trattati con
Verapamil.
VIA DI CONDUZIONE ACCESSORIA (Wolff-Parkinson-White o Lown-Ganong-
Levine); Pazienti affetti da flutter o fibrillazione atriale
parossistici e/o cronici e con una coesistente via AV accessoria
hanno sviluppato un aumento della conduzione anterograda
attraverso la via accessoria che bypass il nodo AV determinando
una risposta ventricolare molto rapida o fibrillazione
ventricolare dopo aver ricevuto Verapamil o digitale per via
endovenosa. Sebbene questo fenomeno non sia stato segnalato con il
Verapamil per via orale, esso deve essere considerato un rischio
potenziale. Il trattamento di solito consiste nella cardioversione
a corrente continua. La cardioversione e` stata usata con
sicurezza ed efficacia dopo la somministrazione di Verapamil.
BLOCCO-
ATRIOVENTRICOLARE:
l`effetto del Verapamil sulla conduzione
AV e sul nodo SA puo` condurre ad un blocco AV asintomatico di I
grado ed a transitoria bradicardia, talvolta accompagnati da ritmi
di scappamento nodale. Il prolungamento del tratto PR e` correlato
con le concentrazioni plasmatiche di Verapamil, specialmente
durante la fase di titolazione iniziale della terapia. Tuttavia
gradi piu` elevati del blocco AV sono stati osservati di rado. Il
blocco di I grado grave o l`evoluzione progressiva al blocco AV di
II o III grado richiede una riduzione della dose o, in casi rari,
la sospensione della terapia con Verapamil e l`istituzione di una
terapia appropriata a seconda della situazione clinica.
Uso in pazienti con alterata funzione epatica: dato che il
Verapamil viene notevolmente metabolizzato dal fegato, esso deve
essere somministrato con cautela a pazienti con alterata funzione
epatica. Una grave disfunzione epatica prolunga l`emivita di
eliminazione del Verapamil a circa 14-16 ore; quindi a questi
pazienti si deve somministrare circa il 30% della dose usuale per
pazienti con normale funzionalita` epatica. Bisogna adottare un
accurato monitoraggio per riconoscere un anormale prolungamento
dell`intervallo PR o ad altri segni di effetti farmacologici
eccessivi.
Uso in pazienti con alterata funzione renale: circa il 70% di una
dose somministrata di Verapamil viene escreto sotto forma di
metaboliti nell`urina. Fino a quando non saranno disponibili
ulteriori dati, Verapamil deve essere somministrato con cautela a
pazienti con alterata funzione renale. Questi pazienti devono
essere seguiti accuratamente per accertare una eventuale
prolungamento dell`intervallo PR od altri segni di sovradosaggio.
VERAPAMIL HEXAN DEVE ESSERE TENUTO LONTANO DALLA PORTATA DEI
BAMBINI.
5.5)
USO IN CASO DI GRAVIDANZA E DI ALLATTAMENTO:
Non sono state effettuate sperimentazioni adeguate e ben
controllate in donne gravide, poiche` gli studi sulla riproduzione
nell`animale non sono sempre in grado di far prevedere la risposta
nell`uomo, il farmaco deve essere usato durante la gravidanza solo
se e` strettamente necessario.
Verapamil Hexan viene secreto nel latte umano. A causa della
possibilita` di effetti collaterali dovuti al Verapamil nei
lattanti, bisogna sospendere l`allattamento durante la
somministrazione del Verapamil.
5.6)
INTERAZIONI MEDICAMENTOSE E ALTRE:

