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FARMORUBICINASOLUZIONE INIETTABILE

PHARMACIA & UPJOHN SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Epirubicina cloridrato 10 mg - 50 mg - 200 mg.
ECCIPIENTI:
Sodio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili, acido cloridrico q.b.a pH 3.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antibiotico citotossico.
INDICAZIONI:
Farmorubicina si e` dimostrata capace di indurre risposte utili in un ampio spettrodi malattie neoplastiche tra cui: carcinoma della mammella; linfomi maligni; sarcomi delle parti
molli; carcinoma gastrico; carcinoma del fegato, pancreas, sigma retto; carcinoma del distrettocervico-facciale; carcinoma polmonare; carcinoma ovarico; leucemia.
CONTROINDICAZIONI:
La terapia con Farmorubicina e` controindicata nei pazienti con mielode-pressione in atto indotta da precedenti trattamenti chemio-antiblastici o radioterapici, e in pazienti gia` trattati con dosi cumulative massime di altre antracicline (per es. doxorubicina edaunorubicina). E` altresi` controindicata nei pazienti con gravi cardiopatie in atto o pregresse, nei pazienti con gravi alterazioni della funzionalita` epatica e in presenza di infezioni generalizza-te. Ipersensibilita` verso i componenti o verso altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico. Gravidanza e allattamento.
EFFETTI INDESIDERATI:
Oltre a mielodepressione e cardiotossicita`, gia` descritte, sono stati riportati iseguenti effetti collaterali: perdita di capelli: di solito reversibile, compare nel 60 - 90% dei casi
trattati; e` accompagnata da arresto della crescita della barba nel maschio; mucosite: puo` com-parire dopo circa 5 - 10 giorni dall`inizio del trattamento. Si tratta prevalentemente di stomatite con aree di erosioni dolenti e localizzate per lo piu` lungo i margini laterali della lingua ed a livellodella mucosa sublinguale; disturbi dell`apparato gastro-intestinale: nausea, vomito e diarrea; iperpiressia. Occasionalmente sono stati riportati episodi allergici con febbre, brividi, orticaria.Potrebbero inoltre verificarsi episodi d`anafilassi. Alte dosi di Farmorubicina sono state somministrate ad un elevato numero di pazienti non pretrattati affetti da tumori solidi di varia natura;gli effetti collaterali riscontrati non differivano da quelli evidenziati impiegando dosi convenzionali, fatta eccezione per neutropenia grave reversibile (<500 neutrofili/mm3 per <7 giorni) cheinsorgeva nella maggioranza dei pazienti. Solo in casi rari si e` resa necessaria l`ospedalizzazione e una terapia di supporto per gravi complicanze infettive.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Si raccomanda di seguire le seguenti misure di sicurezza, valide per tuttigli agenti antineoplastici: il personale dovrebbe essere addestrato alla buona tecnica di manipolazione; il personale in stato di gravidanza deve essere escluso da tali compiti; il personaleche manipola il farmaco dovrebbe vestire indumenti protettivi: occhiali, camici, maschere, e guanti "usa e getta"; tutti gli articoli usati per la somministrazione e la pulizia, inclusi i guanti,dovrebbero essere posti in sacchi a perdere per rifiuti ad alto rischio, per l`incenerimento ad elevate temperature; in caso di contatto accidentale del farmaco con la cute o con gli occhi, de-tergere immediatamente in abbondanza la cute con acqua e sapone e gli occhi con una soluzione di bicarbonato di sodio. Seguire il decorso con controlli accurati da parte dello spe-cialista. In caso di contaminazione accidentale di oggetti con il farmaco, immergerli in una soluzione di ipoclorito 1% e poi sciacquarli abbondantemente con acqua. I materiali per la puliziadevono essere eliminati come precedentemente indicato. Il trattamento con Farmorubicina va eseguito soltanto da medici qualificati ed esperti nell`impiego di farmaci antiblastici. Il tratta-mento iniziale richiede un monitoraggio di base (esami di laboratorio e funzionalita` cardiaca) particolarmente attento.
