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BAL

ABBOTT SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Dimercaprolo
ECCIPIENTI:
Benzile benzoato, olio di arachidi.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antidoto per il trattamento dell`avvelenamento da metalli e me-talloidi.
INDICAZIONI:
Avvelenamenti da Arsenico, mercurio e oro.
CONTROINDICAZIONI:
Il prodotto e` controindicato nell`avvelenamento da Ferro, Cadmio o Selenioe nei pazienti ipersensibili al dimercaprolo. B.A.L. e` inoltre controindicato in presenza di danno
epatico, non dovuto alle affezioni in trattamento.
EFFETTI INDESIDERATI:
Gli effetti indesiderati sono relativamente frequenti ma, con le dosi terapeuticheconsigliate, sono di natura reversibile e permettono generalmente la prosecuzione della terapia.
La somministrazione di 30 - 60 mg di efedrina solfato per os, 1/2 - 1 ora prima di ogni iniezione,riduce tali reazioni, come pure il mantenere un intervallo minimo di 4 ore tra le dosi. Gli effetti indesiderati descritti sono i seguenti: ipertensione arteriosa con tachicardia, nausea, vomito,sensazione di bruciore delle labbra, bocca, gola e occhi, salivazione e lacrimazione, congiuntivite, rinorrea, dolori e spasmi muscolari, dolore addominale, cefalea, formicolio alle mani edalle altre estremita`, sensazione di costrizione alla gola e al torace, sudorazione alle mani ed alla fronte. Sono comuni dolori locali in sede di iniezione e, raramente, la formazione di ascessi glu-tei. Nei bambini e` frequente uno stato febbrile che puo` persistere sino al termine del trattamento.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Il prodotto deve essere prescritto con cautela ai soggetti ipertesi, inquanto puo` elevare la pressione sistolica e diastolica, e nei pazienti con insufficienza renale. Se durante la terapia dovesse comparire insufficienza renale acuta, il prodotto deve essere sospe-so o somministrato con estrema cautela. B.A.L., contenendo olio di arachidi, puo` divenire torbido in acqua fredda. Se cio` avvenisse, riscaldare leggermente la fiala prima dell`uso. Ognireazione anomala (ad esempio comparsa di febbre) che si presenti dopo la prima iniezione consiglia prudenza nel procedere con il trattamento.
AVVERTENZE:
Il trattamento con dimercaprolo puo` non rivelarsi efficace in presenza di insufficienzarenale, particolarmente nell`avvelenamento da idrogeno arseniuro ed in alcuni casi di avvelenamento da Arsenico. L`uso del prodotto non elimina la necessita` del trattamento generale dell`av-velenamento dovuto ad un determinato metallo pesante. Poiche` i complessi dimercaprolometalli precipitano in ambiente acido, e` necessario proteggere il rene alcalinizzando le urine.L`efficacia del dimercaprolo nell`avvelenamento da Bismuto ed Antimonio e` dubbia. Il prodotto e` di scarsa utilita` nell`avvelenamento cronico da Mercurio. L`uso in gravidanza e durante l`allattamento e` permesso solo su prescrizione medica per il trattamento di gravi e pericolose intos-sicazioni acute. E
FFETTI SULLA CAPACITA` DI GUIDARE E SULL`USO DI MACCHINARI:
Durante trattamentocon B.A.L. e` sconsigliabile la guida di veicoli.
INTERAZIONI:
Durante la terapia non si devono somministrare preparati a base di Ferro in quantosi formano complessi tossici tra dimercaprolo e Ferro.
POSOLOGIA:
Le dosi raccomandate per iniezioni intramuscolari profonde nella regione glutea, perl`adulto, sono le seguenti: avvelenamento da Arsenico o da Oro: 2,5 mg/Kg di peso corporeo 4 volte al giorno per 2 giorni, 2 volte il 3-o giorno e quindi 1 volta al giorno per 10 giorni. Avvele-namento grave da Arsenico o da Oro: 3 mg/Kg ogni 4 ore per 2 giorni, 4 volte il 3-o giorno e quindi 2 volte per 4-10 giorni. Avvelenamento da Mercurio: 5 mg/Kg inizialmente, seguiti da 2,5mg/Kg 1 o 2 volte al giorno per 10 giorni. E` stata notata talvolta una tendenza alla ricaduta. Se cio` si verifica bisogna praticare un secondo ciclo di terapia: due iniezioni il primo giorno ed unai giorni successivi. Si deve sempre tener presente la possibilita` di ipersensibilita` che si puo` verificare in questo secondo ciclo di trattamento. Per l`anziano non esistono dati specifici ma, poi-che` il dimercaprolo viene eliminato per via renale, il farmaco deve usarsi con cautela. Nel bambino occorre calcolare il dosaggio sulla base del peso corporeo, utilizzando la stessa scaladi unita`/Kg di peso citata per l`adulto.
SOVRADOSAGGIO:
I sintomi da sovradosaggio includono malessere, nausea, vomito, lacrimazionee salivazione, sensazione di bruciore alle labbra, bocca, gola ed occhi, senso di costrizione alla gola e torace, elevazione massima della pressione arteriosa dopo 15 - 20 minuti. Detti sintomi,se transitori, perdurano per circa 4 ore. Il trattamento consiste nella somministrazione sottocutanea di 50 mg di difenidramina o, se il tempo lo permette, di 30 - 60 mg di efedrina per viaorale.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Conservare tra 2-o e 25-oC e proteggere dalla luce.


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