DIGITALE:
L`impiego clinico del Verapamil in pazienti
digitalizzati ha dimostrato che l`associazione e` ben tollerata se
le dosi di digossina sono adeguatamente regolate. Il trattamento
cronico con Verapamil puo` aumentare i livelli di digossina del
siero del 50%-75% durante la prima settimana di terapia, il che
puo` provocare una tossicita` digitalica. Le dosi di mantenimento
di digitale devono essere ridotte quando si somministra Verapamil
e bisogna controllare accuratamente il paziente, per evitare
un`iper od ipodigitalizzazione. Ogni volta che si sospetta un
iperdigitalizzazione, bisogna ridurre o sospendere temporaneamente
la dose di digossina. Dopo la sospensione del Verapamil il
paziente deve essere riesaminato per evitare
un`ipodigitalizzazione.
FARMACI ANTIIPERTENSIVI:
Verapamil somministrato
contemporaneamente ad altri farmaci antiipertensivi orali (per
esempio vasodilatatori, inibitori dell`enzima di conversione
dell`angiotensina, diuretici, beta-bloccanti) di solito ha un
effetto additivo sull`abbassamento della pressione arteriosa. I
pazienti trattati con queste associazioni devono essere
controllati adeguatamente. In uno studio la contemporanea
somministrazione di Verapamil e prazosina ha determinato
un`eccessiva caduta della pressione.
DISOPIRAMIDE:
fino a quando non saranno stati ottenuti dati sulle
possibili interazioni fra Verapamil e disopiramide fosfato, la
disopiramide non deve essere somministrata nella 48 ore precedenti
o 24 ore seguenti la somministrazione di Verapamil.
NITRATI:
Verapamil e` stato somministrato in concomitanza con
nitrati ad azione di breve e lunga durata, senza alcuna
interazione farmacologica indesiderabile. Il profilo farmacologico
di entrambi i farmaci e l`esperienza clinica indicano che le
interazioni sono positive.
CIMETIDINA:
2 sperimentazioni cliniche hanno dimostrato assenza di
una significativa interazione con la cimetidina. Un terzo studio
ha dimostrato che la cimetidina riduceva la clearance del
Verapamil ed aumentava l`emivita di eliminazione.
LITIO:
la terapia orale con Verapamil puo` provocare un
abbassamento dei livelli serici di litio in pazienti che ricevono
una terapia orale, stabile, cronica, con litio. Si puo` rendere
necessaria una regolazione della dose di litio.
CARBAMAZEPINA:
la terapia con Verapamil puo` aumentare le
concentrazioni di carbamazepina durante la terapia di
associazione.
RIFAMPICINA:
la terapia con rifampicina puo` ridurre notevolmente
la biodisponibilita` del Verapamil.
ANESTETICI:
i dati clinici e le sperimentazioni sull`animale
indicano che Verapamil puo` potenziare l`attivita` di bloccanti
neuromuscolari e di anestetici da inalazione.
5.7) POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE PER ADULTI E, QUALORA
NECESSARIO,
PER BAMBINI:
COMPRESSE RIVESTITE A RILASCIO PROLUNGATO
Il Verapamil Hexan a rilascio prolungato semplifica la terapia a
lungo termine in pazienti che necessitano di dosaggio pari o
superiori a 240 mg/giorno.
Nell`insufficienza coronarica di media gravita` e per la
profilassi dei disturbi tachicardici, e` generalmente sufficiente
somministrare 240 mg/giorno. 2 compresse da 120 mg alla mattina
oppure 1 compressa da 120 mg alla mattina ed una da 120 mg alla
sera. Se necessario, questa dose puo` essere aumentata a 2
compresse due volte al giorno (480 mg/giorno).
COMPRESSE RIVESTITE
Il Verapamil viene somministrato alla dose di una compressa 3
volte al giorno, preferibilmente durante i pasti. Nelle
tachiaritmie recidivanti, per mantenere una frequenza ventricolare
normale, il Verapamil Hexan puo` essere somministrato anche ad
intervalli piu` brevi (1 compressa ogni 3-4 ore).
RAGAZZI:
1 compressa 2-3 volte al giorno.
5.8) SOVRADOSAGGIO (SINTOMI, SOCCORSI DI URGENZA, ANTIDOTI):
Il trattamento del sovradosaggio deve essere di sostegno. La
stimolazione beta-adrenergica o la somministrazione parenterale di
soluzioni di calcio puo` aumentare il flusso di ioni calcio
attraverso i canali lenti e questi metodi sono stati usati con
successo nel trattamento di un sovradosaggio volontario con
Verapamil. Reazioni ipotensive clinicamente significative o blocco
AV di grado elevato devono essere trattati rispettivamente con
vasopressori o "pacing" cardiaco. L`asistolia deve essere trattata
con le misure consuete, fra cui la rianimazione cardiopolmonare.
5.10)
EFFETTI SULLA CAPACITA` DI GUIDARE E SULL`USO DI MACCHINE:
Non sono stati segnalati effetti sulla capacita` di guidare e
sull`uso di macchine.
6)
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE:
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LISTA DEGLI ECCIPIENTI:

COMPRESSE RIVESTITE A RILASCIO PROLUNGATO:
lattosio, polividone,
cellulosa microcristallina, sodio alginato, silice colloidale,
magnesio stearato, idrossipropilmetilcellulosa, macrogol 4000,
titanio biossido, ossido di ferro giallo.
COMPRESSE RIVESTITE:
lattosio, amido di mais, povidone, cellulosa
microcristallina, sodio amido glicolato, silice colloidale,
magnesio stearato, metilidrossipropilcellulosa,
idrossipropilcellulosa, macrogol 6000, titanio biossido.
6.1)
INCOMPATIBILITA`:
Non sono noti casi di incompatibilita` chimico-fisica con altre
sostanze.
6.2)
DURATA DI STABILITA` A CONFEZIONAMENTO INTEGRO:
Compresse rivestite a rilascio prolungato: 36 mesi a
confezionamento integro.
Compresse rivestite: 60 mesi a confezionamento integro.
Non utilizzare il farmaco dopo la scadenza indicata sulla
confezione.
6.3)
SPECIALI PRECAUZIONI PER LA CONSERVAZIONE:
Non vi sono particolari precauzioni da osservare per la
conservazione.
6.4) NATURA DEL CONTENITORE,
CONFEZIONI E RELATIVI PREZZI:
Ogni confezione contiene 30 compresse rivestite a rilascio
prolungato da 120 mg: astuccio litografato contenente blister.
Ogni confezione contiene 30 compresse rivestite da 80 mg: astuccio
litografato contenente blister.
ISTRUZIONI PER L`USO:
Nessuna.
6.5) NOME O RAGIONE SOCIALE E DOMICILIO, OPPURE SEDE SOCIALE DEL
TITOLARE DELL`AUTORIZZAZIONE ALL`IMMISSIONE SUL MERCATO:
HEXAN S.P.A.
Viale Amelia, 70 - 00181 Roma.
6.6)
NUMERO DI REGISTRAZIONE E DATA DI PRIMA COMMERCIALIZZAZIONE:
30 compresse rivestite a rilascio prolungato da 120 mg
AIC n. 031228024/G
30 compresse rivestite da 80 mg
AIC n. 031228012/G
6.8)
REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO:
Medicinale soggetto a prescrizione medica.
DATA DI PRIMA AUTORIZZAZIONE O RINNOVO:
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02/07/1999
DATA DI REVISIONE DEL TESTO:
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02/07/1999
(GIOFIL SETTEMBRE 2002)


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