AVVERTENZE SPECIALI:
Durante il primo ciclo di trattamento con Farmorubicina e` importante una at-tenta e frequente sorveglianza del paziente. E` necessario un attento monitoraggio dei globuli
bianchi, dei globuli rossi e delle piastrine. La leucopenia e la neutropenia sono di solito transi-torie sia con le dosi convenzionali, sia con le alte dosi, sebbene di grado piu` elevato con le alte dosi. Il nadir si verifica tra il 10-o ed il 14-o giorno con ritorno ai valori normali entro il 21-o giorno.Molto raramente pazienti che hanno ricevuto alte dosi hanno manifestato trombocitopenia (< 100.000 piastrine/mm3). Prima dell`inizio, ed eventualmente durante il trattamento, si racco-manda di controllare la funzionalita` epatica con i normali esami di laboratorio (SGOT, SGPT, fosfatasi alcalina, bilirubina, BSF). E` necessario usare estrema cautela quando si superino dosicumulative di 900-1.000 mg/m
2 sia con le dosi convenzionali sia con alte dosi. Al di sopra di
tale livello aumenta notevolmente il rischio di scompenso cardiaco congestizio irreversibile.Esistono evidenze di episodi rari di tossicita` cardiaca al di sotto di questo range. Farmorubicina
ha dimostrato nell`animale da esperimento e, a breve termine, nell`uomo una cardiotossicita` in-feriore a quella del suo analogo strutturale doxorubicina. E` stato valutato, in uno studio comparativo, che il rapporto delle dosi cumulative che producono la stessa diminuzione dellecapacita` funzionali cardiache e` dell`ordine di
2:
1; inoltre, in pazienti non precedentemente trattati con doxorubicina, casi di scompenso cardiaco sono stati segnalati solo dopo dosi cumu-lative di Farmorubicina superiori a 1.000 mg/m
2. Tuttavia, la funzionalita` cardiaca deve essere
accuratamente monitorata durante il trattamento, allo scopo di minimizzare il rischio di unoscompenso cardiaco del tipo descritto per altre antracicline. Come noto tale scompenso cardiaco puo` comparire anche alcune settimane dopo la fine del trattamento e talvolta non e` influen-zato dalle terapie mediche specifiche. Il rischio potenziale di una cardiotossicita` puo` aumentare nei pazienti che abbiano ricevuto una terapia radiante concomitante o precedente sull`area me-diastino-pericardica. In ogni caso per la dose totale di Farmorubicina e` opportuno tener presente nel singolo paziente le eventuali terapie concomitanti con altri farmaci potenzialmentecardiotossici. Si raccomanda inoltre di effettuare l`ECG prima e dopo ogni ciclo di terapia. La comparsa di alterazioni del tracciato ECG come appiattimento o inversione dell`onda T e depres-sione del tratto S-T o l`insorgenza di aritmie, in genere transitorie e reversibili, non comportano necessariamente la sospensione del trattamento. La cardiomiopatia da antracicline e in parti-colare da doxorubicina, e` stata associata ad una persistente riduzione del voltaggio del complesso QRS, ad un incremento dell`intervallo sistolico (PEP/LVET) oltre i limiti della norma edinfine ad una riduzione della frazione di eiezione ventricolare. Il monitoraggio cardiaco del paziente in trattamento con Farmorubicina e` particolarmente importante ed e` opportuno eseguirlovalutando la funzionalita` cardiaca con delle tecniche non invasive, quali ECG, ecocardiografia ed eventualmente la misura della frazione di eiezione con l`ausilio della scintigrafia miocardica.Raramente in pazienti trattati con epirubicina in associazione con agenti neoplastici DNA intercalanti, e` stata segnalata l`insorgenza di leucemia mieloide acuta secondaria preceduta o menoda una fase pre-leucemica. Questa patologia puo` presentare un breve periodo di latenza (1-3 anni). Come altri farmaci citotossici, Farmorubicina puo` indurre iperuricemia secondaria a ra-pida lisi delle cellule neoplastiche. Si raccomanda quindi un attento monitoraggio della uricemia, al fine di controllare farmacologicamente questo fenomeno. Farmorubicina, come delresto la maggior parte dei farmaci antitumorali ed immunosoppressori, ha dimostrato proprieta` mutagena e cancerogena negli animali in particolari condizioni sperimentali. Farmorubicina puo`determinare una colorazione rossa delle urine fino a 1-2 giorni dopo la somministrazione. U
SO IN CASO DI GRAVIDANZA E DI ALLATTAMENTO. Non vi sono attualmente informazioni adeguate circal`influenza del farmaco sulla fertilita` maschile e femminile, sull`azione teratogena o comunque
dannosa sul feto. Dati sperimentali tuttavia suggeriscono che Farmorubicina puo` ridurre la vi-talita` del feto, per cui l`uso in gravidanza e` da evitarsi. Nelle donne in eta` fertile un`eventuale gravidanza deve essere sempre esclusa prima dell`inizio del trattamento e, durante il trattamentostesso, deve essere sempre assicurata una adeguata copertura anticoncezionale.
INTERAZIONI:
Puo` essere usata anche in associazione ad altri chemioterapici antitumorali; tutta-via e` assolutamente sconsigliabile mescolare contemporaneamente piu` farmaci nella stessa siringa. Non deve essere mescolata con eparina per incompatibilita` chimica che, in certeproporzioni, da` luogo alla formazione di un precipitato.
POSOLOGIA:
PER SOMMINISTRAZIONE ENDOVENOSA. Schema posologico per dosi convenzionali .Quando Farmorubicina e` impiegata come unico agente antiblastico la dose consigliata negli adulti e` di 60-90 mg/m2 di superficie corporea da somministrarsi per iniezione e.v. in 5-10 mi-nuti ad intervalli di 21 gg compatibilmente con le condizioni ematomidollari. Schema posologico per alte dosi. Carcinoma polmonare: Farmorubicina come agente singolo nel trattamento adalti dosaggi del carcinoma polmonare dovrebbe essere somministrata secondo i seguenti schemi: carcinoma polmonare a piccole cellule in pazienti non pretrattati: 120 mg/m 2 al giorno 1,ogni 3 settimane; carcinoma polmonare non a piccole cellule (epidermoide, squamoso e adenocarcinoma) in pazienti non pretrattati: 135 mg/m2 al giorno 1 o 45 mg/m2 ai giorni 1,2,3, ognitre settimane. Carcinoma della mammella: Dosi sino a 135 mg/m
2, quando impiegata come
unico agente, e sino a 120 mg/m2, quando impiegata in associazione, somministrate ogni 3-4settimane hanno dimostrato di essere efficaci e ben tollerate in pazienti affette da carcinoma
della mammella. Nel trattamento adiuvante del carcinoma mammario in stadio iniziale con lin-fonodi positivi, le dosi raccomandate variano da 100 mg/m
2 a 120 mg/m2 somministrate ogni
3-4 settimane. Il farmaco dovrebbe essere somministrato in bolo per via endovenosa in 5-10minuti o come infusione endovenosa in un massimo di 30 minuti. Dosi inferiori (60-75 mg/m
o 105-120 mg/m2 negli schemi posologici per alte dosi) sono raccomandate per i pazienti conriserve midollari ridotte dovute a precedenti trattamenti chemio- e/o radioterapici, ad eta` avanzata, o ad infiltrazione neoplastica midollare. La dose totale per ciclo puo` essere frazionata in2-3 giorni consecutivi. Nel caso di impiego in associazione con altri farmaci antitumorali, le dosi devono essere opportunamente ridotte. Poiche` la piu` importante via di eliminazione del farmacoe` rappresentata dal sistema epatobiliare, si suggerisce di ridurre il dosaggio di Farmorubicina in quei pazienti che presentano una compromissione della funzionalita` epatica, onde evitare unaumento della tossicita` globale. In linea di massima quando i livelli ematici di bilirubina sono compresi tra 1,4-3 mg/100 ml, e la ritenzione della bromosulfonftaleina (BSF) e` del 9-15%, siraccomanda di somministrare meta` della normale dose di farmaco. Se i livelli di bilirubinemia e la ritenzione di BSF sono ancora piu` elevati, si raccomanda di somministrare un quarto delladose normale. Una moderata compromissione della funzionalita` renale non sembra essere un motivo per modificare le dosi raccomandate, data la bassa escrezione di Farmorubicina attra-verso l`emuntorio renale.
MODALITA` DI SOMMINISTRAZIONE:
Farmorubicina Soluzione Iniettabile deve essere somministrata pervia endovenosa. Non e` attiva per via orale e non deve essere somministrata per via intramuscolare o intratecale. E` opportuno eseguire la somministrazione endovenosa nell`arco di 5-10 mi-nuti attraverso il tubolare di una fleboclisi di soluzione fisiologica in corso, dopo essersi accertati che l`ago sia perfettamente in vena. Questa tecnica riduce il pericolo di fuoriuscita del farmaco ed assicura il lavaggio della vena al termine della somministrazione. Se durante lasomministrazione Farmorubicina fuoriesce dalla vena, possono derivare lesioni tissutali fino
alla necrosi. Una sclerosi venosa puo` essere osservata quando l`iniezione sia eseguita in piccoli vasi o venga ripetuta nella stessa vena.
SOVRADOSAGGIO:
Dosi singole molte elevate di Farmorubicina possono provocare una tossicita`miocardica entro 24 ore di tipo reversibile ed una grave mielodepressione entro 1 o 2 settimane.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Conservare a +2-o/+8-o C al riparo dalla luce e tenere ilflacone nella scatola fino al momento dell`uso. Scartare la soluzione non usata.


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